I Sigilli Magici
I Sigilli Magici
I Sigilli Magici
Definizione
Per addivenire al corretto significato del Sigillo Magico è necessario procedere con
qualche definizione preliminare.
Infatti se il Sigillo deve essere inteso quale un segno particolare, in cosa consiste questa
sua specificità, inoltre quali sono le differenze, anche semantiche, tra Segno, Simbolo
o Segnacolo Magico?
Ebbene, il Segno, categoria più ampia, può essere definito come qualcosa che sta per
qualcos’altro, veicolando a qualcuno in qualche modo qualcosa, esso deve essere
semanticamente considerato quale una unità discreta ed elementare di significato che
definisce funzionalmente un sistema composto da:
Il Simbolo, come da etimo greco σύμβολον, symbolon, e quindi latino symbolum deriva
il suo significante dal verbo συμβάλλω, symballo, scomponibile nella radice σύν, syn,
“insieme” e βάλλω “gettare/disporre”, esprime quindi il concetto di “riunire”, “mettere
insieme” due parti distinte.
Va detto che se per diversi studiosi e filosofi, specie della corrente positivista, il
Simbolo nella sua funzione di “stare al posto di” si possa scambiare od anche
identificare con il Segno, per il Magistero1, come per altre partizioni della filosofia e
del sapere tradizionale, questo non è possibile in quanto il Simbolo esprime ed esplicita
anche un valore evocativo di un qualcosa sottinteso dal conteso socio-culturale di
riferimento e quindi deve ritenersi entità complessa rispetto al Segno.
Per dirla con le parole del celebre esoterista René Alleau2 “la funzione simbolica è un
modo di stabilire una relazione tra il sensibile e il sovrasensibile”, tutto sommato nel
Simbolo vi è una componente espressa da valori antropologico-culturali che interagisce
con una componente interpretativa immaginifica del soggetto interpretante, vi è in
sostanza una primaria funzione creativa rispetto al più elementare Segno.
Per converso l’interpretazione del Simbolo, almeno in astratto, è più ampia e può
richiedere un non trascurabile sforzo interpretativo anche perché l’essere umano tende
ad attribuire i significati basandosi sulle esperienze pregresse e su considerazioni
soggettive determinando una polivalenza nei significati spesso oltremodo ricca ed
immaginifica.
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Nell’ambito Magico-Iniziatico per Magistero si deve intendere la compiuta espressione
della Sapienza Magica di cui la MAGOCRATIA è vivente espressione.
Il Sigillo Magico, per derivando l’etimo dal latino sigillum, diminutivo di segnum, per
il Magistero è piuttosto una specie della categoria/genere Simbolo, infatti esso è
caratterizzato dal rappresentare una ben precisa forza o entità, racchiudendo in se stesso
l’essenza di un Ente Soggettivato, pertanto deve ritenersi un particolare tipo di Simbolo
che tende massimamente a restringere la propria significanza all’ente di cui è
espressione con tutte le implicazioni antropologico-culturali ad esso connesse.
Di fatto, a ben pensare, sin dall’antichità il sigillo, nell’accezione comune del termine,
veniva usato come una prova di originalità e/o autenticità e il suo utilizzo, fisicamente
inteso, soddisfava ad una esigenza di marchiatura mediante l’apposizione di un segno,
un segno spesso però anche complesso ed articolato tanto da diventare un emblema o
un simbolo.
Nell’ambito Magistico ha necessariamente prevalso la connotazione immaginifico-
energetica che legittima la apposizione di un ben determinato Sigillo Magico proprio
in ragione del rappresentare una specifica entità od ente, di cui diventa in buona
sostanza una firma stereotipata e convenzionale.
Istruzioni Operative
Nei Grimori spesso si trova la dicitura Carattere utilizzata in luogo di Sigillo, questo
ad esempio accade nel Lemegeton, ebbene teoricamente vi è una sfumatura di varianza
nel significato, poiché il Carattere di una entità è un particolare tipo di Sigillo adattato
per la specifica esigenza, per essere più chiari e come scrivere una lettera, ad esempio
la “L”, ma in caratteri tipografici diversi, rimane sempre la stessa lettera ma
graficamente vi sono differenze a volte sensibili.
Il fatto che per vicissitudini storiche un dato Sigillo non sia stato utilizzato, anche per
lungo tempo, non ne intacca la rappresentatività e l’efficacia, in quanto le dimensioni
sottili sono relativamente, o poco, influenzate dalla comune dimensione temporale.
Va peraltro detto che buona parte della corrente magica derivata dall’impostazione
Crowleyana, di cui Spare è originale interprete, mette fortemente in discussione
l’esistenza di entità autonome e soggettivamente indipendenti in quanto tali, essendo
le stesse ritenute in definitiva una forma di energia promanante o quantomeno
affiorante dalle risorse psico-mentali del Mago o da altri bacini psichici, quali
l’Inconscio Collettivo che funge da contenitore psichico universale in cui trovano
luogo anche gli Archetipi.
Detto ciò, per le rilevanti potenzialità del metodo di “sigillazione” in discussione ne
diamo i dettagli per come rinvenibili nell’opera di Spare Il Libro del Piacere –
Psicologia dell’Estasi.
Il presupposto è che la mente cosciente non riesca a esprimere reali forze magiche
poiché razionalizzante e limitata a organizzare e riordinare le esperienze sensoriali,
diversamente il subconscio è particolarmente adatto ad operare sui piani sottili, il
Sigillo serve quindi proprio a dare istruzioni a questa riserva di energie irrazionali che,
liberate, riusciranno ad influire sul Piano Eterico.
Il Sigillo è quindi funzionale alla liberazione di energie che risiedono naturalmente nel
subconscio rendendole atte ad agire ed efficaci secondo le volontà del Mago.
4Austin Osman Spare, artista, occultista e Mago inglese, conobbe e frequentò, inizialmente
per il suo talento artistico, il Mago Aleister Crowley; nonostante la condivisione di svariate
esperienze magiche egli non si può ritenere un suo seguace come altri che gravitarono
nell’ambiente thelemita. Connotato da una forte iconoclastia e disdegno per la formalità
della Magia Cerimoniale, è altresì noto per la sua avversione al moralismo, così come il suo
innovativo uso della “sigillazione”. Complessivamente la sua concezione e i suoi metodi
fanno indubbiamente distinguere il suo stile di magia personale che il suo amico, Mago ed
esoterista, Kenneth Grant chiamò Zos Kia Cultus. Da molti è ritenuto il precursore della
Chaos Magick.
Magus Mizar ~5~
all’identificazione dell’Ego, così che tale desiderio non sia frenato o legato alle
proprie immagini transitorie, ricordi e preoccupazioni, ma gli permetta di passare
liberamente nel sub cosciente.
Ecco che la designazione del Sigillo è una vera e propria espressione simbolico-
artistica di un’Intenzione Magica.
Il secondo passaggio consisterà nel dare una rappresentazione della frase così
elaborata con il Sigillo che la sostituirà;
Per addivenire ad una sintesi significativa si disporrà la frase per unità organiche:
IL MIO VOLERE È DI BEN SUPERARE
L’ESAME DI SCIENZE NATURALI
Si elideranno le lettere che per ogni riga si ripetono, ottenendo:
LOEDSP
LSMINTR
Il Sigillo dovrà quindi essere immesso nel subcosciente, ovviamente questa è la fase
critica dell’operatività poiché molti fattori, anche contingenti, possono influire sulla
qualità dell’assorbimento inconscio.
Le modalità più frequenti per determinare questo passaggio sono le seguenti:
Osservare diverse volte al giorno, cercando di avere il vuoto mentale e per alcuni
istanti il Sigillo, dopodiché per rafforzare l’efficacia, osservarlo, per pochi
secondi, poco prima di addormentarsi;
Posizionare il Sigillo su uno specchio, osservare l’insieme con sguardo fisso fino
ad avere l’illusoria impressione della scomparsa dello stesso, anche questo è
opportuno ripeterlo più volte in diversi giorni allo stesso orario.
In tutti i casi esposti bisogna darsi un limite temporale entro il quale il risultato si deve
poter concretizzare, in mancanza vuol dire che non si hanno le qualità e o le energie
necessarie per conseguire quanto richiesto; usualmente è sconsigliato o inutile
continuare dopo un periodo più lungo di quattro settimane.
Magus Mizar
La coscienza degli Antichi Misteri risorge compiendo lavacro delle secolari ignominie
patite dalla stirpe di Simone, vate ippogrifo.
Un Basilisco si aggira nel giardino della Sfinge mentre Lilith risveglia un nuovo
Adamo, il tempo sta per compiersi, la Corona coinciderà con il Regno tramite
l’illuminazione della Saggezza, la lucidità dell’Intelligenza, la potenza dell’Amore, la
fermezza della Giustizia, l’imponenza della Bellezza, lo splendore del Trionfo, la
vastità della Gloria e la fermezza del Fondamento.