Guida Tirocini
Guida Tirocini
in Regione Lombardia
Area Lavoro
Responsabile: Paolo Pagaria
ottobre 2016
I tirocini in Lombardia
Delibera Giunta Regionale 825/2013 del 25 ottobre 2013
“Nuovi indirizzi regionali in materia di tirocini”
I tirocini non costituiscono un rapporto di lavoro, bensì una metodologia formativa ovvero
DEFINIZIONE
una misura di politica attiva finalizzata agli obiettivi dell’orientamento, della occupabilità e
dell’inserimento o reinserimento nel mercato del lavoro.
I tirocini sono attivati sulla base di una convenzione sottoscritta dai legali rappresentanti del
CONVENZIONE soggetto promotore e del soggetto ospitante e copia deve essere consegnata al tirocinante.
I limiti sopra indicati sono riferiti all’unità operativa, di svolgimento del tirocinio.
I destinatari sono i soggetti che 6 mesi, comprese le 400 euro lordi mensili;
Extracurriculari hanno conseguito un titolo di eventuali proroghe riducibili a 300 se il
* studio entro e non oltre 12 mesi, tirocinante ha diritto a
Formativi e di inoccupati in cerca di buoni pasto o alla mensa, o
orientamento occupazione, disoccupati e se non è impegnato per più
occupati con contratto di lavoro di 4 ore
o collaborazione a tempo ridotto
Extracurriculari Sono rivolti a inoccupati in cerca 12 mesi, comprese le 400 euro lordi mensili;
* di occupazione, a disoccupati, a eventuali proroghe riducibili a 300 se il
Inserimento e lavoratori sospesi, in mobilità e a tirocinante ha diritto a
reinserimento occupati con contratto di lavoro buoni pasto o alla mensa, o
al lavoro o collaborazione a tempo ridotto se non è impegnato per più
di 4 ore
Disabili e persone svantaggiate 24 mesi per i disabili Da definire in convenzione
(soggetti in trattamento con possibili deroghe tenendo conto, per i
Extracurriculari psichiatrico, i tossicodipendenti, con parere favorevole disabili, della valutazione
* gli alcolisti, i minori in età del Comitato Tecnico delle capacità e abilità
Disabili e lavorativa in situazioni di Provinciale; 12 mesi residue espressa dal
persone difficoltà familiare, le persone per gli svantaggiati Comitato Tecnico
svantaggiate detenute o internate negli istituti (estendibile fino a 24 Provinciale
penitenziari, i condannati e gli mesi)
internati ammessi alle misure
alternative alla detenzione e al
lavoro all'esterno)
Sono promossi durante le 3 mesi; solo durante Da definire in convenzione
Extracurriculari vacanze estive a favore di un la sospensione estiva
* adolescente o di un giovane, delle attività
Estivi di regolarmente iscritto ad un ciclo didattiche
orientamento di studi presso un’istituzione
scolastica o formativa.
Svolti all’interno del percorso La durata del tirocinio La convenzione definisce
formativo di una scuola, è stabilita dal piano l’eventuale indennità di
Curriculari università, master o alta formativo del partecipazione
formazione di qualsiasi ente che percorso di studio
rilascia un titolo o una
certificazione con valore
pubblico.
Indice generale
1. Contesto normativo pag. 3
2. Definizione pag. 4
3. Ambito di applicazione pag. 4
4. Tipologie di tirocinio pag. 5
5. Tirocini extracurriculari pag. 6
6. Tirocini curriculari pag. 7
7. I soggetti del tirocinio pag. 7
7.1 Il soggetto promotore pag. 7
7.2 Il soggetto ospitante pag. 8
7.3 Il tirocinante pag. 9
8. Il tutor pag. 9
8.1 Il tutor del soggetto promotore pag. 9
8.2 Il tutor del soggetto ospitante pag. 9
9. La durata del tirocinio pag. 10
10. I limiti numerici pag. 11
11. Divieti pag. 12
12. Obblighi e diritti del tirocinante pag. 13
13. La convenzione pag. 13
14. Il Progetto Formativo Individuale pag. 14
15. Le comunicazioni obbligatorie pag. 15
16. Le garanzie assicurative e sicurezza sul lavoro pag. 16
17. L’indennità di partecipazione pag. 17
18. Rimborso dell’indennità per i giovani iscritti a “Garanzia Giovani” pag. 19
19. Super bonus assunzioni tirocinanti pag. 21
20. Le attestazioni pag. 22
21. Le discipline specifiche pag. 23
21.1 Tirocini per soggetti disabili pag. 23
21.2 Tirocini per cittadini extracomunitari pag. 24
21.3 Tirocini estivi di orientamento pag. 27
21.4 Tirocini curriculari pag. 28
22. Monitoraggio, controllo e sistema sanzionatorio pag. 29
23. A chi rivolgersi pag. 31
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I tirocini in Lombardia
1. CONTESTO NORMATIVO
La prima regolamentazione del tirocinio si ha nel 1997 con la legge n. 196 c.d. “Pacchetto Treu”, che
all’articolo 18 disciplina i tirocini formativi e di orientamento. Il successivo decreto ministeriale n.
142/98 ha regolamentato le modalità di attuazione ed i criteri di realizzazione, indicando le finalità,
gli obblighi delle parti, la durata, i limiti numerici per le imprese e le modalità di attuazione.
Con il passare degli anni ed a seguito di sentenze della Corte Costituzionale, i tirocini passano da una
competenza statale ad una regionale. In virtù di tale attribuzione la Regione Lombardia con l’art. 18
della legge regionale 28 settembre 2006, n. 22 “Il mercato del lavoro in Lombardia” e l’art. 21,
comma 4, della legge regionale del 6 agosto 2007, n. 19 “Norme sul sistema educativo di Istruzione
e formazione della Regione Lombardia” approva regole di carattere generale riguardanti la
promozione e l’incentivo dei tirocini.
Con l’articolo 11 del decreto legge 13 agosto 2011 n. 138 recante “Ulteriori misure urgenti per la
stabilizzazione finanziaria e per lo sviluppo” lo Stato cerca di dare maggiore certezza al quadro
generale di riferimento con alcune rilevanti novità in materia di tirocini formativi di orientamento o
di inserimento/reinserimento lavorativo. La legge definisce i livelli essenziali di tutela per
l’attivazione dei tirocini da garantire sul territorio nazionale, lasciando alle Regioni le competenze
per le specifiche regolamentazioni, così come previsto dal Titolo V della Costituzionale.
Nel frattempo la legge n. 92/2012 (c.d. Legge Fornero), all’art. 1, comma 34, ha previsto il
perfezionamento in sede di Conferenza Stato – Regioni di un apposito quadro per la definizione di
linee guida condivise. Il 24 gennaio 2013 la Conferenza Stato – Regioni raggiunge l’accordo sulle
linee guida che le singole Regioni dovranno utilizzare per definire nei propri ambiti territoriali la
materia dei tirocini formativi e di orientamento.
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I tirocini in Lombardia
A seguito di un confronto con le Parti Sociali, l’8 novembre 2013 viene pubblicata nel Bollettino
Ufficiale della Regionale Lombardia la delibera di Giunta contenete il Regolamento regionale in
materia di tirocini e il decreto dirigenziale che definisce i modelli di convenzione e il progetto
formativo individuale.
Il 9 dicembre 2013 è entrata in vigore, per i tirocini attivati da tale data, la nuova
regolamentazione regionale.
2. DEFINIZIONE
I tirocini non costituiscono un rapporto di lavoro, bensì una metodologia formativa ovvero una
misura di politica attiva finalizzata agli obiettivi dell’orientamento, della occupabilità e
dell’inserimento o reinserimento nel mercato del lavoro.
3. AMBITO DI APPLICAZIONE
La nuova regolamentazione si applica ai tirocini promossi sul territorio regionale e rivolti a cittadini
dell’Unione europea o a cittadini extracomunitari in condizione di regolarità, a partire dai quindici
anni di età o dai sedici anni per i tirocini formativi e di orientamento o di inserimento/reinserimento
al lavoro.
Gli indirizzi regionali devono essere utilizzati da qualsiasi soggetto, persona fisica o giuridica,
pubblica o privata con unità operative ubicate sul territorio della Lombardia.
Viene definito uno standard minimo inderogabile anche con riferimento a iniziative ed esperienze
aventi medesimi obiettivi e struttura dei tirocini indipendentemente dalla denominazione
utilizzata.
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I tirocini in Lombardia
Ai tirocini in corso di svolgimento alla data di entrata in vigore del regolamento, continua ad
applicarsi la normativa di riferimento vigente alla data del loro avvio (anche in caso di proroga,
se prevista e ammissibile dalla normativa di riferimento).
Per le convenzioni collettive in corso, che hanno una durata temporale predeterminata entro la
quale è possibile attivare singoli tirocini, queste dovranno essere adeguate alle disposizioni dei nuovi
Indirizzi alla data di entrata in vigore degli stessi; di conseguenza i relativi tirocini, successivamente
avviati, dovranno essere adeguati alle nuove disposizioni.
4. TIPOLOGIE DI TIROCINIO
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I tirocini in Lombardia
qualsiasi fattispecie di tirocinio rivolto a soggetti extracomunitari non residenti o non già
presenti in territorio italiano in condizione di regolarità promossi all'interno delle quote di
ingresso;
le borse di studio, quale erogazione attribuita a soggetti, anche non studenti, per sostenere
l’attività di studio, ricerca e di specializzazione;
altri interventi e misure, aventi medesimi obiettivi e struttura dei tirocini, comunque
denominati, se previsti e regolamentati da norme speciali, compresa la speciale disciplina
vigente in materia di tirocini attivati dalle cooperative sociali ai sensi della legge 8 novembre
1991, n. 381 e per le finalità di cui all’articolo 1, comma 1, lett. b), della medesima legge (per
l’inserimento lavorativo di persone svantaggiate).
5. TIROCINI EXTRACURRICULARI
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I tirocini in Lombardia
6. TIROCINI CURRICULARI
Per la corretta attivazione dei tirocini è necessaria la presenza dei seguenti soggetti:
1. il promotore;
2. l’ospitante;
3. il tirocinante
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I tirocini in Lombardia
comunità terapeutiche e cooperative sociali, purché iscritti negli specifici albi regionali, a
favore dei disabili e delle categorie svantaggiate che abbiano in carico quali utenti di servizi da
loro gestiti.
L’attivazione dei tirocini curricolari è riservata alle istituzioni presso le quali risulta iscritto il
tirocinante o a soggetti ad essa collegati in possesso dei requisiti per l’attivazione dei tirocini, che in
base agli ordinamenti di riferimento realizzano i percorsi di istruzione e formazione professionale,
compresi quelli di formazione regolamentata, nonché percorsi universitari e di alta formazione e
che rilasciano un titolo o una certificazione con valore pubblico.
In caso di soggetto ospitante multilocalizzato con più sedi territoriali, il tirocinio è regolato dalla
normativa della Regione o della Provincia autonoma nel cui territorio il tirocinio è realizzato ovvero
come disposto dall’art. 2 comma 5ter del decreto legge 76/13 così come convertito dalla Legge
99/13, può essere regolato dalla normativa della Regione dove è ubicata la sede legale ed inoltre è
possibile accentrare le comunicazioni obbligatorie, presso il Servizio informatico nel cui ambito
territoriale è ubicata la sede legale.
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I tirocini in Lombardia
In caso di tirocini che prevedono attività in più Regioni, la normativa di riferimento è quella della
Regione sede di attivazione del tirocinio.
7.3 IL TIROCINANTE
Sono tirocinanti i cittadini dell’Unione europea o a cittadini extracomunitari in condizione di
regolarità, a partire dai quindici anni di età o dai sedici anni per i tirocini formativi e di orientamento
o di inserimento/reinserimento al lavoro.
Il tirocinante ha l’obbligo di attenersi a quanto previsto nel proprio progetto formativo individuale,
svolgendo le attività concordate con i tutor del soggetto promotore e del soggetto ospitante.
Il tirocinante deve svolgere le attività coerenti con gli obiettivi formativi del tirocinio stesso, che non
possono riguardare l’acquisizione di professionalità elementari, connotate da compiti generici e
ripetitivi, ovvero attività riconducibili alla sfera privata.
8. I TUTOR
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I tirocini in Lombardia
Ogni tutor del soggetto ospitante può accompagnare contemporaneamente fino ad un massimo
di tre tirocinanti.
Il tutor del soggetto promotore e il tutor del soggetto ospitante collaborano per il migliore
svolgimento delle attività, per il loro monitoraggio e l’attestazione dell’attività svolta e delle
competenze acquisite.
Tirocini curriculari
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I tirocini in Lombardia
La possibilità di svolgimento del tirocinio in orario notturno, vale a dire nella fascia oraria compresa
tra le ore 23 e le ore 7 può essere prevista, nell’ambito di intese sindacali aziendali e ferme restando
le tutele già previste dalla normativa vigente ed particolare per i minori, a condizione che la specifica
attività del soggetto ospitante giustifichi tale modalità di svolgimento.
Il tirocinante ha diritto ad una sospensione del tirocinio per maternità, malattia lunga o infortunio,
cioè per una durata pari o superiore ad 60 gg, oppure per chiusure formalizzate del soggetto
ospitante. Il periodo di sospensione non concorre al computo della durata complessiva del tirocinio.
I soggetti ospitanti possono avviare tirocini extracurriculari, in coerenza con l’attività esercitata, nei
limiti di seguito indicati:
Risorse umane non più di un tirocinante nello stesso periodo
tra 0 e 5
Risorse umane non più di due tirocinanti nello stesso periodo
tra 6 e 20
Risorse umane un numero di tirocinanti presenti nello stesso periodo non superiore
superiore a 20 al 10% del numero delle risorse umane
I limiti sopra indicati sono riferiti all’unità operativa, di svolgimento del tirocinio.
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I tirocini in Lombardia
Il soggetto ospitante non può realizzare più di un tirocinio extracurriculare con il medesimo
tirocinante, salvo nel caso di soggetti disabili di cui alla legge n. 68/99.
I vincoli per il soggetto ospitante di poter realizzare con il medesimo tirocinante un solo tirocinio
non si applicano ai:
tirocini estivi di orientamento;
tirocini curriculari.
11. I DIVIETI
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I tirocini in Lombardia
Durante lo svolgimento dei tirocini, il tirocinante è tenuto al rispetto di una serie di doveri, tra i
quali:
rispettare le norme in materia di igiene, salute e sicurezza sui luoghi di lavoro;
ottemperare agli obblighi di riservatezza per quanto attiene ai dati, informazioni e conoscenze
in merito ai procedimenti amministrativi e ai processi organizzativi acquisiti durante lo
svolgimento del tirocinio;
seguire le indicazioni dei tutor e fare riferimento ad essi per qualsiasi esigenza di tipo
organizzativo o altre evenienze.
13. LA CONVENZIONE
I tirocini sono attivati sulla base di una convenzione sottoscritta dai legali rappresentanti del
soggetto promotore, del soggetto ospitante. Una copia della convenzione deve essere tenuta agli
atti dal soggetto promotore e dal soggetto ospitante ed una copia deve essere consegnata al
tirocinante. Lo schema di convenzione con i contenuti minimi sono definiti dall’allegato A del
decreto dirigenziale n. 10031/2013.
In tale atto le parti si obbligano a garantire al tirocinante la formazione prevista nel progetto
individuale di formazione
Le parti firmatarie possono recedere dalla convenzione solo per gravi motivi espressamente
previsti, in particolare:
il caso di un comportamento del tirocinante tale da far venir meno le finalità del progetto
formativo;
13
I tirocini in Lombardia
oppure qualora il soggetto ospitante non rispetti i contenuti del progetto formativo o non
consenta l’effettivo svolgimento dell’esperienza formativa del tirocinante.
Nel caso in cui il tirocinante sia minorenne il progetto formativo individuale è sottoscritto da chi ha
la rappresentanza legale.
Se un soggetto promotore attiva più tirocini con uno stesso soggetto ospitante può sottoscrivere
un’unica convenzione, convenzione collettiva.
Una copia della convenzione deve essere tenuta agli atti dal soggetto promotore e dal soggetto
ospitante ed una copia deve essere consegnata al tirocinante.
Le parti possono concordare, all’interno della convenzione, che sia il soggetto promotore a farsi
carico delle comunicazioni obbligatorie.
L’Allegato A del decreto dirigenziale del 5 novembre 2013, n. 10031 ha determinato gli standard
minimi per la stesura del Progetto Formativo Individuale (Allegato A).
Il Progetto è sottoscritto:
dal legale rappresentante del soggetto promotore;
dal legale rappresentante del soggetto ospitante;
dal tirocinante, ovvero da chi ne ha la rappresentanza legale qualora sia minorenne.
Il Progetto Formativo Individuale deve contenere i seguenti elementi minimi:
a) l’esplicitazione della tipologia di tirocinio;
b) anagrafica soggetto promotore;
c) anagrafica tutor soggetto promotore;
d) anagrafica soggetto ospitante;
e) anagrafica tutor soggetto ospitante;
f) anagrafica tirocinante;
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I tirocini in Lombardia
g) indicazione del numero di “risorse umane” presenti nella sede operativa di svolgimento del
tirocinio alla data di attivazione dello stesso;
h) esplicitazione del numero dei tirocini attivi nella sede operativa di svolgimento del tirocinio
alla data di attivazione dello stesso, distinti secondo le tipologie previste dagli indirizzi
Regionali;
i) dati di tirocinio (vedi allegato A D.d.u.o. n. 10031);
j) compiti e responsabilità del tutor del soggetto promotore;
k) compiti e responsabilità del tutor del soggetto ospitante;
l) diritti e doveri del tirocinante.
Un copia del Progetto Formativo Individuale deve essere tenuta agli atti dal soggetto promotore e
dal soggetto ospitante ed una copia deve essere consegnata al tirocinante.
Il soggetto ospitante è tenuto alle comunicazioni obbligatorie di avvio, proroga e cessazione dei
tirocini extracurriculari.
Le parti possono concordare, all’interno della convenzione, che sia il soggetto promotore a farsi
carico delle comunicazioni obbligatorie.
I soggetti ospitanti multilocalizzati possono optare per l’accentramento delle comunicazioni presso
il Servizio informatico nel cui ambito territoriale è ubicata la sede legale.
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I tirocini in Lombardia
Ai sensi dell’articolo 6 del Decreto Legislativo n. 297/2002 i datori di lavoro privati sono tenuti, in
caso di trasformazione da rapporto di tirocinio e di altra esperienza professionale a rapporto di
lavoro subordinato, a dare apposita comunicazione entro cinque giorni tramite il sistema
informativo delle Comunicazioni Obbligatorie.
La copertura assicurativa deve comprendere anche eventuali attività svolte dal tirocinante al di fuori
della sede ospitante.
Ai fini della copertura assicurativa contro gli infortuni sul lavoro presso INAIL, i tirocini sono
classificati come i corsi di istruzione e formazione professionale, con applicazione del tasso di tariffa
proprio della voce 0611 delle varie gestioni.
Per i corsi che comportano partecipazione alle lavorazioni esercitate dall'azienda occorre fare
riferimento alle voci che competono alle lavorazioni stesse.
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I tirocini in Lombardia
Il calcolo del premio assicurativo viene effettuato – così come prevede il D.M. 26.10.1970 per gli
allievi dei corsi, anche aziendali, di istruzione professionale comunque finanziati o gestiti – sulla
retribuzione convenzionale annuale pari al minimale di rendita rapportata alle giornate di presenza
(circolare INAIL del 4 marzo 2014, n.16).
Per quanto concerne il tema specifico della salute e sicurezza sul lavoro, l’articolo 2, comma 1, lett.
a), del Decreto Legislativo 9 aprile 2008, n. 81 “Testo Unico sulla salute e sicurezza sul lavoro”
prevede che ai fini ed agli effetti delle disposizioni si intende per "lavoratore" la persona che,
indipendentemente dalla tipologia contrattuale, svolge un'attività lavorativa nell'ambito
dell'organizzazione di un datore di lavoro pubblico o privato, con o senza retribuzione, anche al solo
fine di apprendere un mestiere, un'arte o una professione.
Il soggetto ospitante deve assicurare al tirocinante, nella fase di avvio del tirocinio, un’adeguata
informazione e formazione in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro ai sensi degli artt. 36
e 37 del D.lgs. 81/2008, nonché garantire la sorveglianza sanitaria ai sensi dell’art. 41 del medesimo
decreto.
Nel caso di tirocini in favore di lavoratori sospesi o disoccupati percettori di forme di sostegno al
reddito, in quanto fruitori di ammortizzatori sociali, l’indennità di partecipazione non viene
corrisposta.
Il tirocinio e la percezione della relativa indennità non comportano la perdita dello stato di
disoccupazione eventualmente posseduto dal tirocinante.
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I tirocini in Lombardia
Le somme percepite dai tirocinanti per i rapporti intrattenuti con i soggetti ospitanti non sono
soggette ad alcuna contribuzione previdenziale, dal momento che il tirocinio non costituisce
rapporto di lavoro.
Dal punto di vista fiscale le somme corrisposte al tirocinante sono considerate quale reddito
assimilato a quelli di lavoro dipendente.
L’azienda ospitante è sostituto di imposta per le eventuali somme a qualsiasi titolo corrisposte ed
ha l’obbligo di redigere un’attestazione che evidenzi le somme erogate e delle detrazioni applicate,
deve effettuare il conguaglio di fine anno o di fine rapporto e, previa richiesta del tirocinante, anche
il conguaglio complessivo di altri redditi percepiti. È prassi comune emettere un cedolino paga in
luogo di apposita attestazione.
L’azienda dovrà inoltre consegnare il modello CU e indicare nel modello 770 Semplificato le
informazioni relative al tirocinio nella sezione relativa ai redditi di lavoro dipendente ed assimilati.
Inoltre l’articolo 23, comma 2, lett. a), del D.P.R. n. 600/73 prevede che le detrazioni per carichi
famiglia siano riconosciute se il percipiente dichiari di avervi diritto, indichi le spettanze, il codice
fiscale dei soggetti per i quali usufruisce delle detrazioni e si impegni a comunicare tempestivamente
le eventuali variazioni. In tal senso riteniamo opportuno suggerire alle imprese di acquisire una
dichiarazione analoga a quella che viene sottoscritta dal lavoratore dipendente (vedi Allegati).
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I tirocini in Lombardia
Nel caso di incarichi da eseguirsi nell’ambito del comune in cui si trova la sede di svolgimento
dello stage, non concorrono a formare reddito le sole spese di viaggio documentate dai titoli di
viaggio emessi dal vettore;
le somme percepite in via forfetaria a titolo di rimborso delle spese sostenute dai tirocinanti
per eseguire gli incarichi ricevuti dal soggetto ospitante fuori del comune in cui si trova la sede
di svolgimento dello stage, trattandosi di redditi assimilati a quelli di lavoro dipendente, sono
assoggettate al regime fiscale previsto per l’indennità di trasferta. Ciò significa che tali rimborsi
forfetari non concorrono a formare il reddito fino a 46,48 o 77,47 euro a seconda che la trasferta
sia in Italia o all’estero: il limite di esenzione fiscale viene ridotto di 1/3 o di 2/3, qualora al
tirocinante venga riconosciuto il rimborso, rispettivamente delle spese di viaggio o di alloggio,
oppure di entrambe.
(*) Circolare Ministero delle Finanze n. 326/E del 23 dicembre 1997.
Il Programma Garanzia Giovani (Youth Guarantee) è il Piano Europeo per la lotta alla disoccupazione
giovanile che si rivolge ai giovani disoccupati o inoccupati (età compresa tra i 15 e i 29 anni), anche
se non hanno completato il periodo di studio, o ne sono momentaneamente fuoriusciti.
Per accedere a “Garanzia Giovani” il giovane deve registrarsi e profilarsi on-line ed individuare un
Ente accreditato che fornirà un piano di servizi personalizzati.
Gli ulteriori requisiti che devono possedere i giovani sono contenuti nel Decreto del Direttore
Generale dell'Assessorato al Lavoro di Regione Lombardia del 16 ottobre 2014, n.9619, pubblicato
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I tirocini in Lombardia
sul BURL del 20 ottobre 2014, relativo al "Piano esecutivo regionale di attuazione della garanzia
per i giovani in Lombardia - Avviso per i giovani inoccupati e disoccupati di età compresa fra i 15
e 29 anni che non rientrano in un percorso di istruzione o formazione".
Per le persone svantaggiate ai sensi della L. 381/91 la durata massima del tirocinio è di 12 mesi
prorogabile per ulteriori 12 nonché per i disabili ai sensi della L. 68/99 la durata massima è di 24
mesi, non prorogabili.
I datori di lavoro avranno diritto ad un rimborso dell’indennità di partecipazione sulla base dei
seguenti massimali:
*Limitatamente ai tirocini di inserimento/reinserimento al lavoro, per i quali al raggiungimento dei 180 giorni è prevista
la possibilità di prorogare la durata del tirocinio di ulteriori sei mesi.
Il datore di lavoro (soggetto ospitante) che anticipa al giovane la quota di indennità di tirocinio
spettante trasmette a Regione Lombardia la domanda di rimborso di tale quota a conclusione del
tirocinio, sulla base dei massimali sopra riportati.
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I tirocini in Lombardia
Per mese si intende un periodo di 30 giorni continuativi di calendario: periodi inferiori a 30 giorni e
superiori a 14 giorni sono considerati pari ad un mese, periodi inferiori o pari a 14 giorni non sono
considerati nel calcolo del valore dell’indennità mensile.
La richiesta, da parte del datore di lavoro, di liquidazione a Regione Lombardia, avviene attraverso
la compilazione dell’apposito modulo (Allegato 8.14 del Decreto regionale), presente sul sistema
regionale GEFO (https://gefo.servizirl.it/garanziagiovani).
Ai datori di lavoro che assumono, con contratto a tempo indeterminato, un giovane tra i 16 e i 29
anni che abbia svolto, ovvero stia svolgendo, un tirocinio curriculare e/o extracurriculare nell’ambito
del Programma “Garanzia Giovani” e all’inizio del percorso sia in possesso del requisito di NEET è
riconosciuto un incentivo economico.
L’incentivo è riconosciuto per le assunzioni effettuate dal 1° marzo 2016 e fino al 31 dicembre 2016
nei limiti delle disponibilità finanziarie (50 milioni di euro), purché i tirocini siano stati attivati entro
il 31 gennaio 2016.
Il “super bonus” può essere fruito da tutti i datori di lavoro che assumono con contratto di lavoro a
tempo indeterminato (anche con contratto di apprendistato professionalizzante) un giovane che
abbia svolto o abbia intrapreso un percorso di tirocinio con Garanzia Giovani, anche se attivato
presso un’altra azienda ospitante.
L’assunzione può avvenire senza soluzione di continuità (senza intervalli di tempo) ovvero entro 60
giorni successivi alla data di conclusione del tirocinio.
Possono accedere al “super bonus” anche i datori di lavoro con sede legale nelle Regioni in cui il
bonus occupazionale standard non sia stato attivato.
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I tirocini in Lombardia
L’importo dell’incentivo è determinato dalla classe di profilazione assegnata al giovane dai Centri
per l’Impiego o dagli altri servizi competenti al momento della presa in carico.
L’incentivo è fruibile in 12 quote mensili di pari importo, rientra nel regime del “de minimis” ed
è cumulabile con altri incentivi all’assunzione di natura economica o contributiva non selettivi (es.
esonero contributivo della Legge di Stabilità 2016) e selettivi nei limiti del 50% dei costi salariali. In
caso di conclusione anticipata del rapporto di lavoro, è proporzionato alla durata effettiva.
Il “super bonus” non è cumulabile con i bonus ordinario per le assunzioni che si riferiscono allo
stesso giovane, viceversa se l’azienda ha già beneficiato del bonus ordinario per un giovane
assunto nell’ambito di Garanzia Giovani può chiedere il “super bonus” per l’assunzione di un
altro giovane tirocinante.
Per approfondimenti è possibile consultare le FAQ del portale nazionale Garanzia Giovani.
20. LE ATTESTAZIONI
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I tirocini in Lombardia
non si applicano i vincoli numerici parametrati alle risorse umane presenti nelle unità
operative di svolgimento. Il rapporto tra tutor e tirocinante è definito nella Convenzione di
tirocinio e nel Progetto formativo individuale, in un range compreso tra 1/1 e 1/3 a seconda
delle necessità derivanti dalla situazione del tirocinante.
Per le unità operative di svolgimento del tirocinio localizzate all’interno di istituti di pena,
non si applicano i vincoli numerici parametrati alle risorse umane.
3) Progetto formativo individuale: al fine di garantire le finalità di inclusione e sulla base di
circostanziate valutazioni, il progetto formativo può prevedere anche l’acquisizione di
professionalità elementari.
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I tirocini in Lombardia
Per tali soggetti il progetto di tirocinio deve contenere anche l'indicazione della carta o del permesso
di soggiorno di cui è munito il cittadino straniero con la specificazione del relativo numero, del
motivo per il quale è stato concesso, della data di rilascio e di quella di scadenza.
Per i cittadini non appartenenti all'Unione europea residenti all'estero (nel loro paese d’origine o,
comunque, fuori dall’Unione europea) si applicano invece le disposizioni di cui agli articoli 40,
comma 9, lett.a) e comma 10 del D.P.R. n. 394/1999 di attuazione dell’art. 27 comma 1 lett.f) del
D.Lgs. n.286/1998, in coerenza con le leggi regionali n.22/2006 e n.19/2007, alle Linee Guida sancite
in data 5 agosto 2014 in sede di Conferenza Stato-Regioni e alle Linee Guida approvate con DGR
n.4732/2016.
24
I tirocini in Lombardia
Possono svolgere il ruolo di soggetto ospitante i datori di lavoro, iscritti nel relativo registro presso
le Camere di Commercio attivi sul territorio regionale della Lombardia da più di 2 anni, con la
presenza di almeno 6 dipendenti con contratto subordinato a tempo indeterminato.
La durata dei tirocini formativi può essere da un minimo di 3 mesi ad un massimo di 12 mesi,
proroghe comprese.
Rispetto alle tipologie di progetto formativo la durata massima può essere di:
6 mesi per progetti di tirocinio formativo finalizzati al conseguimento di livelli di competenze
professionali qualificate per le quali è richiesto il possesso del titolo di studio conseguito nel
paese di origine equivalente ad un diploma di scuola media superiore o alla qualifica
professionale almeno “quadriennale” del sistema IFP regionale;
12 mesi per progetti di tirocinio formativo finalizzati al conseguimento di competenze
professionali specialistiche per le quali è richiesto il possesso di un titolo di studio universitario
25
I tirocini in Lombardia
o superiore conseguito nel paese di origine (equivalente a quelli rilasciati dal sistema di
istruzione nazionale);
12 mesi per progetti di tirocinio previsti all’interno di accordi internazionali od intese tra
imprese, in progetti o programmi proposti da istituzioni o da enti pubblici anche esteri.
Il tirocinio deve essere attivato entro 15 giorni dalla richiesta del permesso di soggiorno. La proroga
per tirocinio è ammessa, solo quando:
viene presentato un progetto (Convezione e PFI) che presenti continuità temporale col
precedente periodo di tirocinio già validato;
indichi, motivando, le esigenze formative riguardo agli obiettivi formativi non raggiunti oppure
la necessità di ampliare il precedente piano formativo.
I tirocini sono attivati in base ad un’apposita Convenzione stipulata tra il soggetto promotore e il
datore di lavoro ospitante, alla quale deve essere allegato uno specifico Progetto
Formativo, secondo i modelli previsti dal D.du.o. 12 febbraio 2016, n.909 – all. C e all. D -.
Entro 60 giorni, dalla data di presentazione della domanda di progetto, il competente nucleo di
valutazione verifica i requisiti di ammissibilità, valuta i progetti pervenuti secondo i criteri di
selezione e formula parere ai fini dell’apposizione del visto regionale al progetto formativo di
tirocinio.
Entro 60 giorni dalla data di presentazione della richiesta, il competente nucleo di valutazione
formula il parere ai fini dell’apposizione del visto regionale al progetto formativo di tirocinio.
Il visto regionale sul progetto formativo viene apposto a seguito di specifico decreto ed ha validità
di sei mesi dalla data di validazione del progetto.
26
I tirocini in Lombardia
Regione Lombardia rilascia il visto in funzione del visto di ingresso per tirocinio formativo (ex art.
27 co. 1 lett. f) del D.Lgs. n.286/1998 e art.3, co.3, del Decreto del Ministero del Lavoro del 22 marzo
2006) rilasciato da parte delle Rappresentanze diplomatiche consolari del luogo di residenza dello
straniero, su richiesta della persona straniera, nei limiti del contingente triennale determinato con
decreto del Ministro del Lavoro, di concerto con il Ministro dell'Interno ed il Ministro degli Affari
Esteri.
Nel caso di annullamento del progetto o di rinuncia da parte del tirocinante, rispetto a quanto
precedentemente validato, il soggetto promotore deve dare immediata comunicazione ai soggetti
interessati (Regione Lombardia tramite il seguente indirizzo - [email protected] e
Questura competente); in tal caso l’ufficio regionale provvederà a predisporre atto di revoca.
27
I tirocini in Lombardia
28
I tirocini in Lombardia
I soggetti promotori possono stipulare convenzioni con enti dell’Unione Europea al fine di garantire
esperienze di tirocinio per studenti stranieri, assicurando il rispetto delle presenti disposizioni.
Sulla base di questo monitoraggio sarà redatto un rapporto annuale, pubblicato sul sito Web della
Direzione Generale competente.
Con l’entrata in vigore degli indirizzi regionali si applicano le sanzioni vigenti in materia di lavoro
nonché le sanzioni amministrative di cui all’articolo 1 c. 35 della Legge 92/2012.
La Regione si riserva di effettuare controlli sulla base dei dati di monitoraggio ed attraverso le
verifiche in loco presso il promotore, al fine di verificare la corretta gestione del tirocinio, nel
rispetto di quanto previsto dai presenti Indirizzi e di quanto stabilito dalle specifiche convenzioni di
tirocinio.
La Regione inoltre provvede alla segnalazione dei casi riscontrati al Servizio Ispezione del Lavoro.
29
I tirocini in Lombardia
Per quanto concerne il sistema sanzionatorio, la circolare del Ministero del Lavoro n. 24/2011 e
l’interpello del 27.1.2012, n. 3, ribadiscono che, se ricorrono tutti gli elementi per una valutazione
di non legittimità del tirocinio, il personale ispettivo “dovrà procedere a riqualificare il rapporto
come di natura subordinata con relativa applicazione delle sanzioni amministrative applicabili in tale
ipotesi (come ad esempio in tema di Libro Unico del Lavoro, prospetto di paga e dichiarazione di
assunzione), disponendo al recupero dei contributi previdenziali e dei premi assicurativi così
omessi”.
30
I tirocini in Lombardia
31
I tirocini in Lombardia
PERCORSO OPERATIVO
3 • Sottoscrivere la convenzione
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I tirocini in Lombardia
Glossario
A
ccreditamento: è il riconoscimento di idoneità di un organismo che eroga servizi (di carattere formativo,
di orientamento, per il lavoro, di certificazione) rispetto a standard quali-quantitativi definiti, relativi
alla struttura organizzativa e gestionale, risorse strumentali e professionali nonché ai prodotti/servizi offerti.
Tramite tale atto Regione Lombardia riconosce la possibilità di accedere e permanere nel sistema della rete
dei servizi, proporre e realizzare interventi costituendo condizione per l’accesso a risorse pubbliche.
C ertificazione delle competenze: al termine del tirocinio, il tirocinante ha diritto a richiedere una
certificazione delle competenze acquisite. La certificazione è rilasciata dagli operatori accreditati del
sistema regionale dai servizi di istruzione e formazione professionale o dai servizi al lavoro.
C onvenzione: i tirocini sono attivati sulla base di una convenzione firmata dal soggetto promotore e del
soggetto ospitante, sottoscritta per presa visione dal tirocinante, secondo uno schema che verrà
adottato dalla Regione Lombardia.
G aranzia Giovani (Youth Guarantee) è il Piano Europeo per la lotta alla disoccupazione giovanile che si
rivolge ai giovani disoccupati o inoccupati (età compresa tra i 15 e i 29 anni), anche se non hanno
completato il periodo di studio, o ne sono momentaneamente fuoriusciti.
O spitante: è un datore di lavoro, pubblico o privato, con sede operativa ubicata sul territorio regionale,
che favorisce l’esperienza del tirocinante nell’ambiente di lavoro.
P rogetto formativo individuale: contiene gli obiettivi formativi e le modalità di realizzazione e gli
elementi minimi di regolamentazione del rapporto. Lo schema verrà definito dalla Regione Lombardia.
34
I tirocini in Lombardia
P romotore: è un soggetto terzo rispetto sia all’azienda ospitante sia al tirocinante, che ha funzioni di
progettazione, attivazione e monitoraggio del tirocinio nonché di garanzia della regolarità e qualità
dell’iniziativa in relazione alle finalità definite nel progetto formativo.
T irocinio: è definito come una forma di inserimento temporaneo all’interno dell’azienda finalizzata a
consentire ai soggetti coinvolti di conoscere e di sperimentare in modo concreto la realtà lavorativa
attraverso una formazione professionale e un addestramento pratico direttamente sul luogo di lavoro. Il
tirocinio non costituisce rapporto di lavoro
T irocini curriculari: sono finalizzati alla realizzazione di momenti di alternanza tra studio e lavoro e sono
previsti nei piani di studio.
T irocini extra-curricolari: sono finalizzati ad agevolare le scelte professionali attraverso una conoscenza
diretta del mondo del lavoro nella fase di transizione mediante la conoscenza e la sperimentazione di
un ambito professionale ovvero ad acquisire competenze per un inserimento o reinserimento nel mercato
del lavoro.
T irocini estivi: hanno finalità di orientamento e di addestramento pratico e devono svolgersi durante le
vacanze estive, ovvero nel periodo compreso tra la fine dell'anno accademico o scolastico e l'inizio di
quello successivo. Sono rivolti a giovani o adolescenti regolarmente iscritti ad un istituto scolastico di ogni
ordine e grado o presso l'università.
T
utor aziendale: ha funzioni di affiancamento del tirocinante sul luogo di lavoro ed è designato
dall’azienda ospitante.
R
isorse umane: si devono ricomprendere:
lavoratori subordinati con contratto a tempo indeterminato, lavoratori con contratto a tempo
determinato o di collaborazione non occasionale, di durata pari almeno a 12 mesi;
Modulistica
Dichiarazione spettanza detrazioni d’imposta pag. 37
36
I tirocini in Lombardia
Io sottoscritto/a __________________________________________________________________
dichiaro
sotto la mia personale responsabilità:
in via/piazza______________________________________________________________ n._____
37
I tirocini in Lombardia
Nome e Cognome___________________ ⎕ NO ⎕ 50 % ⎕ NO ⎕ NO
C. F. _____________________________________
2° FIGLIO
Nome e Cognome__________________________ ⎕ 50 % ⎕ NO ⎕ NO
C. F. _____________________________________
Luogo di nascita____________________________
C. F. _____________________________________
1
Ai fini dell’applicazione delle suddette detrazioni si richiede di considerare quale reddito complessivo del
sottoscritto, escludendo il reddito derivante dall’abitazione principale e relative pertinenze (barrare una sola
casella):
38
I tirocini in Lombardia
1La mancanza del coniuge dà luogo alla concessione della detrazione speciale quando si verificano le seguenti specifiche ipotesi,
partendo dalla premessa che il lavoratore contribuente non sia coniugato o sia legalmente separato: a) l’altro genitore è deceduto;
b) l’altro genitore non ha riconosciuto i figli naturali; c) ci sono figli adottivi, affiliati del solo contribuente; d) lo stato di abbandono
del coniuge risulti da certificazione dell’autorità giudiziaria.
La detrazione per figli va ripartita nella misura del 50% tra i genitori non legalmente ed effettivamente separati; in caso di coniuge
fiscalmente a carico, l’intero importo della detrazione compete all’altro coniuge. I genitori possono decidere di comune accordo di
attribuire l’intera detrazione al genitore con reddito complessivo più elevato per evitare che la detrazione non possa essere fruita in
tutto o in parte dall’altro genitore. In caso di separazione legale ed effettiva o di annullamento, scioglimento o cessazione degli effetti
civili del matrimonio la detrazione spetta, in mancanza di accordo, tra le parti nella misura del 100% al genitore affidatario ovvero in
caso di affidamento congiunto nella misura del 50% ciascuno. Anche in questo caso, i genitori possono decidere di comune accordo
di attribuire l’intera detrazione al genitore con reddito complessivamente più elevato per evitare che la detrazione non possa essere
fruita in tutto o in parte dall’altro genitore.
3Per poter fruire della detrazione è necessario che questi convivano con il contribuente oppure ricevano da lui assegni alimentari
non risultanti da provvedimenti dell’Autorità giudiziaria.
39
I tirocini in Lombardia
Documentazione
Decreto Giunta Regionale Lombardia del 25 ottobre 2013, n. X/825
Nuovi Indirizzi regionali in materia di tirocini
40
–4– Bollettino Ufficiale
D.d.u.o. 5 novembre 2013 - n. 10031 ripartizione, alle Regioni e alle Province Autonome, delle rispettive
Nuovi indirizzi regionali in materia di tirocini – Disposizioni quote d’ingresso per lo svolgimento di tirocini e d’orientamento
attuative da parte di cittadini dell’area extra Ue ed ha assegnato alla Re-
gione Lombardia , per l’anno 2013, n. 800 quote d’ingresso per
IL DIRIGENTE DELLA U.O. MERCATO DEL LAVORO lo svolgimento di percorsi formativi e di orientamento da parte di
Visti: cittadini non appartenenti all’Unione Europea;
−− l’accordo Stato-Regioni dello scorso 24 gennaio 2013, Ritenuto opportuno quindi specificare le procedure di gestio-
in cui sono stati adottati standard minimi regionali a cui ne finalizzate all’apposizione del «visto» sul progetto formativo di
attenersi per la redazione delle «Linee guida nazionali in tirocinio per i cittadini non comunitari, approvando i seguenti alle-
materia di tirocini extracurriculari»; gati, parti integranti del presente decreto, per la presentazione di
progetti destinati ad attivare Tirocini per cittadini extracomunitari
−− la delibera di Giunta regionale del 25 ottobre 2013 n. 825
non residenti in Italia - tramite procedura interna di validazione:
che approvava i Nuovi Indirizzi regionali in materia di tirocini;
Allegato B – Indicazione operative per la presentazione di
Considerato che la suddetta Delibera rinvia a un successivo de-
tirocini e distacchi per cittadini non comunitari residenti
creto dirigenziale la predisposizione degli standard minimi per la
all’estero;
presentazione delle convenzioni e dei progetti formativi di tirocinio;
Allegato 1B – Schema di convenzione;
Considerato che ai sensi della citata d.g.r. n. 825 del 25 otto-
bre 2013 i «Nuovi indirizzi regionali in materia di tirocini» entreran- Allegato 2B – Format progetto formativo dei tirocini per citta-
no in vigore 30 giorni dopo la pubblicazione sul BURL dei decreti dini extracomunitari;
dirigenziali che definiscono i modelli di convezione di tirocinio e Allegato 3B – Relazione finale
progetto formativo individuale; Allegato 4B - Format progetto formativo dei distacchi per
Ritenuto che, a seguito dell’entrata in vigore degli Indirizzi re- cittadini extracomunitari;
gionali di cui al punto precedente, non si applicano le disposi- Ritenuto opportuno che la procedura di validazione dei proget-
zioni contenute nella Delibera di Giunta Regionale del 20 marzo ti per attivare Tirocini per cittadini extracomunitari residenti all’e-
2012, n. 3153 e nel d.d.u.o. del 27 novembre 2012, n. 10956 ine- stero entri in vigore alla data di pubblicazione del presente decre-
rente «Approvazione schemi di convenzione e format di progetto to, per garantire continuità allo svolgimento di percorsi formativi e
formativo in attuazione della d.g.r. n. 3153 del 20 marzo 2012: di orientamento da parte di cittadini non appartenenti all’Unione
indicazioni operative per l’avvio dei tirocini»; Europea, attraverso le quote di ingresso previste dal Ministero del
Ritenuto di approvare gli Standard minimi per la stesura e la sti- lavoro e delle politiche sociali e del Ministero Affari Esteri;
pula di convenzione e del progetto formativo individuale per tiroci- Vista la l.r. 7 luglio 2008, n. 20 «Testo unico delle leggi regionali
ni di cui alla d.g.r. n. 825 del 25 ottobre 2013, Allegato A) al presen- in materia di organizzazione e personale», nonché i provvedi-
te atto, quale parte integrale e sostanziale del presente decreto; menti organizzativi relativi alla X Legislatura regionale;
Richiamati : DECRETA
−− il decreto legislativo 25 luglio 1998 n. 286 e successive 1. di approvare gli Standard minimi per la stesura e la stipula
modifiche ed integrazioni, «Testo Unico delle Disposizioni di convenzione e del progetto formativo individuale per tirocini
concernenti la disciplina dell’immigrazione e norme sulla di cui alla d.g.r. n. 825 del 25 ottobre 2013, Allegato A) al presen-
condizione dello straniero», ed in particolare l’art. 27, co. te atto, quale parte integrale e sostanziale del presente decreto;
1, che tra i casi particolari di ingresso dall’estero, alla lett. 2. di dare atto che i nuovi Standard minimi per la stesura e la sti-
f) prevede l’ingresso di «persone che sono autorizzate pula di convenzione e del progetto formativo individuale per tirocini
a soggiornare per motivi di formazione professionale, di cui alla d.g.r. n. 825 del 25 ottobre 2013 entreranno in vigore 30
svolgono periodi temporanei di addestramento presso giorni dalla pubblicazione del presente decreto dirigenziale sul Burl;
datori di lavoro italiani»; 3. di dare atto che per i tirocini curriculari ed extracurriculari
−− il d.p.r. 31 agosto 1999, n. 394 e successive modifiche ed in corso di svolgimento, fino alla data di entrata in vigore dei pre-
integrazioni, «Regolamento recante norme di attuazione senti Indirizzi, continua ad applicarsi la normativa di riferimento
del testo unico delle disposizioni concernenti la discipli- vigente alla data del loro avvio (anche in caso di proroga, se
na dell’immigrazione e norme sulla condizione dello stra- prevista ed ammissibile dalla normativa di riferimento);
niero, a norma dell’art. 1, co. 6, del decreto legislativo 25 4. di specificare le procedure di gestione finalizzate all’appo-
luglio 1998, n. 286», ed in particolare l’art. 40,(Casi parti- sizione del «visto» sul progetto formativo di tirocinio per i cittadini
colari di ingresso per lavoro) co. 9 lett. a e il co. 10 e l’art. non comunitari, approvando i seguenti allegati, parti integranti
44 bis (Visti di ingresso per motivi di studio, borse di studio del presente decreto, per la presentazione di progetti destinati a
e ricerca), che prevedono la possibilità - a favore di cit- Tirocini per cittadini extracomunitari non residenti in Italia - trami-
tadini non appartenenti all’U.E. e residenti all’estero - di te procedura interna di validazione:
svolgere presso unità produttive del nostro Paese:
• Allegato B – Indicazione operative per la presentazione di
• un tirocinio funzionale al completamento di un percor- tirocini e distacchi per cittadini non comunitari residenti
so di formazione professionale mediante presentazione all'estero;
di un progetto formativo da vistarsi da parte della Re-
gione ai fini del rilascio del visto d’ingresso da parte del • Allegato 1B – Schema di convenzione;
consolato nel paese di origine; • Allegato 2B – Format progetto formativo dei tirocini per cit-
tadini extracomunitari;
• un’attività di addestramento professionale sulla base di • Allegato 3B – Relazione finale
un provvedimento di trasferimento temporaneo o di di-
stacco assunto dall’organizzazione dalla quale dipende • Allegato 4B - Format progetto formativo dei distacchi per
l’interessato, con presentazione di un progetto formativo cittadini extracomunitari;
da approvarsi da parte della Regione, per il conseguen- 5. di dare atto che la procedura di validazione dei progetti
te rilascio del nullaosta al lavoro, da parte dello Sportello per attivare Tirocini per cittadini extracomunitari residenti all’este-
Unico per l’immigrazione operante presso le Prefetture; ro entrerà in vigore con la pubblicazione del presente decreto;
−− l’ art. 3, co. 2, del Decreto dei Ministro del lavoro e della pre- 6. di dare atto che, a seguito dell’entrata in vigore degli Stan-
videnza sociale del 22 Marzo 2006, «Normativa nazionale e dard minimi per la stesura e la stipula di convenzione e del pro-
regionale in materia di tirocini formativi e di orientamento getto formativo individuale per tirocini di cui alla d.g.r. n. 825
per i cittadini non appartenenti all’Unione Europea»; del 25 ottobre 2013 , di cui al presente atto, non si applicano
Valutati i contenuti del progetto «Programmazione e gestione le disposizioni contenute nella delibera di Giunta regionale del
delle politiche migratorie» e della «Nota sulle procedure di in- 20 marzo 2012, n. 3153 e nel d.d.u.o. del 27 novembre 2012,
gresso in Italia per motivi di tirocinio e formazione professionale: n. 10956 inerente «Approvazione schemi di convenzione e for-
proposte di semplificazione e di adozione di modalità comuni mat di progetto formativo in attuazione della d.g.r. n. 3153 del 20
per la corretta interpretazione dei requisiti normativi in materia» marzo 2012: indicazioni operative per l’avvio dei tirocini»;
predisposto dal Ministero degli Affari Esteri, dal Ministero dell’In- 7. di provvedere alla pubblicazione del presente decreto e dei
terno, dal Ministero del Lavoro e delle Parti Sociali, con la parteci- relativi allegati sul Bollettino Ufficiale Regionale e sul sito web di-
pazione delle Regioni e l’assistenza tecnica di ItaliaLavoro; rezionale della Direzione generale Istruzione Formazione e lavoro.
Considerato che con decreto del 16 luglio 2013, il Ministero del Il dirigente della uo mercato del lavoro
Lavoro e delle Politiche sociali, di concerto con il Ministro dell’inter- Giuseppe Di Raimondo Metallo
no e degli Affari Esteri, sentita la Conferenza permanente per i rap-
porti tra Stato, le Regioni e le Province Autonome, ha approvato la ——— • ———
– 16 – Bollettino Ufficiale
D.g.r. 22 gennaio 2016 - n. X/4732 e delle Politiche Sociali, sarà determinato il contingen-
Linee guida per aggiornamento dei criteri di valutazione dei te triennale degli stranieri ammessi a svolgere tirocini ai
progetti formativi per tirocini extracurriculari rivolti a cittadini sensi del d.p.r. 31 agosto 1999 n. 394 con la relativa as-
residenti all’estero segnazione alle Regioni e alle Province Autonome, delle
rispettive quote d’ingresso per lo svolgimento di tirocini
LA GIUNTA REGIONALE
da parte di cittadini maggiorenni dell’area extracee;
Visti :
Viste:
• il Decreto Legislativo 25 luglio 1998 n. 286 recante il »Testo la legge regionale 28 settembre 2006, n. 22 «Il mercato
Unico delle Disposizioni concernenti la disciplina dell’im-
migrazione e norme sulla condizione dello straniero», suc- del lavoro in Lombardia» ed in particolare l’art. 18 co. 1
cessive modifiche ed integrazioni, ed in particolare: e co.2, che attribuisce alla Regione la competenza a di-
sciplinare i criteri per la realizzazione dei tirocini formativi
l’art.3, commi 1 e 4, prevede per i cittadini stranieri la e di orientamento, sentiti la Commissione consiliare com-
possibilità di ingresso in Italia, nei limiti delle quote sta- petente, il Comitato Istituzionale di Coordinamento e la
bilite da un decreto interministeriale; Commissione Regionale per le Politiche del Lavoro e della
l’art. 27, comma 1, lettera f) che prevede, tra i casi par- Formazione;
ticolari di ingresso dall’estero quello di «persone che
la legge regionale 6 agosto 2007, n. 19 «Norme sul sistema
sono autorizzate a soggiornare per motivi di formazio-
educativo di istruzione e formazione della regione Lom-
ne professionale (tirocinio), svolgendo periodi tempo-
bardia» e successive modifiche e integrazioni, ed in par-
ranei di addestramento presso datori di lavoro italiani
effettuando anche prestazioni che rientrano nell’am- ticolare l’articolo 21, comma 4, che prevede che si pos-
bito del lavoro subordinato»; sano svolgere percorsi formativi attraverso l’alternanza di
studio e lavoro, nelle sue diverse modalità e forme di inse-
• il Decreto del Presidente della Repubblica 31 agosto 1999 rimento nelle realtà culturali, sociali, produttive, professio-
n. 394, «Regolamento recante norme di attuazione del nali e dei servizi, comprese quelle del tirocinio formativo;
testo unico delle disposizioni concernenti la disciplina
dell’immigrazione e norme sulla condizione dello stranie- Richiamate:
ro« e, in particolare: la Comunicazione della Commissione Europea del 18
l’art.14, comma 6, che permette la conversione del aprile 2012 «Un quadro di qualità per i tirocini» al Parla-
permesso di soggiorno in «permesso soggiorno per mento Europeo, al Consiglio Europeo, al Comitato eco-
motivi di lavoro», per un tirocinante extracurriculare per nomico e sociale europeo e al Comitato delle Regioni
cittadini residenti all’estero, solo dopo aver soddisfatto che, sollecita, la promozione di tirocini di buona qualità
la condizione di aver concluso il percorso di tirocinio che deve offrire contenuti di apprendimento significativo
extracurriculare presso un’impresa ospitante che ha per il conseguimento della Strategia Europa 2000 tenen-
sottoscritto convenzione e progetto formativo; do conto, tra l’altro, della dimensione transnazionale delle
l’art.40, comma 9, che chiarisce come l’art.27 del TU imprese e degli aspetti connessi alla responsabilità socia-
286/98, comma 1, lettera f) facendo riferimento agli le delle imprese;
stranieri, che desiderano entrare in territorio italiano la Raccomandazione del Consiglio dell’Unione Europea
per finalità formativa, indica che questi debbono svol- del 10 marzo 2014, n. 2014/C88/01 su «Un quadro di qua-
gere in una unità produttiva del nostro paese un’at- lità dei tirocini» che propone l’adozione di tirocini con
tività nell’ambito di un rapporto di tirocinio funziona- contenuti di apprendimento qualitativo;
le al completamento di un percorso di formazione
Richiamati altresì:
professionale;
la sentenza della Corte Costituzionale n. 287 del dicembre
l’art.40, comma 10, che stabilisce, per le attività indivi-
duate dal precedente comma, che il visto d’ingresso 2012 con la quale è stata dichiarata la illegittimità costi-
per motivi di studio e formazione viene rilasciato nel tuzionale dell’art. 11 del d.l. 12 agosto 2011, n. 138 « Livelli
limite del contingente anno stabilito previa specifica di tutela essenziali per l’attivazione dei tirocini» e che riba-
richiesta e unitamente al progetto formativo vistato dal- disce la competenza normativa residuale delle Regioni in
la Regione; materia di tirocini e di orientamento;
• il decreto del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, l’Accordo inerente le «Linee guida in materia di tirocini per
persone straniere residenti all’estero e ipotesi di piattafor-
22 Marzo 2006, «Normativa nazionale e regionale in mate-
ria di tirocini formativi e di orientamento per i cittadini non ma informatica» sancito in data 5 agosto 2014 in sede di
appartenenti all’Unione Europea» che, oltre a confermare Conferenza Permanente Stato Regioni e Province Autono-
quanto previsto dalle disposizioni vigenti in tema di tirocini me di Trento e Bolzano;
extracurriculari rivolti a cittadini residenti all’estero, stabili- la delibera di Giunta Regionale del 25 ottobre 2013 , n.
sce con i seguenti commi dell’art .3 : X/825 recante «Nuovi indirizzi regionali in materia di tiroci-
comma 1, «nel caso in cui i cittadini non appartenenti ni» che recepisce gli standard minimi nazionali all’interno
all’Unione Europea siano residenti all’estero», ad essi della normativa regionale così come previsto dall’Accor-
trova applicazione quanto previsto dal decreto legisla- do Stato – Regioni del 24 gennaio 2013;
tivo 25 luglio 1998, n. 286 e s.m.i. e dall’art. 40, comma il d.d.u.o. 3 febbraio 2015, n. 682 recante «Recepimento
9 del Decreto del Presidente della Repubblica 31 ago- delle linee guida in materia di tirocini per persone stra-
sto 1999, n. 394 e s.m.i.; niere residenti all’estero, ai sensi dell’art. 40 co.9 lett.a) e
comma 2, «nel caso di tirocini extacurriculari rivolti a co.10 del DPR 394/1999,approvate in Conferenza perma-
persone residente all’estero, la convenzione e il proget- nente Stato-Regioni del 5 agosto 2014 e aggiornamento
to di tirocinio, devono prevedere a carico del soggetto delle indicazioni operative e della modulistica regionale»;
promotore , in aggiunta a quelli ordinari, l’obbligo di
Considerato che sulla base degli esiti del monitoraggio ef-
fornire al tirocinante idoneo alloggio e vitto, nonché
l’obbligo, nei confronti dello Stato, di pagare le spese fettuato sui progetti formativi pervenuti, nel periodo ottobre
di viaggio per il suo rientro nel Paese di provenienza»; 2013-ottobre 2015, (Allegato B) risulta che:
comma 3, il progetto di tirocinio dovrà essere redatto in gran parte delle domande di tirocini, pervenute dai sog-
conformità delle disciplina vigente sulla base di pre- getti promotori, sono effettuati presso unità operative
definiti modelli, di Convenzione e Progetto formativo in- (soggetto ospitante/impresa) che presentano una micro
dividuale, prevedendo, altresì, che tale progetto dovrà struttura organizzativa che non sempre garantisce un pe-
essere vistato dall’ufficio competente ai sensi dei sin- riodo di tirocinio di qualità in considerazione dall’esigua
goli ordinamenti regionali e successivamente presen- presenza di risorse umane coincidenti spesso con la sola
tato alla Rappresentanza diplomatica e Consolare ai figura dell’imprenditore;
fini del rilascio del visto d’ingresso; la maggior parte di figure professionali si concentra nell’a-
• il decreto legge del 28 giugno 2013, n. 76 «Misure straordi- rea dei servizi alla ristorazione con la figura di aiuto bari-
narie per la promozione dell’occupazione, in particolare sta o aiuto cuoco e, nel settore dell’industria–costruzioni,
giovanile e della coesione sociale» convertito, con modifi- con quella del manovale e, nel complesso, prevalgono
cazioni, dalla legge 9 agosto 2013, n. 99 che stabilisce al spesso figure con bassa professionalità connotate spesso
comma 8, art. 9 che, con decreto del Ministero del Lavoro da compiti generici e ripetitivi;
Bollettino Ufficiale – 17 –
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– 18 – Bollettino Ufficiale
ALLEGATO A
LINEE GUIDA PER L’ AGGIORNAMENTO DEI CRITERI DI VALUTAZIONE DEI PROGETTI FORMATIVI PER TIROCINI
EXTRACURRICULARI RIVOLTI A CITTADINI RESIDENTI ALL’ESTERO E PER I DISTACCHI
1. AMBITO DI APPLICAZIONE
Le presenti linee guida si riferiscono a percorsi di tirocinio a favore di persone straniere residenti all’estero o, comunque, fuori dall’U-
nione europea ai sensi dell’art. 40 co. 9 lett. a) e co. 10 del D.P.R. 394/1999 di attuazione dell’art. 27 co. 1 lett. f) del D.Lgs. 286/1998 e
del Decreto Ministero del Lavoro e Politiche sociali del 22 Marzo 2006, in coerenza con le leggi regionali n° 22/2006 e n° 19/2007, alle
Linee Guida sancite in data 5 Agosto 2014 in sede di Conferenza Stato – Regioni e agli indirizzi regionali in materia di tirocini della DGR
825 del 25 ottobre 2013.
2. FINALITA’
Le presenti linee guida sono finalizzate a disciplinare le procedure e le condizioni per la validazione del progetto formativo da parte
della Regione Lombardia in funzione del successivo visto di ingresso per tirocinio formativo (ex art. 27 co. 1 lett. f) del D.Lgs. 286/1998
e art. 3 co. 3 del Decreto del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali del 22 Marzo 2006) rilasciato dalle Rappresentanze diploma-
tiche consolari del luogo di residenza dello straniero.
3. SOGGETTI
3.1 Soggetti Beneficiari
Le persone straniere maggiorenni residenti all’estero, inclusi i disoccupati e inoccupati , che attestano un titolo di studio conseguito
entro e non oltre i 12 mesi dalla presentazione della domanda, possono svolgere tirocini formativi e di orientamento, finalizzati al com-
pletamento del percorso di formazione professionale iniziato nel paese di origine.
Per accedere al tirocinio, i beneficiari devono possedere il titolo di studio idoneo allo sviluppo delle competenze secondo quanto
disciplinato al punto 4.1).
Il soggetto ospitante:
• deve essere in regola con la vigente normativa sulla salute e sicurezza sui luoghi di lavoro e con la normativa di cui alla
legge n. 68 del 1999 e ss.mm.ii;
• nei 12 mesi precedenti l’attivazione del tirocinio, nell’unità operativa di svolgimento del tirocinio medesimo non deve avere
effettuato licenziamenti per mansioni equivalenti a quelle del tirocinio, fatti salvi quelli per giusta causa e per giustificato
motivo soggettivo e fatti salvi specifici accordi sindacali con le organizzazioni territoriali più rappresentative;
• ad avvio del tirocinio, nell’unità operativa di svolgimento del tirocinio, non deve avere in corso procedure di CIG straordinaria
o in deroga, per mansioni equivalenti a quelle del tirocinio.
Il soggetto ospitante non può utilizzare il tirocinante per sostituire i lavoratori con contratti a termine nei periodi di picco delle attività, non-
ché il personale del soggetto ospitante nei periodi di malattia, maternità o ferie né ricoprire ruoli necessari all’organizzazione dello stesso.
3.4 Tutorship
Il soggetto promotore individua un “tutor didattico” che è responsabile didattico ed organizzativo delle attività e del successivo
monitoraggio.
Il tutor didattico deve possedere uno dei seguenti titoli di studio: diploma di laurea, diploma di istruzione secondaria superiore:
Il soggetto ospitante nomina un “tutor aziendale” che è responsabile dell’attuazione del progetto formativo individuale e
dell’inserimento e affiancamento del tirocinante sul luogo di lavoro per tutto la durata del tirocinio.
Il tutor aziendale deve possedere adeguate esperienze e competenze professionali per garantire il raggiungimento degli obiettivi del
tirocinio e può accompagnare contemporaneamente fino ad un massimo di tre tirocinanti.
Il tutor didattico e quello aziendale collaborano per il migliore svolgimento delle attività, per il loro monitoraggio e all’attestazione
dell’attività svolta e delle competenze acquisite.
4 IL TIROCINIO
4.1 Durata del tirocinio
La durata del tirocinio formativo può essere da un minimo di 3 mesi ad un massimo di 12 mesi, proroghe comprese.
Bollettino Ufficiale – 19 –
Rispetto alle tipologie di progetto formativo la durata massima può essere di:
1. 6 mesi per progetti di tirocinio formativo finalizzati al conseguimento di livelli competenze professionali qualificate per le qua-
li è richiesto il possesso titolo di studio conseguito nel paese di origine equivalente ad un diploma di scuola media superiore
o alla qualifica professionale almeno “quadriennale “ del sistema IFP regionale;
2. 12 mesi per progetti di tirocinio formativo finalizzati al conseguimento di competenze professionali specialistiche per le quali
è richiesto il possesso d un titolo di studio universitario o superiore conseguito nel paese di origine (equivalente a quelli
rilasciati dal sistema di istruzione nazionale);
3. 12 mesi per progetti di tirocinio previsti all’interno di accordi internazionali od intese tra imprese, in progetti o programmi
proposti da istituzioni o da enti pubblici anche esteri.
5 IMPEGNO ORARIO
L’impegno orario previsto dal tirocinio non dovrà superare l’orario settimanale previsto dal contratto o accordo collettivo applicato
dal soggetto ospitante.
Il tirocinio dovrà svolgersi di norma in fascia oraria diurna. La svolgimento del tirocinio in altre fasce è possibile solo a condizione che
la specifica attività del soggetto ospitante giustifichi tale modalità e fatte salve le tutele previste dalla normativa vigente e l’obbligo di
effettuare la formazione prevista dal Progetto Formativo Individuale.
Dovrà provvedere alle coperture assicurative (INAIL e Responsabilità civile) per il tirocinante, e garantire la partecipazione a specifiche
e adeguati moduli formativi obbligatori e professionalizzanti, da svolgersi durante il periodo di tirocinio e da riportare nella convenzio-
ne e nel progetto formativo.
In coerenza con gli indirizzi regionali e con quelli europei in materia di qualità dei tirocini, non saranno ritenuti ammissibili progetti di
tirocinio:
• per tipologie di attività lavorative per le quali non sia necessario un periodo formativo e riferiti a professionalità elementari,
connotate da compiti generici e ripetitivi, ovvero attività riconducibili alla sfera privata;
• in sostituzione di personale con contratto a termine, per periodi di picco delle attività produttive, in sostituzione di personale
nei periodi di malattia, maternità, ferie o infortuni o per ricoprire ruoli necessari all’organizzazione ospitante, così come pre-
visto dagli indirizzi regionali;
• attinenti alle figure normate o abilitanti per le quali le norme nazionali o regionali dispongono specifici percorsi formativi.
Un apposito Nucleo di Valutazione sulla base di requisiti di ammissibilità e criteri di selezione, valuta i progetti ai fini dell’apposizione
del visto regionale al progetto formativo di tirocinio.
Successivamente il soggetto promotore ha la responsabilità di informare e trasmettere il progetto vistato al tirocinante; questi dovrà
recarsi alla rappresentanza diplomatica o consolare che, previe verifiche, dispone il rilascio o meno del visto.
La regione inserirà i progetto approvati in una piattaforma informatica per i successivi controlli del Ministero dell’Interno, del Ministero
del Lavoro e delle Politiche Sociali e del Ministero degli Affari Esteri.
– 20 – Bollettino Ufficiale
Nel caso di annullamento e di rinuncia da parte del tirocinante, il soggetto promotore deve dare immediata comunicazione alla
regione Lombardia esclusivamente tramite posta certificata ed alla Questura competente.
8 CONTROLLI E MONITORAGGIO
Regione Lombardia opera in coordinamento con gli enti pubblici per il corretto utilizzo dell’istituto del tirocinio anche attraverso con-
trolli presso i soggetti coinvolti nel progetto e effettua il monitoraggio dell’utilizzo dell’istituto.
1. AMBITO DI APPLICAZIONE
Ai fini del nulla osta all’ingresso per trasferimento temporaneo o per distacco in unità operative situate nella regione Lombardia di
lavoratori stranieri già occupati presso la medesima azienda o presso aziende del medesimo gruppo societario in un paese extraUE,
l’azienda con sede in regione Lombardia provvederà a trasmettere alla regione un progetto formativo di distacco ai fini della sua
validazione.
La durata del distacco è al massimo di 24 mesi comprensivo di eventuali proroghe.
2. DISPOSIZIONE ATTUATIVE
Per tutto quanto concerne la presentazione del progetto di distacco si fa riferimento alle disposizioni previste per tirocinio a favore di
persone straniere residenti all’estero.
ALLEGATO A
FINALITA’
Le presenti disposizioni definiscono uno standard minimo inderogabile per la stesura e la stipula delle convenzioni e dei progetti formativi
individuali per tirocini avviati nel rispetto delle disposizioni contenute nella D.g.r. n° 825 del 25/10/2013 (di seguito Indirizzi Regionali).
CONVENZIONE
La convenzione per i tirocini attivati ai sensi degli Indirizzi Regionali deve garantire i seguenti elementi minimi:
indicazione della tipologia di convenzione (individuale, se finalizzata ad un singolo tirocinio, collettiva se finalizzata ad una
pluralità di tirocini);
l’esplicitazione della/e tipologia/e di tirocinio oggetto della convenzione (se sono previsti tirocini di diverse tipologie, devono
essere esplicitate tutte le specifiche indicazioni richieste dagli Indirizzi Regionali);
anagrafica soggetto promotore (con indicazione della tipologia in cui rientra, sulla base dell’elenco di cui al paragrafo
2.1.Soggetti promotori degli Indirizzi Regionali);
anagrafica soggetto ospitante;
obblighi del soggetto promotore;
obblighi del soggetto ospitante;
obblighi e diritti del tirocinante;
l’esplicitazione delle eventuali suddivisioni di compiti e adempimenti fra soggetto ospitante e soggetto promotore (comuni-
cazioni obbligatorie, informazione e formazione in tema di igiene e sicurezza sui luoghi di lavoro, indennità di partecipazione,
garanzie assicurative);
l’esplicito rinvio al progetto formativo individuale per ogni tirocinio afferente la convenzione;
per le convenzioni collettive: durata della convenzione ed eventuali modalità di rinnovo.
Inoltre ogni singola convenzione deve riportare la seguente dicitura:
Consapevoli delle sanzioni penali, nel caso di dichiarazioni mendaci, di formazione o uso di atti falsi, richiamate dall’art. 76 del D.P.R.
28/12/2000 n.445 in materia di Documentazione Amministrativa, il soggetto promotore e il soggetto ospitante dichiarano per quanto
di competenza e sotto la propria responsabilità il rispetto dei requisiti, dei vincoli e degli obblighi di cui alla D.g.r. n° 825 del 25/10/2013.
Copia della convezione sottoscritta dai soggetti interessati deve essere tenuta agli atti dal soggetto promotore e del soggetto ospitan-
te, una copia deve essere consegnata al tirocinante.
MODALITÀ E CONTENUTI DELLE COMUNICAZIONI FINALIZZATE AL MONITORAGGIO E AL CONTROLLO DELLE ATTIVITÀ DI TIROCINIO.
Le attività di monitoraggio di cui al paragrafo 5 degli indirizzi regionali sono effettuate attraverso l’analisi delle comunicazioni obbligatorie.
Sulla base di questo monitoraggio sarà redatto un rapporto annuale, pubblicato sul sito Web della Direzione Generale Istruzione
Formazione Lavoro.
Le comunicazioni obbligatorie dovranno essere effettuata accedendo al Servizio informatico della Provincia di svolgimento del tiroci-
nio (modulo applicativo COB del portale SINTESI), fatti salvi i casi di soggetti ospitanti multilocalizzati che abbiano optato per l’accen-
tramento delle comunicazioni presso il Servizio informatico nel cui ambito territoriale è ubicata la sede legale.
Ad esito della definizione delle modalità di trasmissione della convenzione e del progetto formativo da parte del tavolo tecnico del SIL,
Regione Lombardia valuterà la realizzazione di una specifica piattaforma informatica.
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– 38 – Bollettino Ufficiale
ALLEGATO B
INDICAZIONI OPERATIVE PER LA PRESENTAZIONE DI TIROCINI E DISTACCHI PER CITTADINI NON COMUNITARI RESIDENTI ALL’ESTERO
FINALITA’
Le presenti indicazioni operative sono finalizzate a disciplinare le procedure e le condizioni per il rilascio del visto da parte della Regio-
ne in funzione del visto di ingresso per tirocinio formativo (ex art. 27 co. 1 lett. f) del D.Lgs. 286/1998) da parte delle Rappresentanze
diplomatiche consolari del luogo di residenza dello straniero.
DESTINATARI
I destinatari sono i cittadini non appartenenti all’Unione europea residenti all’estero per cui si applicano le disposizioni di cui all’artico-
lo 40, comma 9, lett. a) del D.P.R. 31 agosto 1999 n. 394 e ss.mm.ii. e del Decreto Interministeriale 22 marzo 2006 “Normativa nazionale
e regionale in materia di tirocini formativi e di orientamento per i cittadini non appartenenti all’Unione europea”.
Soggetti beneficiari Cittadini stranieri maggiorenni non appartenenti all’Unione Europea, residenti all’estero ed in condizione di
disoccupazione o inoccupazione
Soggetti ospitanti Datori di lavoro iscritti nel relativo registro presso le competenti Camere di Commercio, Industria, Agricoltura
e Artigianato o comunque attivi sul territorio regionale
Durata e periodo di La durata massima è di 24 mesi proroghe comprese (art.44bis del DPR 394/1999 e ss. mm. ii.).
svolgimento dei tirocini Le fasce orarie per lo svolgimento del tirocinio devono essere coerenti alle disposizioni di cui agli indirizzi
regionali in materia di tirocini (D.g.r n° 825 del 25/10/2013)
Soggetti promotori o istituzioni scolastiche e accreditati regionali ai servizi di istruzione e formazione professionale e/o ai servizi
al lavoro di cui alle ll.rr. 19/07 e 22/06;
o autorizzati nazionali e regionali ai servizi per il lavoro (D.lgs 276/03 e l.r. 22/2006)
o comunità terapeutiche e cooperative sociali, purché iscritti negli specifici albi regionali ove esistenti.
Predisposizione proget- I progetti di tirocinio sono predisposti utilizzando l’apposita Convenzione (all. 1B) e il Progetto Formativo (all.
to di tirocinio ed iter 2B) stipulati tra il soggetto promotore e il datore di lavoro ospitante.
amministrativo La documentazione deve essere inviata a Regione Lombardia - Direzione Istruzione, Formazione e Lavoro –
UO lavoro - Struttura Occupazione e Occupabilità – Palazzo Lombardia Piazza Città di Lombardia, 1- 20124-
Milano
Entro 30 giorni, dalla data di presentazione della richiesta, il competente nucleo di valutazione verificando i
requisiti di ammissibilità e valutando le candidature secondo i criteri di selezione del presente allegato, for-
mula parere ai fini dell’apposizione del visto regionale al progetto formativo di tirocinio.
Il visto regionale viene apposto mediante specifico atto amministrativo.
Il soggetto proponente ha la responsabilità di far pervenire il progetto vistato alla rappresentanza diplomati-
ca o consolare italiana presso il paese di residenza del tirocinante che, fatte le opportune verifiche, dispone
il rilascio del visto d’ingresso.
Nel caso di variazioni o annullamento rispetto a quanto presentato ovvero di rinuncia da parte del tiroci-
nante, il soggetto promotore deve dare immediata comunicazione ai soggetti interessati (Regione Lombar-
dia tramite il seguente indirizzo - [email protected] e Questura competente).
Documentazione Convenzione e Progetto formativo in 2 copie sottoscritte da parte dei legali rappresentanti del soggetto
promotore e del soggetto ospitante.
Fotocopia del passaporto del tirocinante o documento d’identità equivalente (devono essere ben visibili:
numero, foto e scadenza).
A tirocinio avviato:
o il soggetto promotore deve inviare la lettera di inizio tirocinio, contenente la data effettiva di avvio e
conclusione, alla Questura di riferimento territoriale della sede operativa dell’azienda ospitante e alla
Regione Lombardia tramite Pec;
o l’azienda ospitante deve conservare la documentazione attestante l’attività ai fini del controllo da par-
te dei soggetti competenti e restituirla al soggetto promotore al termine delle attività di tirocinio.
A conclusione del tirocinio:
o il soggetto ospitante redige una relazione finale (allegato 3B) da inviare (a cura del soggetto promoto-
re) a Regione Lombardia tramite Pec;
o il soggetto promotore, rilascia l’attestato di competenza o attestazione del percorso formativo nel
rispetto della normativa regionale in materia.
Tutorship Il soggetto promotore individua un TUTOR didattico che è il responsabile didattico-organizzativo delle attività.
Il datore di lavoro ospitante individua il TUTOR aziendale che è il responsabile dell’inserimento del tirocinante
e lo segue nel periodo di formazione lavorativa.
Bollettino Ufficiale – 39 –
Documentazione Progetto formativo di distacco in 2 copie sottoscritte dal legale rappresentante dell’azienda ospitante
Fotocopia del passaporto del lavoratore o documento d’identità equivalente (devono essere ben visibili:
numero, foto e scadenza), e documenti inerenti la natura dei rapporti tra azienda distaccante e azienda
ospitante.
A distacco avviato:
o il soggetto ospitante deve inviare la lettera di inizio distacco, contenente la data effettiva di avvio e
conclusione, alla Questura di riferimento territoriale della sede operativa dell’azienda ospitante e alla
Regione Lombardia tramite Pec;
o l’azienda ospitante deve conservare la documentazione attestante l’attività ai fini del controllo da
parte dei soggetti competenti.
Tutorship Il soggetto ospitante individua un TUTOR come responsabile didattico-organizzativo delle attività in azienda.
Responsabilità dell’a- L’azienda è responsabile:
zienda o della stesura del progetto formativo di distacco;
o della stesura della lettera di inizio distacco contenente la data effettiva di avvio e conclusione del
distacco e dell’invio alla Questura di riferimento territoriale delle sede operative dell’ azienda e alla Re-
gione Lombardia tramite Pec;
o di garantire la realizzazione di quanto previsto nel progetto formativo.
Requisiti di ammissi- Le candidature saranno ritenute ammissibili se:
bilità o compilate secondo la modulistica di cui al presente decreto;
o complete della documentazione richiesta;
o presentate da soggetti di cui al presente decreto nel rispetto delle presenti disposizioni.
Criteri di selezione delle La selezione delle candidature avviene sulla base dei seguenti criteri e priorità:
candidature o iscrizione da parte del soggetto ospitante nel relativo registro presso le competenti Camere di Commer-
cio, Industria, Agricoltura e Artigianato;
o conoscenza della lingua italiana del tutor dell’azienda.
Controlli La Regione si riserva di effettuare controlli sulla base dei dati di monitoraggio
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Bollettino Ufficiale – 41 –
ALLEGATO 1B
(Art. 3, comma 2, del Decreto dei Ministro del lavoro e della previdenza sociale del 22 Marzo 2006)
TRA
________________________ (denominazione del soggetto promotore) con sede legale in ________________________________, codice
fiscale ___________________ d’ora in poi denominato “soggetto promotore”, rappresentato da __________________ nato a _______________
il _____________
E
________________________ (denominazione del datore di lavoro ospitante) con sede legale in ________________________________,
codice fiscale ___________________ e P.IVA _____________________d’ora in poi denominato “soggetto ospitante” rappresentato/a da
__________________, nato/a a _______________ il _____________
Premesso
Che l’art. 40, comma 9, lettera a), del decreto del Presidente della Repubblica 31 agosto 1999, n. 394, nel testo risultante dalle
modifiche introdotte dall’art. 37 del decreto del Presidente della Repubblica 18 ottobre 2004, n. 334, prevede, in attuazione dell’art.
27, comma 1, lettera f), del decreto legislativo n. 286/1998, che, con le modalita’ ivi stabilite, gli stranieri non appartenenti all’Unione
Europea, che abbiano già assolto l’obbligo scolastico ai sensi della legge 31 dicembre 1962 n.1859, possono fare ingresso in Italia
al fine di svolgere tirocini di formazione e d’orientamento in impresa in osservanza della normativa nazionale e regionale in materia
di tirocini.
Art. 1
Definizione del tirocinio
_______________________________ (denominazione del soggetto ospitante) consapevole dei vincoli e dei requisiti necessari si impegna
ad accogliere presso le sue strutture n. 1 (uno) cittadino extracomunitario di nazionalità _____________ in tirocinio di formazione ed
orientamento su proposta di _______________________ (denominazione del soggetto promotore).
Art. 2
Progetto formativo e tutorship
Per ciascun tirocinante inserito nell’organizzazione del soggetto ospitante, in base alla presente Convenzione, viene predisposto un
progetto formativo nel rispetto delle disposizioni e secondo lo schema adottato da Regione Lombardia e sottoscritto dalle parti e dal
tirocinante.
Durante lo svolgimento del tirocinio l’attività di formazione ed orientamento è seguita e verificata da un tutor designato dal soggetto
promotore in veste di responsabile didattico – organizzativo e da un tutor aziendale, indicato dal soggetto ospitante, con competenze
professionali adeguate e coerenti per affiancare il tirocinante.
Art. 3
Diritti e obblighi del tirocinante
Art. 4
Obblighi del soggetto ospitante
Il soggetto ospitante è tenuto a fornire e garantire al tirocinante un’indennità, il vitto ed alloggio ed inoltre si obbliga, nei confronti dello
Stato, al pagamento delle spese di viaggio per il suo rientro nel paese di provenienza.
Il soggetto ospitante si impegna, pur non costituendo il tirocinio formativo e di orientamento rapporto di lavoro, in ottemperanza
del D.Lgs. 81/08, a considerare il tirocinante come fruitore delle stesse tutele e informazioni , in materia di sicurezza adottate per la
mansione corrispondente del proprio personale.
Il soggetto infine è tenuto a fornire tutte le informazioni richieste per l’attivazione e monitoraggio del tirocinio e delle eventuali variazioni
in itinere nel rispetto degli obblighi di legge ed inoltre a collaborare col soggetto promotore al monitoraggio dell’esperienza ed alla
redazione della relazione finale;
Art. 5
Obblighi del soggetto promotore
Il soggetto promotore è tenuto nel rispetto delle disposizioni adottate da Regione Lombardia a verificare le dimensioni aziendali al fine
di stabilire il numero di tirocinanti ospitabili nonché al controllo dell’identità del firmatario del soggetto ospitante.
Il soggetto promotore presenta il progetto di tirocinio vistato dall’ufficio competente, ai sensi degli ordinamenti regionali - tramite il
tirocinante - alla rappresentanza diplomatica o consolare ai fini del rilascio del visto d’ingresso. Il soggetto promotore é inoltre tenuto
ad inviare all’ufficio competente della regione, la comunicazione di avvio tirocinio e delle eventuali variazioni nonché entro sessanta
– 42 – Bollettino Ufficiale
giorni dalla conclusione dell’iter formativo, una relazione finale sull’andamento e sull’esito del tirocinio realizzato.
La comunicazione della data di avvio e di conclusione dei tirocini va presentata anche alla Questura competente per territorio delle
sede operativa delle azienda ospitante
Nei casi di rinuncia del tirocinante, il promotore ne dà comunicazione ai soggetti ai quali ha in precedenza inviato copia della
convenzione e del progetto di tirocinio.
Il soggetto promotore assicura il/i tirocinante/i contro gli infortuni sul lavoro presso l’Inail, nonché per la responsabilità civile presso
compagnie assicurative operanti nel settore.
Il soggetto promotore si preoccupa inoltre di monitorare il rispetto dei diritti e degli obblighi del tirocinante.
Il soggetto promotore, s’impegna a garantire con la collaborazione del soggetto ospitante, al tirocinante che lo richiede, il rilascio di
attestazioni o la certificazione delle competenze acquisite con il tirocinio nel rispetto della normativa regionale.
Milano______________
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Bollettino Ufficiale – 43 –
ALLEGATO 2B
12
passaporto1
NR. PASSAPORTO SCADENZA RILASCIATO DA DATA DI RILASCIO
altri dati
CONVENZIONE PROGETTO FORMATIVO
DURATA DEL TIROCINIO IN MESI
(a cura di regione Lombardia protocollo (a cura di regione Lombardia protocollo
e n° di ore di formazione previste
e data) e data)
Esperienze formative
Titolo di studio conseguito ________________________________________________________________________________________________________
Conseguito nel (specificare anno)________________________________________________________________________________________________
Presso l’istituto/università__________________________________________________________________________________________________________
Corrispondente al livello________________ EQF2
Titolo di studio in corso di conseguimento_________________________________________________________________________________________
Presso istituto/università___________________________________________________________________________________________________________
Corrispondente al livello________________EQF.
1 Inserire copia della pagina del passaporto in formato PDF in cui il nr. di passaporto, la foto e la data di scadenza siano leggibili;
2 Il 20 dicembre 2012, in sede di Conferenza Stato-Regione, è stato sottoscritto l’Accordo con il quale è adottato il “Primo rapporto italiano di referenziazione delle qualifica-
zioni al Quadro Europeo EQF” nel quale sono posizionati i titoli di studio italiani secondo i seguenti 8 livelli EQF: 1 Livello – Diploma di licenza conclusiva del I ciclo di istruzio-
ne; 2 Livello – Certificato delle competenze di base acquisite in esito all’assolvimento dell’obbligo di istruzione; 3 Livello – Attestato di qualifica di operatore professionale; 4
Livello - Diploma professionale di tecnico, Diploma liceale, Diploma di istruzione tecnica, Diploma di istruzione professionale, Certificato di specializzazione tecnica superiore;
5 Livello – Diploma di tecnico superiore; 6 Livello – Laurea, Diploma accademico di I livello; 7 Livello – Laurea Magistrale, Diploma accademico di II livello, Master Universitario
di I livello, Diploma accademico di specializzazione (I), Diploma di perfezionamento o master (I); 8 Livello – Dottorato, Diploma accademico di formazione alla ricerca, Diplo-
ma di specializzazione, Master universitario di II livello, Diploma accademico di specializzazione (II), Diploma di perfezionamento o Master (II).
– 44 – Bollettino Ufficiale
Esperienze lavorative
Esperienze lavorative nel settore di riferimento:
No
Si
(specificare quali________________________________________________________________________________________________________________)
Conoscenze linguistiche
Lingua madre_____________________________________________________________________________________________________________________
Altre lingue conosciute___________________________________________________________________________________________________________
Conoscenza della lingua italiana
No
Si
(specificare il livello QCRE3 ed eventuali certificazioni)______________________________________________________________________________
3
altri elementi che evidenzino una correlazione tra esperienze pregresse e le attività del tirocinio
_________________________________________________________________________________________________________________________________
_________________________________________________________________________________________________________________________________
3 QCRE – Quadro comune europeo di riferimento per la conoscenza delle lingue (A1, A2, B1, B2, C1, C2);
Bollettino Ufficiale – 45 –
Contesto
Indicare gli ambiti in cui opera l’azienda ed in particolare descrivere il ramo d’attività in cui il tirocinante verrà inserito
_________________________________________________________________________________________________________________________________
Obiettivi formativi
Il tirocinio è finalizzato all’acquisizione delle Competenze riferite a Profili Professionali che possono essere contenuti nel QRSP di cui al
DDUO di cui al DDUO N. 7105 del 29-07-11 oppure a Profili non contenuti nel QRSP.
b) Altre Competenze professionali, di base e trasversali tra cui quelle relative alla lingua italiana (indicare quali)
________________________________________________________________________________________________________________________
c) Formazione sui temi di igiene e sicurezza sui luoghi di lavoro (Dlgs. 81/08)
________________________________________________________________________________________________________________________
N° ore________________
Contenuti:
Elementi di dettaglio4
a) Durata
Periodo in_____ mesi, dal4 ___________ al _____________ n. ore _________.
b) Sede del tirocinio
Indicare la sede operativa dove si svolge il tirocinio e le eventuali altre sedi
c) Tutor
Tutor soggetto promotore__________________________________________________________________________________________________________
e) Indennità
4 Le date da indicare devono essere successive alla data prevista dalla procedura di validazione del progetto (almeno 30 giorni). Le date di avvio e fine tirocinio saranno ridefinite
sulla base dell’effettivo ingresso in Italia da parte del tirocinante nel rispetto della durata del progetto e sulla base della comunicazione di avvio da inviare alla Regione);
– 46 – Bollettino Ufficiale
Il soggetto ospitante metterà a disposizione (garantisce) la sistemazione nell’alloggio ubicato in (indicare l’indirizzo completo) _______
___________________________composto da n. _____ vano e servizi, della superficie di mq _________.
Il soggetto ospitante a sua cura e spesa, fornirà al tirocinante il vitto, secondo le seguenti modalità di erogazione dei pasti:
Mensa aziendale.
Il soggetto ospitante a sua cura e spesa provvede ai costi del viaggio di ritorno
Seguire le indicazioni dei tutori e fare riferimento ad essi per qualsiasi esigenza di tipo organizzativo od altre evenienze;
Rispettare gli obblighi di riservatezza circa processi produttivi, prodotti od altre notizie relative all’azienda di cui venga a conoscenza,
sia durante che dopo lo svolgimento del tirocinio;
Firma del tirocinante per asseverazione, da apporre davanti alla rappresentanza diplomatica o consolare al momento del rilascio del
visto d’ingresso
__________________________________
___________________________________
___________________________________
I sottoscritti sono consapevoli delle sanzioni penali, nel caso di dichiarazioni non veritiere, di formazione o uso di atti falsi richiamate
dall’art. 76 del D.P.R. 445 del 28 dicembre 2000.
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Bollettino Ufficiale – 47 –
ALLEGATO 3B
RELAZIONE FINALE
a cura del soggetto ospitante
Avvalendosi delle disposizioni di cui all’artt. 46 e 47 del d.p.r. n. 445/2000 e successive modifiche e integrazioni
che il/la tirocinante ___________________________ nato/a a _____________________ il ____________, passaporto n°__________________, sca-
denza__________________, rilasciato da _____________________________, data di rilascio________________
ha concluso regolarmente la propria esperienza di tirocinio approvata con decreto n°_____________ del ___________presso la propria
azienda.
Impegno orario del tirocinio (PART TIME- FULL TIME) e sua durata.
Luogo di svolgimento (descrizione sintetica: servizio, utenza, problematiche affrontate, organizzazione del lavoro).
Dettaglio attività svolte o a cui si è potuto partecipare:(riunioni d’equipe, partecipazioni alle attività quotidiane, utilizzo di strumenti,
comprensione di metodologie).
Enucleare quanto ha appreso durante la partecipare alle attività svolte: (in termini di competenze tecnico professionali, relazionali e
collaborative).
Descrizione dei processi operativi, delle metodologie e degli strumenti che il tirocinante ha dato modo di conoscere e approfondire.
– 48 – Bollettino Ufficiale
Descrizione e valutazione della formazione in materia di igiene e sicurezza nei luoghi di lavoro.
_______________________________________
______________________________________
——— • ———
Bollettino Ufficiale – 49 –
ALLEGATO 4B
PASSAPORTO1
NR. PASSAPORTO SCADENZA RILASCIATO DA DATA DI RILASCIO
Esplicitare – allegando anche la relativa documentazione – tra le due aziende e la motivazione del trasferimento o distacco, ponen-
do in evidenza l’interesse dell’azienda estera alle attività formative presso l’azienda italiana ospitante.
_______________________________________________________________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________________________________________________________
b) Programma e contenuti:
descrizione dell’attività di formazione pratica e teorica (il progetto di addestramento deve obbligatoriamente contenere un modulo
di competenza di area linguistica e uno sui temi della prevenzione e della sicurezza)
_______________________________________________________________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________________________________________________________
1
1 Inserire copia della pagina del passaporto in formato PDF in cui il nr. di passaporto, la foto e la data di scadenza siano leggibili;
Bollettino Ufficiale – 51 –
c) Durata dell’addestramento:
Durata del trasferimento o distacco numero mesi ……………
data di inizio prevista ………..………
data di conclusione prevista ………………
d) Sede dell’addestramento:
L’addestramento è attuato sotto la responsabilità della organizzazione ospitante, nella propria sede operativa di ______________
e) Coordinamento e tutoring:
Il coordinamento dell’addestramento professionale é espletato dall’organizzazione, che se ne assume la piena titolarità e respon-
sabilità.
Il lavoratore in addestramento sarà affidato al tutor, __________________________________ (indicare il ruolo e/o la qualifica del mede-
simo nell’organizzazione) Conoscenza della lingua italiana: Si No
f) Facilitazioni previste:
L’organizzazione, a sue cura e spesa, fornirà al lavoratore:
il vitto, secondo le seguenti modalità di erogazione dei pasti _____________________________________
la sistemazione nell’alloggio ubicato in (indicare l’indirizzo completo) ________________ composto da n. _________ vani e servizi, della
superficie di mq ________________________
a sua esclusiva disposizione.
da condividere con altre n. _____ persone.
Al termine del percorso formativo l’organizzazione ospitante rilascia al lavoratore un documento che attesti il percorso formativo
effettuato ed invia all’ufficio competente della Regione Lombardia comunicazione di fine distacco
Il sottoscritto ____________________ in qualità di legale rappresentante dell’organizzazione ospitante si impegna ad assolvere tutti gli
obblighi di legge che conseguono alla realizzazione del progetto formativo approvato dalla Regione Lombardia.
Il sottoscritto è consapevole delle sanzioni penali, nel caso di dichiarazioni non veritiere, di formazione o uso di atti falsi richiamate
dall’art. 76 del D.P.R. 445 del 28 dicembre 2000.
sabile definire la periodicità e per la precisione al punto 1 par. si è reso indispensabile definire la periodicità, e per la precisione
tirocini curricolari nel modo seguente: «Tirocini formativi curricu- al punto 1 par. tirocini curricolari nel modo seguente: «Tirocini
lari quale esperienza formativa ed orientativa di persone iscritte formativi curriculari quale esperienza formativa ed orientativa
e frequentanti un percorso di istruzione o formazione di livello se- di persone iscritte e frequentanti un percorso di istruzione o for-
condario, terziario, dottorati, master universitari o realizzati da isti- mazione di livello secondario, terziario, dottorati, master universi-
tuti di alta formazione accreditati da enti riconosciuti in ambito tari o realizzati da istituti di alta formazione accreditati da enti
nazionale o internazionale, e in generale percorsi formativi che riconosciuti in ambito nazionale o internazionale, e in generale
rilasciano un titolo o una certificazione con valore pubblico. Essi percorsi formativi che rilasciano un titolo o una certificazione
sono finalizzati all’acquisizione degli obiettivi di apprendimento con valore pubblico. Essi sono finalizzati all’acquisizione degli
specifici del percorso stesso, previsti nei relativi piani di studio, obiettivi di apprendimento specifici del percorso stesso, previ-
realizzati nell’ambito della durata complessiva del percorso, an- sti nei relativi piani di studio, realizzati nell’ambito della durata
che se svolto al di fuori del periodo del calendario scolastico o complessiva del percorso, anche se svolto al di fuori del periodo
accademico» ; del calendario scolastico o accademico»;
Ritenuto di approvare la proposta di «Nuovi indirizzi regionali 8. di dare atto che i presenti indirizzi entreranno in vigore 30
in materia di tirocini», allegato A) al presente atto, quale parte giorni dopo la pubblicazione dei decreti dirigenziali, che defini-
integrale e sostanziale delle presente deliberazione; ranno gli standard di convenzione e progetto formativo;
A voti unanimi espressi nelle forme di legge; 9. di dare atto che a seguito dell’entrata in vigore degli In-
DELIBERA dirizzi regionali di cui al punto 1, non si applica la delibera di
Giunta regionale del 20 marzo 2012, n. 3153;
1. di approvare l’allegata proposta di «Nuovi indirizzi regionali
in materia di tirocini», allegato A) parte integrante e sostanzia- 10. di provvedere alla pubblicazione del presente provvedi-
le della presente deliberazione, ai sensi della l.r. 22/2006, che mento e dei relativi allegati sul Bollettino Ufficiale Regionale e
raccoglie le quattro raccomandazioni della IV Commissione sul sito web di Regione Lombardia Direzione generale Istruzione
Consiliare; Formazione e lavoro.
2. di recepire la prima raccomandazione «assicurare la tutela Il segretario: Marco Pilloni
e l’effettiva inclusione dei soggetti svantaggiati, introducendo
una deroga all’obbligo di indennità di partecipazione al punto ——— • ———
4,1 dell’allegato A» modificandolo nel modo seguente: «questa
tipologia di tirocinio si caratterizza per la necessità di creare
condizioni favorenti lo svolgimento del tirocinio di cui al paragra-
fo 1 lettera c) da parte di persone caratterizzate da condizioni
di disabilità o svantaggio previste all’art.4 della legge 8 novem-
bre 1991, n. 381»;
3. di recepire la seconda raccomandazione «assicurare l’at-
tivazione dei tirocini qualora la specifica attività del soggetto
ospitante giustifichi lo svolgimento anche in fascia serale e not-
turna, nell’ambito di intese sindacali aziendali, ferme restando
le tutele previste dalla normativa vigente compatibili con l’isti-
tuto del tirocinio, in particolare per i minori» modificando nel
modo seguente il punto 3.4 – Durata del Tirocinio - dell’Allegato
A: «La possibilità di svolgimento del tirocinio in orario notturno,
vale a dire nella fascia oraria compresa tra le ore 23 e le ore
7 può essere prevista, nell’ambito di intese sindacali aziendali
e ferme restando le tutele già previste dalla normativa vigente
ed particolare per i minori, a condizione che la specifica attività
del soggetto ospitante giustifichi tale modalità di svolgimento.»;
4. di recepire la terza raccomandazione « ridurre l’impatto
dell’introduzione dell’indennità di partecipazione per gli enti
locali, tenendo conto del principio di invarianza della finanza
pubblica, anche mediante forme di forfetizzazione», modifican-
do nel modo seguente il punto 3.8 – Indennità di partecipazio-
ne - dell’Allegato A «Qualora il soggetto ospitante sia una Pub-
blica Amministrazione, ai sensi dell’articolo 1 c. 36 della legge
92/2012 non devono derivare nuovi o maggiori oneri a carico
della finanza pubblica e si applica almeno un’indennità forfet-
taria di 300 euro mensili.»;
5. di recepire la quarta raccomandazione «assicurare una
minore indennità di partecipazione nei tirocini a tempo parzia-
le, tenendo conto del mancato utilizzo dei buoni pasto o del
servizio mensa» modificando nel modo seguente, il punto 3.8
– Indennità di partecipazione – dell’Allegato A: «Per la parteci-
pazione ai tirocini di cui al paragrafo 1 lettere a) e b), è corrispo-
sta al tirocinante un’indennità di importo definito dalle parti ed
esplicitato nella convenzione di tirocinio che non potrà essere
inferiore a euro 400 mensili, al lordo delle eventuali ritenute fisca-
li, riducibile a 300 euro mensili qualora si preveda la correspon-
sione di buoni pasto o l’erogazione del servizio mensa ovvero
qualora l’attività di tirocinio non implichi un impegno giornaliero
superiori a 4 ore.» ;
6. di recepire quanto disposto dall’art. 2 comma 5 ter del
decreto legge 76/13, così come convertito dalla Legge 99/13,
(intervenuto successivamente all’inoltro della richiesta di pare-
re alla competente commissione) che definisce che «il tiroci-
nio può essere regolato dalla normativa della Regione dove è
ubicata la sede legale ed inoltre è possibile accentrare le co-
municazioni di cui all’articolo 1, commi 1180 e ss. della legge
27 dicembre 2006, n. 296, presso il Servizio informatico nel cui
ambito territoriale è ubicata la sede legale», modificato nel testo
dell’allegato A, al punto 3.1 – Attivazione del tirocinio;
7. di integrare il testo dell’Allegato A, specificando il carattere
peculiare di alcune iniziative relative ai tirocini curricolari, rivolti
a persone iscritte o frequentanti percorsi di istruzione, per i quali
–6– Bollettino Ufficiale
ALLEGATO A
• qualsiasi fattispecie di tirocinio rivolto a soggetti extracomunitari non residenti o non già presenti in territorio italiano in
condizione di regolarità promossi all’interno delle quote di ingresso;
• le borse di studio, quale erogazione attribuita a soggetti, anche non studenti, per sostenere l’attività di studio, ricerca e di
specializzazione;
• altri interventi e misure, aventi medesimi obiettivi e struttura dei tirocini, comunque denominati, se previsti e regolamentati da
norme speciali, compresa la speciale disciplina vigente in materia di tirocini attivati dalle cooperative sociali ai sensi della
legge 8 novembre 1991, n. 381 e per le finalità di cui all’articolo 1, comma 1, lett. b), della medesima legge.
I presenti Indirizzi entreranno in vigore 30 giorni dopo la pubblicazione dei decreti dirigenziali che definiscono i modelli di convenzione
di tirocinio e progetto formativo individuale.
Ai tirocini in corso di svolgimento alla data di entrata in vigore dei presenti Indirizzi continua ad applicarsi la normativa di riferimento
vigente alla data del loro avvio (anche in caso di proroga, se prevista e ammissibile dalla normativa di riferimento).
Per le convenzioni collettive in corso, che hanno una durata temporale predeterminata entro la quale è possibile attivare singoli
tirocini, queste dovranno essere adeguate alle disposizioni dei presenti Indirizzi alla data di entrata in vigore degli stessi, come sopra
definita; di conseguenza i relativi tirocini, successivamente avviati, dovranno essere adeguati alle nuove disposizioni.
2. SOGGETTI
2.1 Soggetti promotori
Il soggetto promotore ha funzioni di progettazione, attivazione e monitoraggio del tirocinio, nonché di garanzia della regolarità e
qualità dell’iniziativa, in relazione alle finalità definite nel progetto formativo.
L’attivazione dei tirocini è riservata ai seguenti soggetti:
• istituzioni scolastiche e accreditati regionali ai servizi di istruzione e formazione professionale e/o ai servizi al lavoro di cui alle ll.rr.
19/2007 e 22/2006;
• autorizzati regionali ai servizi per il lavoro di cui alla l.r. 22/2006, tra i quali rientrano gli autorizzati regionali speciali, così come
previsto nella d.g.r. del 18 aprile 2007 n. 4561;
• autorizzati nazionali ai servizi per il lavoro ai sensi del decreto legislativo 10 settembre 2003 n. 276;
• comunità terapeutiche e cooperative sociali, purché iscritti negli specifici albi regionali, a favore dei disabili e delle categorie
svantaggiate che abbiano in carico quali utenti di servizi da loro gestiti.
Regione Lombardia riconosce il ruolo del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali quale soggetto promotore, anche avvalendosi
dell’apporto dei propri enti in house.
2. 3 Tutorship
a) Il soggetto promotore individua un proprio tutor per collaborare alla stesura del progetto formativo, per l’organizzazione e il
monitoraggio del tirocinio e la redazione dell’attestazione finale.
Il tutor deve essere in possesso di uno dei seguenti titoli di studio: diploma di laurea, diploma di istruzione secondaria superiore,
diploma o qualifica di IeFP.
b) Il soggetto ospitante nomina un tutor che è responsabile dell’attuazione del progetto formativo individuale e dell’inserimento
e affiancamento del tirocinante sul luogo di lavoro per tutto la durata del tirocinio, anche aggiornando la documentazione
relativa al tirocinio (registri, etc.).
Il tutor del soggetto ospitante deve possedere esperienze e competenze professionali adeguate per garantire il raggiungimento
degli obiettivi del tirocinio.
Ogni tutor del soggetto ospitante può accompagnare contemporaneamente fino ad un massimo di tre tirocinanti.
c) Il tutor del soggetto promotore e il tutor del soggetto ospitante collaborano per il migliore svolgimento delle attività, per il loro
monitoraggio e l’attestazione dell’attività svolta e delle competenze acquisite.
3. DISCIPLINA COMUNE
3.1 Attivazione del tirocinio
Il tirocinio è svolto sulla base della convenzione di tirocinio e di progetto formativo individuale.
I modelli dei documenti di cui alle lettere a) e b) del paragrafo 1 sono adottati con decreto dirigenziale.
La convenzione è sottoscritta dai rappresentanti legali, o dai loro delegati, del soggetto promotore e del soggetto ospitante e potrà
prevedere le regole di realizzazione di una pluralità di tirocini.
La convenzione deve prevedere le regole di svolgimento del tirocinio, i diritti e i doveri di ciascuna delle parti coinvolte, le misure in
materia di tutela della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, le disposizioni in merito all’indennità di partecipazione.
Il progetto formativo individuale è sottoscritto dai rappresentanti legali, o dai loro delegati, del soggetto promotore e del soggetto
ospitante e dal tirocinante (o da chi ne ha la rappresentanza legale, qualora il tirocinante sia minorenne) e contiene gli elementi
descrittivi del tirocinio, le attività, gli obiettivi e le modalità di svolgimento.
–8– Bollettino Ufficiale
In caso di soggetto ospitante multilocalizzato e quindi anche di pubblica amministrazione con più sedi territoriali, il tirocinio è regolato
dalla normativa della Regione o della Provincia autonoma nel cui territorio il tirocinio è realizzato ovvero come disposto dall’art. 2
comma 5ter del decreto legge 76/13 così come convertito dalla Legge 99/13, può essere regolato dalla normativa della Regione
dove è ubicata la sede legale ed inoltre è possibile accentrare le comunicazioni di cui all’articolo 1, commi 1180 e seguenti, della
legge 27 dicembre 2006, n. 296, presso il Servizio informatico nel cui ambito territoriale è ubicata la sede legale.
In caso di tirocini che prevedono attività in più Regioni, la normativa di riferimento è quella della Regione sede di attivazione del tirocinio.
• assicurazione del tirocinante per la sua responsabilità civile verso i terzi durante lo svolgimento del tirocinio, con idonea
compagnia assicuratrice.
La copertura assicurativa deve comprendere anche eventuali attività svolte dal tirocinante al di fuori della sede ospitante.
4. DISCIPLINA SPECIFICA
4.1 Tirocini formativi e di orientamento o di inserimento/reinserimento in favore di disabili e svantaggiati
Ferme restando le finalità proprie dei tirocini formativi e di orientamento o di inserimento/reinserimento, questa tipologia di
tirocinio si caratterizza per la necessità di creare condizioni favorenti lo svolgimento del tirocinio di cui al paragrafo 1 lettera c) da
parte di persone caratterizzate da condizioni di disabilità o svantaggio previste all’art. 4 della legge 8 novembre 1991, n. 381.
A tal fine, si applicano le seguenti disposizioni specifiche:
a) vincoli di durata:
• per gli svantaggiati la durata massima è di 12 mesi, fatto salva l’estensione fino a 24 mesi nel caso di parere rilasciato da
un soggetto terzo competente;
• per i disabili la durata massima è di 24 mesi, fatto salvo che particolari difficoltà di inserimento lavorativo sulla base di
valutazione espressa dal Comitato Tecnico Provinciale, ai quali non si applicano vincoli di durata e di ripetibilità del tirocinio;
b) soggetti attuatori:
• non si applicano i vincoli numerici parametrati alle risorse umane presenti nelle unità operative di svolgimento. Il rapporto
tra tutor e tirocinante è definito nella Convenzione di tirocinio e nel Progetto formativo individuale, in un range compreso
tra 1/1 e 1/3 a seconda delle necessità derivanti dalla situazione del tirocinante.
• Per le unità operative di svolgimento del tirocinio localizzate all’interno di istituti di pena, non si applicano i vincoli numerici
parametrati alle risorse umane.
c) Progetto formativo individuale: al fine di garantire le finalità di inclusione e sulla base di circostanziate valutazioni, il progetto
formativo può prevedere anche l’acquisizione di professionalità elementari.
d) Indennità di partecipazione: al fine di garantire le finalità di inclusione la Convenzione di tirocinio e il Progetto formativo
individuale assumono le determinazioni in merito all’indennità di partecipazione tenendo conto inoltre, per i soggetti disabili,
della valutazione delle capacità e abilità residue del tirocinante espressa dal Comitato Tecnico Provinciale.
a) Soggetti promotori: l’attivazione è riservata alle istituzioni presso le quali risulta iscritto il tirocinante, o a soggetti ad essa collegati
in possesso dei requisiti previsti per l’attivazione dei tirocini.b) Soggetti attuatori. Non si applicano:
• il vincolo per il soggetto ospitante di poter realizzare con il medesimo tirocinante un solo tirocinio;
• i vincoli numerici parametrati alle risorse umane presenti nelle unità operative di svolgimento.
• i vincoli di non aver effettuato licenziamenti nei 12 mesi precedenti l’attivazione del tirocinio, o di avere in corso procedure
di CIG per mansioni equivalenti a quelle del tirocinio.
c) Progetto formativo:
• indica gli esiti di apprendimento del percorso cui si riferisce l’esperienza di tirocinio;
• individua i criteri e modalità di valutazione e validazione degli apprendimenti;
• non prevede la specificazione della figura professionale di riferimento.
d) Comunicazioni obbligatorie: i tirocini curriculari non sono soggetti alle comunicazioni obbligatorie. La convenzione e il piano
formativo specifico sottoscritti sono tenuti agli atti dal soggetto promotore e dal soggetto ospitante.
e) Tutorship: ogni tutor del soggetto ospitante può accompagnare fino ad un massimo di cinque tirocinanti.
f) Attestazione dell’attività svolta e delle competenze acquisite: la valutazione e certificazione dei risultati, sulla base della
validazione operata anche dal tutor aziendale, avviene nell’ambito della certificazione complessiva del percorso formativo. Non
è previsto rilascio di attestazione specifica o registrazione sul Libretto formativo.
g) Indennità di partecipazione: la Convenzione di tirocinio e il Progetto formativo individuale definiscono l’eventuale indennità di
partecipazione.
I soggetti promotori possono stipulare convenzioni con enti dell’Unione Europea al fine di garantire esperienze di tirocinio per studenti
stranieri, assicurando il rispetto delle presenti disposizioni.
denti all’estero, ed i documenti utili ai fini della validazione 4. di dare atto che a partire dall’entrata in vigore del presen-
dei singoli progetti, quali parti integranti e sostanziali del te atto, si sostituiscono integralmente le disposizioni attuative in
presente atto: materia di tirocini e distacchi per cittadini extra comunitari resi-
−− All.to A - Indicazioni operative per la presentazione di denti all’estero di cui il d.d.u.o. 10031 del 5 novembre 2013;
tirocini per persone straniere residenti all’estero; 5. di provvedere alla pubblicazione del presente decreto e dei
−− All.to B - Domanda di tirocinio ; relativi allegati, parti integranti e sostanziali del presente atto, sul
Bollettino Ufficiale Regionale e sul sito web della direzione ge
−− All.to C - Schema di convenzione; nerale istruzione formazione e lavoro;
−− All.to D - Format progetto formativo dei tirocini per per- 6. di non assoggettare il presente provvedimento agli obbli-
sone straniere; ghi in materia di pubblicazione di cui agli artt. 26 e 27 del d.lgs.
−− All.to E - Dichiarazione sostitutiva atto di notorietà; 33/2013.
−− All.to F - Relazione finale; Il dirigente uo mercato del lavoro
Giuseppe Di Raimondo Metallo
−− All.to G – Indicazione operative per la presentazione di
progetti di distacco per persone straniere residenti all’e-
stero e modulistica per la presentazione del progetto. ——— • ———
Ritenuto altresì che:
• le indicazioni operative per la validazione dei progetti di ti-
rocini e distacco per persone straniere residenti all’estero
entrerà in vigore decorsi 30 giorni dalla data di pubblicazio
ne del presente decreto;
• come indicato nell’accordo citato del 5 agosto 2014, per
tutto quanto non previsto espressamente nelle «Linee guida
in materia di tirocini per persone straniere residenti all’este-
ro» si rinvia a quanto stabilito dalla d.g.r. n. 825 del 25 otto-
bre 2013;
• che a partire dall’entrata in vigore del presente atto, si so-
stituiscono integralmente le disposizioni attuative in materia
di tirocini e distacchi per cittadini extra comunitari residenti
all’estero di cui il d.d.u.o. 10031 del 5 novembre 2013;
Vista la l.r. n. 20/2008 «Testo unico delle leggi regionali in ma-
teria di organizzazione e personale»;
Richiamati i provvedimenti con cui sono stati definiti gli assetti
organizzativi di avvio della X Legislatura, e precisamente:
• la d.g.r. del 20 marzo 2013 , n X/3 «Costituzione delle Dire-
zioni generali, incarichi e altre disposizioni organizzative – I
provvedimento organizzativo – X Legislatura«;
• d.g.r. del 29 aprile 2013, n. 87 «II Provvedimento organizza-
tivo 2013», con cui sono stati definiti gli assetti organizzativi
della Giunta regionale con i relativi incarichi dirigenziali»;
• decreto del segretario generale n. 7110 del 25 luglio 2013;
DECRETA
Sulla base di quanto indicato in premessa:
1. di dare attuazione a quanto riportato nella d.g.r. n. 4732 del
22 gennaio 2016 «Linee guida per aggiornamento dei criteri di
valutazione dei progetti formativi per tirocini extracurriculari ri-
volti a cittadini residenti all’estero» con il recepimento di quanto
indicato nelle linee guida (Allegato A);
2. di approvare le «Indicazioni operative regionali per la pre
sentazione di tirocini e distacchi per persone straniere residenti
all’estero», ed i documenti utili ai fini della validazione dei singoli
progetti, quali parti integranti e sostanziali del presente atto, e
precisamente:
−− All.to A - Indicazioni operative per la presentazione
di tiro
cini e distacchi per persone straniere residenti
all’estero;
−− All.to B - Domanda di tirocinio ;
−− All.to C - Schema di convenzione;
−− All.to D - Format progetto formativo dei tirocini per per-
sone straniere;
−− All.to E - Dichiarazione sostitutiva atto di notorietà;
−− All.to F - Relazione finale;
−− All.to G – Indicazione operative per la presentazione di
progetti di distacco per persone straniere residenti all’e-
stero e modulistica per la presentazione del progetto.
3. di stabilire che:
• le indicazioni operative per la validazione dei proget-
ti di tirocini e distacco per persone straniere residenti
all’estero entrerà in vigore decorsi 30 giorni dalla data
di pubblicazione del presente decreto;
• come indicato nell’accordo citato del 5 agosto 2014,
per tutto quanto non previsto espressamente nelle «Li
nee guida in materia di tirocini per persone straniere
residenti all’estero» si rinvia a quanto stabilito dalla d.g.r.
n. 825 del 25 ottobre 2013;
– 24 – Bollettino Ufficiale
ALLEGATO A
INDICAZIONI OPERATIVE PER LA PRESENTAZIONE DI TIROCINI PER PERSONE STRANIERE RESIDENTI ALL’ESTERO
Allineamento alle Linee Guida approvate con DGR 4732 del 22 gennaio 2016
Sono esclusi dall'oggetto delle presenti indicazioni i tirocini extracurriculari da attivare a favore di cittadini comunitari
e di stranieri non appartenenti all'Unione Europea ma già regolarmente soggiornanti in Italia, a cui si applicano
integralmente le indicazioni regionali vigenti in materia di tirocini di cui alla DGR 825 del 25 ottobre 2013.
FINALITA’
Le presenti indicazioni operative sono finalizzate a disciplinare le procedure e le condizioni per la validazione del
progetto formativo da parte della Regione Lombardia in funzione del successivo visto di ingresso per tirocinio
formativo (ex art. 27 co. 1 lett. f) del D.Lgs. 286/1998) da parte delle Rappresentanze diplomatiche consolari del luogo
di residenza dello straniero.
1. Progetti di tirocinio formativo o di orientamento (tra parentesi i riferimenti delle Linee Guida)
1.Soggetti beneficiari Le persone straniere maggiorenni residenti all'estero, inclusi i disoccupati e inoccupati , che
attestano un titolo di studio conseguito entro e non oltre i 12 mesi dalla presentazione della
domanda, possono svolgere tirocini formativi e di orientamento, finalizzati al completamento
del percorso di formazione professionale iniziato nel paese di origine.
Per accedere al tirocinio, i beneficiari devono possedere il titolo di studio idoneo allo sviluppo
delle competenze secondo quanto disciplinato al titolo “ Durata del tirocinio”.
2.Soggetti ospitanti Possono svolgere il ruolo di soggetto ospitante i datori di lavoro, iscritti nel relativo registro
presso le Camere di Commercio, Industria, Agricoltura e Artigianato attivi sul territorio
regionale della Lombardia da più di due anni, con la presenza di almeno 6 dipendenti con
contratto subordinato a tempo indeterminato.
Il soggetto ospitante:
deve essere in regola con la vigente normativa sulla salute e sicurezza sui luoghi di
lavoro e con la normativa di cui alla legge n. 68 del 1999 e ss.mm.ii;
nei 12 mesi precedenti l’attivazione del tirocinio, nell’unità operativa di
svolgimento del tirocinio medesimo non deve avere effettuato licenziamenti per
mansioni equivalenti a quelle del tirocinio, fatti salvi quelli per giusta causa e per
giustificato motivo soggettivo e fatti salvi specifici accordi sindacali con le
organizzazioni territoriali più rappresentative;
ad avvio del tirocinio, nell’unità operativa di svolgimento del tirocinio, non
deve avere in corso procedure di CIG straordinaria o in deroga, per mansioni
equivalenti a quelle del tirocinio.
Il soggetto ospitante non può utilizzare il tirocinante per sostituire i lavoratori con contratti a
termine nei periodi di picco delle attività, nonché il personale del soggetto ospitante nei
periodi di malattia, maternità o ferie né ricoprire ruoli necessari all’organizzazione dello
stesso.
autorizzati nazionali e regionali ai servizi per il lavoro (D.lgs 276/03 e l.r. 22/2006)
enti in house del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.
Il tutor didattico e quello aziendale collaborano per il migliore svolgimento delle attività, per
il loro monitoraggio e all’attestazione dell’attività svolta e delle competenze acquisite.
5.Durata del tirocinio La durata dei tirocini formativi può essere da un minimo di 3 mesi ad un massimo di 12 mesi,
proroghe comprese.
Rispetto alle tipologie di progetto formativo la durata massima può essere di:
1. 6 mesi per progetti di tirocinio formativo finalizzati al conseguimento di livelli di
competenze professionali qualificate per le quali è richiesto il possesso del titolo di
studio conseguito nel paese di origine equivalente ad un diploma di scuola media
superiore o alla qualifica professionale almeno “quadriennale “ del sistema IFP
regionale;
2. 12 mesi per progetti di tirocinio formativo finalizzati al conseguimento di
competenze professionali specialistiche per le quali è richiesto il possesso di un titolo
di studio universitario o superiore conseguito nel paese di origine (equivalente a
quelli rilasciati dal sistema di istruzione nazionale);
3. 12 mesi per progetti di tirocinio previsti all’interno di accordi internazionali od intese
tra imprese, in progetti o programmi proposti da istituzioni o da enti pubblici anche
esteri.
Il tirocinio deve essere attivato entro 15 giorni dalla richiesta del permesso di soggiorno.
Ai fini del conteggio delle “risorse umane” si considerano le presenze relative ai contratti di
lavoro a tempo indeterminato.
– 26 – Bollettino Ufficiale
7.Impegno orario L’impegno orario previsto dal tirocinio non dovrà superare l’orario settimanale previsto dal
contratto o accordo collettivo applicato dal soggetto ospitante.
Il tirocinio dovrà svolgersi di norma in fascia oraria diurna. La svolgimento del tirocinio in altre
fasce è possibile solo a condizione che la specifica attività del soggetto ospitante giustifichi
tale modalità e fatte salve le tutele previste dalla normativa vigente e l’obbligo di effettuare
la formazione prevista dal Progetto Formativo Individuale.
Ai fini del monitoraggio, il soggetto promotore, ha l'obbligo di comunicare agli uffici regionali
competenti:
il rilascio del visto d'ingresso o l'eventuale diniego della Rappresentanza diplomatico
consolare;
l'arrivo in Italia del tirocinante;
l’avvio dell'esperienza formativa.
Entro sessanta giorni dal termine del tirocinio formativo, il Soggetto promotore in
collaborazione con il Soggetto ospitante si impegna a presentare alla Regione una relazione
finale sull'andamento e sul raggiungimento degli obiettivi formativi.
1
Cfr. - Direttiva del Ministero dell'Interno l marzo 2000 e ss.mm.ii.
Bollettino Ufficiale – 27 –
Tali obblighi vanno espressamente previsti sia nella convenzione tra soggetto promotore
e soggetto ospitante, che nel progetto formativo di tirocinio.
22
Cfr COM 2012 (173) del 18 aprile 2012 della Commissione Europea dal titolo “Un quadro di qualità per i tirocini”
– 28 – Bollettino Ufficiale
11.Criteri di selezione La selezione delle candidature, ai fini della validazione dei progetti, avviene sulla base dei
delle candidature seguenti criteri e priorità:
Coerenza fra titolo di studio conseguito o in corso di conseguimento e gli obiettivi
formative del tirocinio;
Attività nell’ambito di un percorso di tirocinio funzionale al completamento di un
percorso di formazione professionale (ex. Art.40, co. 9 lett. a) DPR 394/1999);
Corsi di formazione erogati da ente accreditato o destinati alla certificazione delle
competenze acquisite;
Progetti dai quali emerge la conoscenza, anche base, da parte del tirocinante della
lingua italiana, oltre alla lingua madre ;
Conoscenza della lingua italiana da parte del legale rappresentante o del tutor
dell’azienda
12.Predisposizione I soggetti promotori devono inviare a Regione Lombardia - Direzione Istruzione, Formazione e
progetto di tirocinio e Lavoro – UO Mercato del lavoro - Struttura Occupazione e Occupabilità –Piazza Città di
documentazione Lombardia, 1- 20124- Milano:
obbligatoria Domanda di tirocinio (all.B), Convenzione (all.C), Progetto Formativo (all.D);
(Convenzione e Progetto formativo in 2 copie originali, sottoscritte da parte dei legali
rappresentanti del soggetto promotore e del soggetto ospitante) e Dichiarazione
sostitutiva atto di notorietà del soggetto ospitante (Allegato E);
Fotocopia del passaporto del tirocinante (devono essere ben visibili: numero, foto e
scadenza) in corso di validità e con scadenza di almeno 3 mesi successiva alla
scadenza prevista del tirocinio (validità residua di almeno 3 mesi);
Gli ulteriori documenti indicati nell’all.B – Domanda di Tirocinio.
12.Iter Entro 60 giorni, dalla data di presentazione della domanda di progetto, il competente nucleo
amministrativo di valutazione verifica i requisiti di ammissibilità, valuta i progetti pervenuti secondo i criteri
regionale di selezione e formula parere ai fini dell’apposizione del visto regionale al progetto formativo
di tirocinio.
Il visto regionale sul progetto formativo viene apposto a seguito di specifico decreto ed ha
validità di sei mesi dalla data di validazione del progetto.
Dopo l’apposizione del visto gli originali del progetto di tirocinio e della convenzione vengono
restituiti al soggetto promotore. Il soggetto promotore ha la responsabilità di informare e
trasmettere la documentazione al tirocinante ai fini del rilascio del visto di ingresso rilasciato
dalla rappresentanza diplomatica o consolare italiana presso il paese di residenza del
tirocinante che, fatte le opportune verifiche, ne dispone il rilascio.
In fase di verifica da parte della rappresentanza diplomatica dovrà essere esibita la
documentazione inviata in Regione al fine di verificarne la veridicità.
Nel caso di annullamento del progetto o di rinuncia da parte del tirocinante, rispetto a
quanto precedentemente validato, il soggetto promotore deve dare immediata
comunicazione ai soggetti interessati (Regione Lombardia tramite il seguente indirizzo -
[email protected] e Questura competente); in tal caso l’ufficio regionale
provvederà a predisporre atto di revoca.
Con l’attivazione della “piattaforma informatica messa a disposizione per il supporto alla
semplificazione delle procedure di rilascio del visto di ingresso e del monitoraggio degli
ingressi”, l’ufficio regionale adempie a quanto previsto nelle Linee Guida approvate dalla
Conferenza Stato-Regioni in data 5 agosto 2014.
Bollettino Ufficiale – 29 –
A tirocinio avviato:
o il soggetto promotore deve inviare la lettera di inizio tirocinio, contenente la data
effettiva di avvio e conclusione, alla Questura di riferimento territoriale della sede
operativa dell’azienda ospitante e alla Regione Lombardia tramite Pec;
o l’azienda ospitante deve conservare la documentazione attestante l’attività ai fini del
controllo da parte dei soggetti competenti e restituirla al soggetto promotore al
termine delle attività di tirocinio.
13.Rilascio del visto di Il visto di ingresso viene rilasciato dalle Rappresentanze diplomatiche consolari competenti
ingresso su richiesta della persona straniera, nei limiti del contingente triennale determinato con
3
decreto del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, di concerto con il Ministro
dell'Interno ed il Ministro degli Affari Esteri.
Alla richiesta di visto deve essere unito il passaporto, copia della convenzione e del progetto
formativo redatti e validati dalla Regione.
14.Vigilanza, controlli Ferme restando le competenze statali in materia di vigilanza e controllo in materia di tirocini
ispettivi e disciplina previste dalla vigente normativa statale, Regione Lombardia si impegna:
sanzionatoria a promuovere il corretto utilizzo dei tirocini per persone straniere residenti
all'estero, prevenendo forme di abuso dell'istituto;
a sottoscrivere apposite convenzioni con gli enti pubblici competenti alla vigilanza in
materia di lavoro, affinché vengano effettuati controlli presso i soggetti promotori e
i soggetti ospitanti per garantire la corretta applicazione dell'istituto.
15.Monitoraggio Regione Lombardia si impegna ad attivare il monitoraggio dei “tirocini per persone straniere
residenti all'estero” anche attraverso l'analisi delle comunicazioni obbligatorie, utile per la
programmazione triennale dei contingenti di ingresso.
Ai fini del monitoraggio complessivo, il Ministero degli Affari Esteri (anche tramite le proprie
rappresentanze diplomatico consolari) ed il Ministero dell'Interno mettono a disposizione
delle specifiche informazioni nell'apposita piattaforma informatica.
16.Rinvii Per tutto quanto non previsto espressamente nel presente documento, ivi compresi i
limiti numerici, si rinvia alle disposizioni regionali vigenti in materia di tirocini di cui alla DGR
X/825 del 25 ottobre 2013 , alle indicazioni contenute nell’Accordo Stato-Regioni del 5 agosto
2014, alle note relative alla gestione della piattaforma informatica e alla DGR 4732 del 22
gennaio 2016.
3
Cfr.- ex art.9 co. 8 della legge 9 agosto 2013, n. 99 di conversione del D.L. 28 giugno 2013, n. 76
——— • ———
– 30 – Bollettino Ufficiale
ALLEGATO B
Regione Lombardia
Direzione Istruzione, Formazione e Lavoro
Unità Organizzativa Mercato del lavoro
Struttura Occupazione e Occupabilità –
Piazza Città di Lombardia, 1
20124 Milano
SOGGETTO OSPITANTE:
Denominazione Sociale: .........................................
Sede legale ................................. Via .........................
Legale rappresentate .....................................
Delegato dal Legale Rappresentante……………………………………
P.lva..........................................
TIROCINANTE :
Nome.........................................Cognome ............................
Città e Stato di nascita ............................................
Cittadinanza .......................................
Passaporto n............ rilasciato da ...................................... il ............................... con scadenza il ..................................
(N.B. la scadenza deve essere posteriore alla data di conclusione del tirocinio di almeno 3 mesi)
Residente a .......................................
Il tirocinante alloggerà a (città) ............... (prov.) in Via......................................n°........a carico del soggetto ospitante.
Il soggetto ospitante provvede alle spese per il rientro nel paese di provenienza e l'eventuale obbligo nei
confronti dello Stato di pagare le spese di viaggio per il suo rientro coattivo nel Paese di provenienza.
Il soggetto promotore si impegna in collaborazione con il soggetto ospitante a presentare entro sessanta (60)
giorni dalla conclusione del tirocinio una relazione finale sull'andamento e sul raggiungimento degli obiettivi
formativi.
Bollettino Ufficiale – 31 –
CHIEDE
Il rilascio della validazione del progetto formativo della durata di mesi ...................... ed allega i seguenti
Documenti :
In fede
_________________________________________________________
——— • ———
– 32 – Bollettino Ufficiale
ALLEGATO C
TRA
________________________ (denominazione del soggetto promotore) con sede legale in ________________________________,
codice fiscale ___________________ d'ora in poi denominato “soggetto promotore”, rappresentato da __________________
nato a _______________ il _____________
E
________________________ (denominazione del datore di lavoro ospitante) con sede legale in
________________________________, codice fiscale ___________________ e P.IVA _____________________ d'ora in poi denominato
"soggetto ospitante” rappresentato/a da __________________, nato/a a _______________ il _____________
Premesso
L’art. 40 co.9 lett. a) del DPR 394/1999, in attuazione dell’art. 27 co. 1 lett. f) del D.Lgs 286/1998 , e il Decreto il
Decreto del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali 22 Marzo 2006, prevedono che le persone straniere non
appartenenti all’Unione Europea, residenti all’estero e non appartenenti all’Unione Europea possono fare
ingresso in Italia, con le modalità ivi stabilite, al fine di svolgere tirocini promossi dai soggetti indicati dalle
“Linee guida per l’aggiornamento dei criteri di valutazione dei progetti formativi per tirocini extracurriculari
rivolti a cittadini residenti all’estero” di cui la DGR 4732 del 22 gennaio 2016, in funzione del completamento di
un percorso di formazione professionale.
1. Il tirocinio formativo e di orientamento a favore di persone straniere residenti all’estero non costituisce
rapporto di lavoro.
2. Durante lo svolgimento del tirocinio l'attività di formazione ed orientamento è seguita e verificata da un tutor
designato dal soggetto promotore in veste di responsabile didattico-organizzativo e da un responsabile
aziendale, indicato dal soggetto ospitante.
3. Per ciascun tirocinante inserito nell'impresa/struttura del soggetto ospitante in base alla presente
Convenzione viene predisposto un progetto formativo e di orientamento contenente:
• il nominativo del tirocinante;
• i nominativi del tutor e del responsabile aziendale;
• durata, obiettivi e modalità di svolgimento del tirocinio, con l'indicazione dei tempi di presenza in
azienda/struttura;
• le strutture aziendali (stabilimenti, sedi, reparti, uffici) presso cui si svolge il tirocinio;
• impegno orario del percorso di tirocinio;
• il percorso di formazione professionale che si intende completare con il tirocinio da attivare in Italia;
• la copertura assicurativa per il tirocinante riguardo a infortuni sul lavoro (INAIL) e per la responsabilità
civile per danni causati a terzi;
• l’indennità di partecipazione a favore del tirocinante;
• gli obblighi del soggetto promotore e del soggetto ospitante.
Bollettino Ufficiale – 33 –
4. Il tirocinio non può essere utilizzato per tipologie di attività lavorative per le quali non sia necessario un
periodo formativo, né per professionalità elementari, connotate da compiti generici e ripetitivi, ovvero attività
riconducibili alla sfera privata.
Il tirocinante ha diritto all’attestazione delle competenze professionali acquisite nel rispetto della normativa
regionale.
1. Il soggetto promotore verifica che il soggetto ospitante assicuri il tirocinante contro gli infortuni sul lavoro
presso l'INAIL, nonché per la responsabilità civile presso compagnie assicurative operanti nel settore.
2. Il soggetto promotore si impegna a far pervenire alla Regione Lombardia, alle strutture provinciali del
Ministero del lavoro e delle politiche sociali competenti per territorio in materia di ispezione, nonché alle
rappresentanze sindacali aziendali, copia della Convenzione e di ciascun progetto formativo e di orientamento.
Lo stesso soggetto promotore, qualora non sia possibile per qualsiasi ragione avviare il tirocinio, ovvero qualora
l'inizio effettivo del tirocinio fosse variato rispetto a quanto previsto nel progetto formativo inviato ai sensi della
disciplina regionale vigente, così come nel caso di rinuncia del tirocinante, ne dà comunicazione ai soggetti ai
quali ha in precedenza inviato copia della convenzione e del progetto di tirocinio.
3. Il progetto di tirocinio vistato dalla Regione deve venir trasmesso dal soggetto promotore al tirocinante
all’estero ai fini della richiesta di rilascio del visto di ingresso, da presentare alla rappresentanza diplomatica o
consolare competente.
4. Ai fini del monitoraggio, il soggetto promotore ha l’obbligo di comunicare agli uffici regionali/ provinciali
competenti il rilascio del visto d’ingresso, o l’eventuale diniego del Consolato italiano all’estero, l’arrivo in Italia
del tirocinante ed il contestuale avvio dell’esperienza formativa, nonché l’esito del tirocinio al termine dello
stesso.
5. Il soggetto promotore in collaborazione con il soggetto ospitante è tenuto ad inviare al competente ufficio
regionale/provinciale, entro sessanta giorni dalla conclusione dell'iter formativo, una relazione finale
sull'andamento e sull'esito del tirocinio realizzato.
6. Il soggetto promotore coopera con il soggetto ospitante al fine di assicurare gli adempimenti di tutti gli
obblighi previsti dalla normativa sull’immigrazione a loro carico e rendere opportuna informazione al
tirocinante di quelli a suo carico.
1.Il soggetto ospitante si impegna a garantire l’effettiva attuazione del progetto formativo a favore del
tirocinante, nel rispetto della normativa nazionale e regionale vigente in materia, ed a cooperare a tal fine con il
soggetto promotore e con tutte le autorità competenti.
– 34 – Bollettino Ufficiale
2. Il soggetto ospitante assicura l’inoltro per via telematica delle comunicazioni obbligatorie relative
all’attivazione dei tirocini a favore di persone straniere residenti all’estero, ex art. 9 bis, co.2, d.legge n. 510 del
1996, convertito con modificazioni in legge n. 608 del 1996 e modificato dalla legge n. 296 del 2006.
3. Il soggetto ospitante è tenuto a fornire tutte le informazioni richieste per l’attivazione e monitoraggio del
tirocinio, e delle eventuali variazioni in itinere nel rispetto degli obblighi di legge.
6. Il soggetto ospitante deve collaborare col soggetto promotore al monitoraggio dell’esperienza formativa ed
alla redazione della relazione finale.
7. Il soggetto ospitante garantisce al tirocinante tutte le tutele e relative informazioni, in materia di igiene e
sicurezza sui luoghi di lavoro, previste dall’ordinamento italiano.
8. Il soggetto ospitante assicura il tirocinante contro gli infortuni sul lavoro presso l'INAIL, nonché per la
responsabilità civile presso compagnie assicurative operanti nel settore. In caso di incidente durante lo
svolgimento del tirocinio, si impegna a segnalare l'evento, entro i tempi previsti dalla normativa vigente, agli
istituti assicurativi (facendo riferimento al numero della polizza sottoscritta dal soggetto promotore) ed al
soggetto promotore.
9. Il soggetto ospitante provvede alle spese per il rientro nel paese di provenienza e l'eventuale obbligo nei
confronti dello Stato di pagare le spese di viaggio per il suo rientro coattivo nel Paese di provenienza.
(Luogo)_______________________________________, (data)_________________________________
_____________________________________________________
_____________________________________________________
——— • ———
Bollettino Ufficiale – 35 –
ALLEGATO D
Esperienze lavorative
Esperienze lavorative nel settore di riferimento:
No
Si
(specificare quali_____________________________________________________)
1
Passaporto: allegare copia della pagina del passaporto in formato PDF da cui risultino ben leggibili il nr. di passaporto, la foto e la
data di rilascio e di scadenza
2
Cfr. Il 20 dicembre 2012, in sede di Conferenza Stato-Regione, è stato sottoscritto l’Accordo con il quale è adottato il “Primo
rapporto italiano di referenziazione delle qualificazioni al Quadro Europeo EQF” nel quale sono posizionati i titoli di studio italiani
secondo i seguenti 8 livelli EQF: 1 Livello – Diploma di licenza conclusiva del I ciclo di istruzione; 2 Livello – Certificato delle
competenze di base acquisite in esito all’assolvimento dell’obbligo di istruzione; 3 Livello – Attestato di qualifica di operatore
professionale; 4 Livello - Diploma professionale di tecnico, Diploma liceale, Diploma di istruzione tecnica, Diploma di istruzione
professionale, Certificato di specializzazione tecnica superiore; 5 Livello – Diploma di tecnico superiore; 6 Livello – Laurea, Diploma
accademico di I livello; 7 Livello – Laurea Magistrale, Diploma accademico di II livello, Master Universitario di I livello, Diploma
accademico di specializzazione (I), Diploma di perfezionamento o master (I); 8 Livello – Dottorato, Diploma accademico di
formazione alla ricerca, Diploma di specializzazione, Master universitario di II livello, Diploma accademico di specializzazione (II),
Diploma di perfezionamento o Master (II).
– 36 – Bollettino Ufficiale
Conoscenze linguistiche
Lingua madre_______________________________
Altre lingue conosciute____________________________________________________________
Altri elementi che evidenzino una correlazione tra esperienze pregresse e le attività del tirocinio
__________________________________________________________________________________________________________________________________
__________________________________________________________________________________________________________________________________
N° complessivo dei lavoratori dipendenti a tempo indeterminato all’atto della sottoscrizione del presente
progetto formativo: _______________________________________________________
N° complessivo di tirocinanti presenti nell’unità operativa di svolgimento del tirocinio: _____
TIROCINIO
Sede del tirocinio (stabilimento/reparto/ufficio) …………………………………………………...
Via ………………………………(luogo)………………………;
3
Cfr. QCRE – Quadro comune europeo di riferimento per la conoscenza delle lingue (A1, A2, B1, B2, C1, C2)
Bollettino Ufficiale – 37 –
Indennità
Indennità pari a € __________________________________ al mese (a cura del soggetto ospitante).
Unità formativa 2:
Formazione sulla salute e Sicurezza nei luoghi di lavoro (D.lgs 81/08) 5
(n° 4 ore di formazione generale e n° ____ ore di formazione specifica)
____________________________________________________________________________________________________________________________
4
Cfr. Il tirocinio è finalizzato all’acquisizione delle Competenze riferite a Profili Professionali che possono essere
contenuti nel QRSP di cui al DDUO di cui al DDUO N. 7105 del 29-07-11 oppure a Profili non contenuti nel QRSP.
5 Cfr. Sulla base di quanto indicato nel Dlgs 81/08 e dell’Accordo Stato Regioni del 21 dicembre 2011 devono essere
indicata: 4 ore di formazione generale del lavoratore e (4-8-12 ore) di formazione specifica riferita alle macro aree
rischio dell’impresa.
– 38 – Bollettino Ufficiale
Il soggetto ospitante a sua cura e spesa, fornirà al tirocinante il vitto, secondo le seguenti modalità di erogazione
dei pasti:
Mensa aziendale
Rimborso dei pasti fino ad un massimo di € _______ al mese
Buoni pasto pari a € ______ giornalieri
Erogazione dei pasti direttamente a cura del soggetto ospitante
Il soggetto ospitante provvede alle spese per il rientro nel paese di provenienza e l'eventuale obbligo nei
confronti dello Stato di pagare le spese di viaggio per il suo rientro coattivo nel Paese di provenienza.
I sottoscritti sono consapevoli delle sanzioni penali, nel caso di dichiarazioni non veritiere, di formazione o suo di
atti falsi richiamate dall’art. 76 del D.P.R. 445 del 28 dicembre 2000.
________________________________________________
________________________________________________
_______________________________________________
——— • ———
Bollettino Ufficiale – 39 –
ALLEGATO E
consapevole delle sanzioni penali, nel caso di dichiarazioni non veritiere, di formazione o uso di atti falsi ,
richiamate dall’art. 76 del D.P.R. 445 del 28 dicembre 2000.
DICHIARA
che intende attivare un percorso di tirocinio extracurriculare con il Sig/Sig.ra ___________________________ nata/o il
_________________________________ a ___________________________ in possesso delle competenze formative e professionali
coerenti con l’attività produttiva e organizzativa della propria impresa (esplicitare le motivazioni)
_______________________________________________________________________________________________________________________________
______________________________________________________________________________________________________________________________
nel rispetto degli impegni assunti con la sottoscrizione della convenzione e del progetto formativo.
Tirocinanti già presenti nella sede legale: _________ Tirocinanti già presenti nella sede legale nella
Sede operativa ______
– 40 – Bollettino Ufficiale
Dichiara inoltre:
di essere in regola con la vigente normativa sulla salute e sicurezza sui luoghi di lavoro e con la
normativa di cui alla legge n. 68 del 1999 e ss.mm.ii;
che nei 12 mesi precedenti l’attivazione del tirocinio, nell’unità operativa di svolgimento del
tirocinio medesimo non ha effettuato licenziamenti per mansioni equivalenti a quelle del tirocinio,
fatti salvi quelli per giusta causa e per giustificato motivo soggettivo e fatti salvi specifici accordi
sindacali con le organizzazioni territoriali più rappresentative;
che alla data di presentazione della domanda di progetto formativo ed al successivo avvio del tirocinio
nell’unità operativa di svolgimento, non sono in corso procedure di CIG straordinaria o CIG in deroga,
per mansioni equivalenti a quelle del tirocinio;
di essere informato, ai sensi e per gli effetti di cui al D.Lgs. 196/2003 che i dati personali raccolti saranno
trattati, anche con strumenti informatici, esclusivamente nell'ambito del procedimento per il quale la
presente dichiarazione viene resa.
______________________
(Luogo e data)
Il Dichiarante
Ai sensi dell’art. 38, D.P.R. 445 del 28 dicembre 2000, alla dichiarazione sottoscritta dall’interessato deve essere allegata la fotocopia di un
documento d’identità del dichiarante.
——— • ———
Bollettino Ufficiale – 41 –
ALLEGATO F
RELAZIONE FINALE
a cura del soggetto ospitante
Avvalendosi delle disposizioni di cui all’artt. 46 e 47 del d.p.r. n. 445/2000 e successive modifiche e integrazioni
ha concluso regolarmente la propria esperienza di tirocinio approvata con decreto n°_____________ del
___________presso la propria azienda.
Impegno orario del tirocinio (PART TIME- FULL TIME) e sua durata.
Luogo di svolgimento (descrizione sintetica: servizio, utenza, problematiche affrontate, organizzazione del
lavoro, ecc.).
Dettaglio attività svolte o a cui si è potuto partecipare:(riunioni d’equipe, partecipazioni alle attività quotidiane,
utilizzo di strumenti, comprensione di metodologie, ecc.).
Enucleare quanto ha appreso durante la partecipare alle attività svolte (in termini di competenze tecnico
professionali, relazionali e collaborative).
Descrizione:
1) dei processi operativi, delle metodologie e degli strumenti che il tirocinante ha dato modo di conoscere e
approfondire
2) della formazione in materia di igiene e sicurezza nei luoghi di lavoro.
COMPETENZE ACQUISITE (elencare almeno due competenze comprese nel PFI rilasciate da ente
accreditato alla formazione )
___________________________________________
_______________________________________
______________________________________
——— • ———
Bollettino Ufficiale – 43 –
ALLEGATO G
Soggetti beneficiari Cittadini stranieri maggiorenni non appartenenti all’Unione Europea e dipendenti da
organizzazioni situate in altri Stati.
Durata del distacco La durata massima è di 24 mesi proroghe comprese.
Soggetti ospitanti Possono promuovere distacchi gli Enti, imprese, organismi ed organizzazioni presso i
quali si svolgerà l’attività lavorativa a finalità formativa iscritti nel relativo registro
presso le competenti Camere di Commercio, Industria, Agricoltura e Artigianato o
comunque attivi sul territorio regionale.
Predisposizione del I distacchi sono realizzati in base ad un apposito progetto formativo sottoscritto dal
progetto di distacco e soggetto ospitante.
iter amministrativo La documentazione deve essere inviata alla Regione Lombardia - Direzione Istruzione,
Formazione e Lavoro – UO lavoro - Struttura Occupazione e Occupabilità – Palazzo
Lombardia Piazza Città di Lombardia, 1- 20124- Milano
Entro 60 giorni, dalla data di presentazione della richiesta, il competente nucleo di
valutazione verificando i requisiti di ammissibilità e valutando le candidature secondo
i criteri di selezione del presente allegato, formula parere ai fini dell’apposizione del
visto regionale al progetto formativo di distacco.
Il visto regionale viene apposto a seguito di specifico atto amministrativo.
Il soggetto ospitante ha la responsabilità di far pervenire il progetto vistato alla
rappresentanza diplomatica o consolare italiana presso il paese di residenza del
lavoratore che, fatte le opportune verifiche, dispone il rilascio del visto d’ingresso.
Nel caso di variazioni o annullamento rispetto a quanto presentato ovvero di
rinuncia del lavoratore, il soggetto ospitante deve darne immediata comunicazione ai
soggetti interessati (Regione Lombardia tramite il seguente indirizzo -
[email protected] e Questura competente).
STATO DATA DI
NOME COGNOME SESSO NAZIONALITA’ LUOGO
CIVILE NASCITA
PASSAPORTO 1
NR. PASSAPORTO SCADENZA RILASCIATO DA DATA DI RILASCIO
Esplicitare – allegando anche la relativa documentazione – tra le due aziende e la motivazione del trasferimento o
distacco, ponendo in evidenza l’interesse dell’azienda estera alle attività formative presso l’azienda italiana ospitante.
________________________________________________________________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________________________________________________________________
1
Inserire copia della pagina del passaporto in formato PDF in cui il nr. di passaporto, la foto e la data di scadenza
siano leggibili;
– 46 – Bollettino Ufficiale
b) Programma e contenuti:
descrizione dell’attività di formazione pratica e teorica (il progetto di addestramento deve obbligatoriamente contenere
un modulo di competenza di area linguistica e uno sui temi della prevenzione e della sicurezza)
_______________________________________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________________________________
c) Durata dell’addestramento:
Durata del trasferimento o distacco numero mesi __________
data di inizio prevista _____________
data di conclusione prevista _____________
d) Sede dell’addestramento:
L’addestramento è attuato sotto la responsabilità della organizzazione ospitante, nella propria sede operativa di
______________________________________________________________
e) Coordinamento e tutoring:
Il coordinamento dell’addestramento professionale é espletato dall’organizzazione, che se ne assume la piena titolarità e
responsabilità.
Il lavoratore in addestramento sarà affidato al tutor, __________________________________ (indicare il ruolo e/o la qualifica del
medesimo nell’organizzazione) Conoscenza della lingua italiana: Si □ No □
f) Facilitazioni previste:
L’organizzazione, a sue cura e spesa, fornirà al lavoratore:
il vitto, secondo le seguenti modalità di erogazione dei pasti _____________________________________
la sistemazione nell’alloggio ubicato in (indicare l'indirizzo completo) ________________ composto da n. _________ vani e servizi,
della superficie di mq ________________________
a sua esclusiva disposizione.
da condividere con altre n. _____ persone.
Al termine del percorso formativo l’organizzazione ospitante rilascia al lavoratore un documento che attesti il percorso
formativo effettuato ed invia all’ufficio competente della Regione Lombardia comunicazione di fine distacco
Bollettino Ufficiale – 47 –
1
1. Tirocini - Regolamento
D Quando entra in vigore la nuova normativa regionale sui tirocini?
R Dal 9 dicembre 2013
D Come vengono regolamentati i Tirocini e quali sono le sue tipologie?
R I Tirocini vengono regolamentati mediante i nuovi indirizzi regionali (approvati con DGR X/825 del 25 ottobre 2013) ed hanno per oggetto la
disciplina dei tirocini in coerenza con le leggi regionali 22/2006, 19/2007, con le linee-guide definite il 24 gennaio 2013 in sede di Conferenza
Stato-Regioni e con gli indirizzi europei in materia di qualità dei tirocini.
Sono oggetto della regolamentazione le seguenti tipologie ai tirocini:
TIROCINI EXTRACURRICULARI
• Tirocini “formativi e di orientamento”, finalizzati ad agevolare le scelte professionali e l’occupabilità dei giovani nel percorso di transizione
tra scuola e lavoro mediante una formazione a diretto contatto con il mondo del lavoro. I destinatari sono i soggetti che hanno conseguito
un titolo di studio entro e non oltre 12 mesi, inoccupati in cerca di occupazione, disoccupati e occupati con contratto di lavoro o
collaborazione a tempo ridotto;
• Tirocini di “inserimento/reinserimento al lavoro”, finalizzati a percorsi di inserimento/reinserimento nel mondo del lavoro. Sono rivolti a
inoccupati in cerca di occupazione, a disoccupati, a lavoratori sospesi, in mobilità e a occupati con contratto di lavoro o collaborazione a
tempo ridotto;
• Tirocini “formativi e di orientamento o di inserimento/reinserimento” in favore di disabili di cui all’art.1, comma 1, della legge n.68/99,
persone svantaggiate ai sensi della legge 381/91;
• Tirocini “estivi di orientamento” sono promossi durante le vacanze estive a favore di un adolescente o di un giovane, regoolamente iscritto
ad un ciclo di studi presso un’istituzione scolastica o formativa con fini orientativi e di addestramento pratico ma che non sono direttamente
riconducibili al piano di studi e non concorrono al completamento degli obiettivi da questi previsti.
TIROCINI CURRICULARI
• Tirocini “formativi curriculari” quale esperienza formativa ed orientativa di persone iscritte e frequentanti un percorso di istruzione o
formazione di livello secondario, terziario, dottorati, master universitari o realizzati da istituti di alta formazione accreditati da enti
riconosciuti in ambito nazionale o internazionale, e in generale percorsi formativi che rilasciano un titolo o una certificazione con valore
pubblico. Essi sono finalizzati all’acquisizione degli obiettivi di apprendimento specifici del percorso stesso, previsti nei relativi piani di
studio, realizzati nell’ambito della durata complessiva del percorso, anche se svolto al di fuori del periodo del calendario scolastico o
accademico.
2. Soggetti - Tirocini
2
• “Soggetto Ospitante”: datore di lavoro, pubblico o privato, con sede operativa ubicata sul territorio regionale, che favorisce l’esperienza del
tirocinante nell’ambiente di lavoro
•“Tutor didattico organizzativo”: Il soggetto promotore individua un proprio tutor per collaborare alla stesura del progetto formativo, per
l’organizzazione e il monitoraggio del tirocinio e la redazione dell’attestazione finale.
Il tutor deve essere in possesso di uno dei seguenti titoli di studio: diploma di laurea, diploma di istruzione secondaria superiore, diploma
o qualifica di IeFP.
• “Tutor Aziendale”, designato dall’azienda. Il Tutor aziendale deve possedere esperienze e competenze professionali adeguate per
garantire il raggiungimennto degli obiettivi del tirocinio. Ogni Tutor aziendale può accompagnare fino ad un massimo di tre tirocinanti extra-
curriculari contemporaneamente o di cinque tirocinanti curriculari.
D I liberi professionisti possono svolgere il ruolo di soggetto ospitante ?
R Sì, infatti i Nuovi indirizzi stabiliscono che possono svolgere il ruolo di soggetto ospitante qualsiasi soggetto ,persona fisica o giuridica , di natura
pubblica o privata.
D Se il soggetto ospitante è un libero professionista e non possiede dipendenti a tempo indeterminato, può lo stesso prendere
tirocinanti?
R Si, le strutture ospitanti composte da solo titolare nella fattispecie libero professionista o con risorse umane in n° non superiore a 5, possono
attivare un solo tirocinante
D Le Cooperative Sociali di tipo B possono attivare dei tirocini in altre realtà aziendali
3. Disciplina comune
D Quali sono i limiti nell’attivazione dei Tirocini?
R • I tirocinanti non possono sostituire i lavoratori con contratti a termine nei periodi di picco di produzione/attività, né sostituire il personale nei
periodi di malattia, maternità, ferie o infortuni, o per ricoprire ruoli necessari all’organizzazione;
• Il soggetto ospitante può realizzare con il medesimo tirocinante un solo tirocinio rientrante tra le tipologie a) “Tirocini formativi e di
orientamento e b) “tirocini di inserimento/reinserimento al lavoro”.
• Il soggetto ospitante non può realizzare un tirocinio con persone con cui ha avuto precedenti rapporti di lavoro dipendente o altre forme di
collaborazione;
• Nell’ambito di un singolo tirocinio, non è in ogni caso possibile svolgere contemporaneamente il ruolo di soggetto promotore e di soggetto
ospitante.
3
D Quali sono i limiti numerici allo svolgimento del tirocinio ?
R Il soggetto ospitante, deve rispettare i seguenti limiti numerici, applicati all’unità operativa di svolgimento del tirocinio:
Strutture composte dal solo titolare o con risorse umane in numero non superiore a 5: presenza contemporanea di un solo tirocinante;
Strutture con risorse umane in numero compreso tra 6 e 20: presenza contemporanea di non più di due tirocinanti;
Strutture con risorse umane in numero superiore a 20: presenza contemporanea di un numero di tirocinanti in misura non superiore al 10%
delle risorse umane presenti, con arrotondamento all’unità superiore.
R Si, gli apprendisti rientrano nel conteggio delle risorse umane ai sensi della disciplina regionale dei tirocini extracurriculari
D Il master di I° livello e il master di II° livello rilasciato da una Università rientra tra i titoli di studio ai fini del tirocinio
R Il titolo di master di I° o di II° livello, rilasciato da una Università sulla base dei propri ordinamenti rientra a tutti gli effetti di questa normativa tra i
titoli di studio. Il giovane, nell'arco dei primi 12 mesi dal conseguimento di un master, può partecipare ad un tirocinio "formativo e di orientamento"
di durata massima di 6 mesi promosso da un soggetto promotore in un’azienda ospitante.
R I tirocini per l'accesso alle professioni ordinistiche sono esplicitamente esclusi dall'applicazione della regolamentazione regionale in materia di
tirocini attualmente vigente (si veda l'allegato alla DGR 3153/2012); la stessa disposizione è così riportata anche nella proposta in corso di
approvazione da parte della giunta regionale sulla nuova regolamentazione. Tali tirocini sono peraltro esclusi dall'applicazione anche delle linee
guida nazionali del 24 gennaio 2013 e all’interno dei Nuovi indirizzi regionali in materia di tirocini (Dgr X/825 del 25 ottobre 2013)
4. Comunicazioni Obbligatorie
D Chi è il soggetto che dovrà compilare la comunicazione obbligatoria?
R I tirocini, pur non costituendo rapporti di lavoro, sono soggetti alla comunicazione obbligatoria da parte del soggetto ospitante. Lo stesso potrà
delegare il compito di effettuare tale comunicazione in sua vece al soggetto promotore indicandolo nella convenzione.
5. Garanzie Assicurative
D
I soggetti sono tenuti a garantire l’attivazione delle garanzie assicurative?
5
R Il soggetto promotore, o il soggetto ospitante se previsto dalla convenzione, è tenuto a garantire l’attivazione delle seguenti garanzie assicurative:
• Assicurazione del tirocinante contro gli infortuni sul lavoro, presso l’INAIL;
• Assicurazione del tirocinante per la sua responsabilità civile verso i terzi durante lo svolgimento del tirocinio, con idonea compagnia
assicuratrice;
La copertura assicurativa deve comprendere anche eventuali attività svolte dal tirocinante al di fuori della sede ospitante.
R
Al termine del tirocinio il soggetto promotore provvede a:
• Rilasciare una propria attestazione di svolgimento del tirocinio, attestante la tipologia di tirocinio, la sede ed il periodo di svolgimento e
provvede alla registrazione sul libretto formativo del cittadino ove disponibile, se il tirocinante ha partecipato almeno al 70% della durata
prevista dal progetto formativo;
• Rilasciare un attestato di competenze eventualmente acquisite durante il periodo di tirocinio, con riferimento, ove possibile, al Quadro
regionale degli standard professionale o, quando istituito, al Repertorio nazionale di cui all’art. 4 comma 67 della legge n. 92/2012.
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D Annoverati tra i tirocini extracurriculari (art 1 lettera d) in quanto "non direttamente riconducibili al piano di studi e non concorrono al
completamento degli obiettivi previsti", ripresi all'art.4 4.2, appaiono come curriculari: "nel progetto formativo le attività svolte hanno
valore di credito formativo". I tirocini estivi sono quindi extracurriculari o curriculari?
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R Ai tirocini estivi di orientamento si applicano le seguenti disposizioni:
I tirocini estivi di orientamento sono tirocini extracurriculari;
a) devono essere realizzati nell’arco temporale di sospensione estiva delle attività didattiche, per una durata non superiore a tre mesi;
b) l’attivazione è riservata alle istituzioni scolastiche o formative presso le quali risulta iscritto il tirocinante, anche mediante accordo con altri
soggetti promotori.
D “la convenzione di tirocinio ed il progetto formativo individuale assumono le determinazioni in merito all’indennità di
partecipazione”. Significa che anche per i tirocini curriculari e tirocini estivi, può essere contemplata un’indennità e può
essere indicata nei documenti?
R Per i tirocini estivi e di orientamento , i nuovi indirizzi prevedono, che la Convenzione di tirocinio e il Progetto formativo individuale
assumono la determinazione in merito all'indennità di partecipazione ( lettera f; punto 4.2 Tirocini estivi e di orientamento ).
D Un dipendente in mobilità indipendentemente dal fatto che percepisca o meno l’indennità di mobilità, non ha diritto all’indennità di
partecipazione nel caso di tirocinio?
R Nel caso di tirocini in favore di lavoratori sospesi o disoccupati percettori di forme di sostegno al reddito, in quanto fruitori di
ammortizzatori sociali, l’indennità di partecipazione non viene corrisposta (vedi punto 3.8 “Indennità di partecipazione”)
D Tenendo conto degli standard minimi, ciascun Ente promotore può predisporre modelli di Convenzione e progetto formativo
liberamente?
R Sul sito web istituzionale sono pubblicati dei modelli per facilitare l'attività di compilazione della convenzione e del progetto formativo
predisposti sulla base della Dgr 25 ottobre 2013 n°X/825 e degli standard minimi approvati.
9. Sicurezza
D Se si affida l’incombenza all’ente ospitante (e questo non ottempera ai suoi obblighi), come ente promotore, come possiamo
tutelarci? Basta la convenzione che stipuliamo?
R Con il DDUO del 5 novembre 2013, n, 10031 pubblicato sul Burl , Serie Ordinaria, n 45 - 8 novembre 2013, è stata anche approvato
lo
Standard minimo per la stesura e la stipula della convenzione e progetti, ove sono previsti gli elementi minimi che la convenzione
deve garantire e le relative modalità ( Titolo Convenzione ) .
D Computo dei lavoratori presso la stessa unità produttiva. I tempi determinati devono avere la durata di almeno 12 mesi come
i contratti di collaborazione occasionale, oppure possono avere durata inferiore?
R Si conferma che, ai fini del computo delle risorse umane presenti nell'unità operativa di svolgimento del tirocinio, devono essere
considerati solo i contratti di lavoro a tempo determinato e i contratti di collaborazione occasionale di durata pari ad almeno 12 mesi.
D Il periodo 12 mesi si intende dal primo contratto o valgono anche le successive proroghe?
R Gli indirizzi prescrivono che i contratti relativi a rapporti di lavoro a tempo determinato e i contratti di collaborazione occasionale
devono avere una durata pari ad almeno 12 mesi.
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D I lavoratori part-time indipendentemente dall’orario lavorativo si conteggiano come 1 lavoratore?
R Considerato che il contratto di lavoro a tempo parziale è un contratto individuale di lavoro subordinato che si caratterizza per la
previsione di un orario di lavoro inferiore al tempo pieno, cioè un orario inferiore all’orario normale di lavoro fissato dalla legge o
all’eventuale minor orario normale fissato dai contratti collettivi applicati, si comunica che ,ai fini del calcolo delle risorse umane
presenti nell'impresa indicato come requisito dai Nuovi indirizzi regionali in materia di tirocini relativamente al numero massimo
ammissibile di tirocinanti nell'unità operativa , i lavoratori part-time devono essere computati in proporzione all'orario svolto rapportato
al tempo pieno previsto dalla legge o all'eventuale minor orario normale fissato dai contratti collettivi applicati nell'impresa.
D Se un tirocinante ha effettuato un tirocinio curriculare nella medesima società, lo stesso può essere ripreso in azienda con
stage extracurriculare?
R Gli indirizzi regionali stabiliscono che il soggetto ospitante può realizzare con il medesimo tirocinante un solo tirocinio rientrante tra le
tipologie a)”Tirocini formativi e di orientamento “ e b) “ Tirocini di “inserimento/reinserimento al lavoro . Inoltre , al titolo “4. Disciplina
specifica” dei Nuovi indirizzi si stabilisce che per i tirocini curriculari non si applica il vincolo per il soggetto ospitante di poter realizzare
con il medesimo tirocinante un solo tirocinio.
D Qualora il soggetto ospitante per il tirocinio sia una Pubblica amministrazione a quale deliberazione si deve fare riferimento
in materia di tirocini?
R L'atto amministrativo che ha approvato definitivamente gli Indirizzi Regionali in materia di Tirocini è la DGR X/825 del 25/10/2013,
pubblicata sul Burl ( serie ordinaria n. 45) in data 8 novembre scorso ed entrata in vigore dal 9 dicembre 2013.
D Dal 9 di dicembre di potrà continuare ad attivare tirocini utilizzando la “vecchia” modulistica?
R Si, purchè sia la convenzione che il progetto formativo siano adeguati sulla base degli Standard Minimi approvati.
D Quale normativa si applica ai tirocini avviati all’interno di progetti o programmi operativi approvati da Pubbliche
Amministrazioni i cui Avvisi pubblici siano stati emanati antecedentemente all’entrata in vigore della DGR 825 del 2013?
R Ai tirocini avviati nell’ambito di progetti o programmi operativi, che hanno previsto tramite Avvisi pubblici- emanati da Pubbliche
Amministrazioni e da organismi di diritto pubblico di cui all’art. 3, comma 26 del D.Lgs. n. 163/2006- l'identificazione dei soggetti
ospitanti antecedentemente all’entrata in vigore della citata DGR, si applica la normativa vigente al momento della pubblicazione
dell'Avviso stesso, al fine di tutelare le legittime affidamento dei soggetti ospitanti che hanno aderito al progetto al momento della sua
pubblicazione.
D In riferimento alle nuove normative sui tirocini formativi, un Ente di Formazione accreditato in una Regione, può essere
soggetto promotore in altre Regioni diverse?
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R I Nuovi indirizzi approvati da Regione Lombardia e vigenti a decorrere dal 9 dicembre 2013 specificano i soggetti che possono
attivare i tirocini in Lombardia:
• istituzioni scolastiche e accreditati regionali ai servizi di istruzione e formazione professionale e/o ai servizi al lavoro di cui alle ll.rr. 19/2007
e 22/2006;
• autorizzati regionali ai servizi per il lavoro di cui alla l.r. 22/2006, tra i quali rientrano gli autorizzati regionali speciali, così come previsto
nella d.g.r. del 18 aprile 2007 n. 4561;
• autorizzati nazionali ai servizi per il lavoro ai sensi del decreto legislativo 10 settembre 2003 n. 276.
D In relazione alla Dgr 825 del 25/10/2013, si richiede se i corsi per Operatore Socio Sanitario, Ausiliario Socio Assistenziale ed
i corsi di laurea delle Professioni Sanitarie debbano rientrare nelle nuove disposizioni emanate o se fanno parte dei percorsi
abilitanti / regolamentati come indicato nell'ultimo capoverso, pagina 2 dell'allegato A alla delibera.
R Così come riportato nei "Nuovi indirizzi regionali in materia di tirocini" ed in particolare all'art.1 secondo ed ultimo capoverso, non
rientrano tra le materie oggetto dei presenti indirizzi, i periodi di pratica professionale, nonchè i tirocini previsti per l'accesso alle
professioni ordinistiche o riferiti a percorsi abilitanti regolamentati o per il riconoscimento delle qualifiche professionali possedute dai
cittadini degli Stati membri dell'UE. Nello specifico occorre fare riferimento al D.d.u.o n°10031 del 5 novembre 2013.
D Alcune aziende chiedono come deve essere intesa l’indennità mensile prevista per il tirocinante/beneficiario di dote.
L’importo è e da considerare in misura forfettaria o può essere rapportato alla presenza effettiva tendo come base gli orari
del CCNL applicato?
R Come indicato nell'allegato A alla DGR 825 al paragrafo 3.8 “indennità di partecipazione”,l'importo è forfettario: 400 euro mensili
oppure 300 euro qualora si preveda la corresponsione di buoni pasto o l'erogazione del servizio mensa.
Non si fa nessun riferimento all'applicazione di eventuali modalità legate ai contratti collettivi, questo perchè il tirocinio non è un
contratto di lavoro. Eventuali riferimento ai CCNL dello strumento del tirocinio destinato alla conoscenza o all'inserimento nello
specifico settore del mercato del lavoro.
D Da chi deve essere erogato l’indennizzo al tirocinante?
R L’indennità può essere corrisposta dal soggetto ospitante o dal soggetto promotore, in ogni caso deve essere corrisposto nella misura
indicata dal punto 3.8 dei nuovi indirizzi regionali in materia di tirocini.
10. Ambito di applicazione e definizioni
D Cosa si intende per “lavoratori sospesi”?
R E’ un lavoratore in cassa integrazione (ordinaria, straordinaria o in deroga)
D Sono previsti monitoraggi, controlli o eventuali discipline sanzionatorie?
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R Come indicato nel paragrafo 5 dei “Nuovi indirizzi in materia dei tirocini”:
la Regione promuove un monitoraggio sistematico dei tirocini e degli eventuali inserimenti lavorativi post tirocinio, anche attraverso
l’analisi delle comunicazioni obbligatorie.
La Regione si riserva di effettuare controlli sulla base dei dati di monitoraggio ed attraverso le verifiche in loco presso il promotore, al
fine di verificare la corretta gestione del tirocinio, nel rispetto di quanto previsto dai presenti Indirizzi e di quanto stabilito dalle
specifiche convenzioni di tirocinio.
In caso di violazioni la Regione, qualora il promotore sia un soggetto appartenente al sistema regionale degli accreditati e autorizzati,
assume i provvedimenti sanzionatori previsti dalla normativa vigente sull’accreditamento e sull’autorizzazione.
D Come si distingue la proroga di un tirocinio con l’attivazione di un ulteriore tirocinio, la distinzione è stabilita dalle COB?
R SI
D Le associazioni con 0 (zero) dipendenti possono ospitare dei tirocinanti.
R SI, nei limiti stabiliti dai Nuovi indirizzi e purchè sia garantita la presenza del tutor aziendale
D Alcune attività lavorative comportano necessariamente il lavoro notturno. E’ possibile attivare un tirocinio con attività
lavorativa anche di notte?
R La possibilità di svolgimento del tirocinio in orario notturno, vale a dire nella fascia oraria compresa tra le ore 23 e le ore 7 può essere
prevista, nell’ambito di intese sindacali aziendali e ferme restando le tutele già previste dalla normativa vigente ed particolare per i
minori, a condizione che la specifica attività del soggetto ospitante giustifichi tale modalità di svolgimento
11. Indennità di partecipazione
D Qualora una Pubblica Amministrazione finanzi progetti di inserimento lavorativo e relative borse lavoro può erogare il
contributo al tirocinante che effettua il tirocinio presso la medesima P.A?
R Qualora il soggetto ospitante sia una P.A ,non devono derivare nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica ( art. 1, c.336
legge 92/2012)
Inoltre, non possono coincidere la figura del soggetto promotore con il soggetto ospitante (paragrafo 3.8 “indennità di partecipazione”)
D Soggetti Disabili: in che senso la “valutazione delle capacità e abilità residue del tirocinante” influisce sulla definizione
dell’indennità di partecipazione?
R Scelgono, decidono sulla base del tirocinio e del tirocinante. Dipende dalla situazione del tirocinante che non può essere certamente
definita in un atto o decreto, ma dalla sensibilità tra soggetto promotore e soggetto ospitante.
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D Un’Azienda Speciale Consortile che gestisce un percorso di inserimento lavorativo per tirocini a favore di persone con
disabilità e/o svantaggio, possono essere annoverati tra i nuovi indirizzi regionali in materia di tirocini?
R Si, questa categoria è prevista tra quelle escluse dagli indirizzì regionali
13. Aziende multi localizzate
D In caso di tirocini presso aziende che hanno sedi operative in Regioni diverse, l’azienda può utilizzare alternativamente le
normativa della Regione (o della Provincia autonoma) nel cui territorio il tirocinio è realizzato o la normativa della Regione
dove è ubicata la sede legale?
R Si, le imprese multilocalizzate possono decidere se utilizzare la normativa della regione della sede legale oppure della sede operativa
in cui verrà svolto il tirocinio.
D Continua a sussistere l’obbligo di invio della convenzione ed il progetto di tirocinio all’indirizzo di posta elettronica:
[email protected] ?
R NO
D Continua a sussistere l’obbligo di invio alla commissione paritetica e alla direzione provinciale del lavoro della copia di
convenzione e del progetto di tirocinio? (allegato A pagina 37 del Burl)
R NO . Sia la convenzione che il progetto di tirocinio devono essere tenuti agli atti dal soggetto promotore e del soggetto ospitante
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R NO – potete utilizzare come base i modelli di convenzione e piano formativo presenti nel ns sito, adattandoli alle vostre esigenze
D A chi deve essere inviata la proroga?
D E’ corretta l’interpretazione che per i tirocini promossi dalle comunità terapeutiche per i propri utenti, presso altre aziende,
non è previsto un compenso minimo? ( punto 1 lettera C e punto 3.8).
R SI. La decisione sull’erogazione e dell’entità dell’importo dell’indennità sono demandate alla sensibilità delle parti sulla base dei casi
che si presentano
D E’ corretta l’interpretazione che agli enti attuatori di tirocini promossi dalle comunità terapeutiche per i propri utenti, non si
applicano i vincoli numerici parametrati alle risorse umane? (pagina 9 punto 4 lettera b)
R SI
D Il tirocinio attivato per un ospite delle comunità terapeutiche continua anche dopo l’ultimazione o l’abbandono del
programma educativo?
R NO
D La nostra cooperativa svolge l’attività in tre sedi operative una con 6 dipendenti, una con 4 dipendenti, una con 34
dipendenti. Il totale dei tirocini curriculari attivabili dovrebbero essere sette; se il calcolo dei tirocini viene fatto sul totale dei
dipendenti il n. di tirocini dovrebbero essere cinque. E’ corretto che la somma dei tirocini attivabile per ogni singola unità
operativa sia superiore al totale dei tirocini attivabile sul totale dei dipendenti? (paragrafo 3.2)
R Nel caso di tirocini curriculari attivabili presso la Vs cooperativa “non si applicano i vincoli numerici parametrati alle risorse umane
presenti nelle unità operative di svolgimento” del tirocinio (Cfr pag10 punto a) del paragrafo 4 disciplina specifica DGR n° 854 del 25
ottobre 2013).
D Anche per i tirocini curriculari sussiste l’obbligo di comunicazione Cob (comunicazione Obbligatoria)?
(Allegato A pagina 37)
R NO (Ved. Punto 4- Disciplina specifica) occorre tenere agli atti convenzione e piano formativo sottoscritti per eventuali controlli degli
enti preposti.
D Per un dipendente che effettua un tirocinio curriculare, nello stesso ente presso cui è dipendente, finalizzato a mansioni
diverse, sussiste l’obbligo di comunicazione tramite Cob? (Allegato A pagina 37)
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R NO
16 Misure in materia di tutela della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro
Preso atto che ai sensi dell’art. 2 comma 1 lett. a) del D.Lgs. 81/08 “Testo Unico sulla salute e sicurezza sul lavoro”, i tirocinanti, ai
fini ed agli effetti delle disposizioni dello stesso decreto legislativo, devono essere intesi come “lavoratori”, le parti si impegnano a
farsi carico delle misure di tutela e degli obblighi stabiliti dalla normativa come segue:
a) “Formazione dei lavoratori e dei loro rappresentanti” ai sensi dell’art. 37 D.Lgs. 81/08 così come definiti dall’Accordo in
Conferenza Permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province Autonome n 221/CSR del 21.12.2011:
• formazione generale: erogazione a carico di [indicare chi tra soggetto promotore e soggetto ospitante si fa carico di
erogare questo specifico modulo formativo];
• formazione specifica: erogazione a carico di [indicare chi tra soggetto promotore e soggetto ospitante si fa carico di
erogare questo specifico modulo formativo];
b) “Sorveglianza sanitaria” ai sensi dell’art. 41D.Lgs. 81/08 a carico di [indicare chi tra soggetto promotore e soggetto ospitante se
ne fa carico];
c) “Informazione ai lavoratori” ai sensi dell’art. 36 D.Lgs. 81/08 [indicare il soggetto ospitante in quanto le informazioni sono
strettamente connesse: a) alla organizzazione del SPP aziendale compreso l'affidamento dei compiti speciali (primo soccorso e
antincendio) a lavoratori interni all'azienda; b) al rischio intrinseco aziendale].
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R Nel caso pervengano richieste da soggetti residenti in paesi Extra-UE per l'ingresso in Italia per un breve periodo (entro i 90 giorni)
per lo svolgimento di un'esperienza prevalentemente di studio e conoscenza del nostro paese, occorre segnalare che il “Regolamento
(CE) n° 539/2001 del Consiglio del 15 Marzo 2001 e ss.mm.ii (GUCE 21 Marzo 2001), prevede che, per i cittadini di alcuni Paesi,
catalogati nell’elenco e consultabile nell'allegato II del Regolamento citato, non sia richiesto un visto particolare, per soggiorni fino
a 90 giorni, anche per motivi di studio o di formazione linguistica prevista all'interno di uno specifico progetto.
Pertanto, nel caso di studenti o ex studenti, extra UE che vogliono entrare in Lombardia per un breve periodo (fino a 90 giorni) al fine
di svolgere un'esperienza di studio affiancata da una qualsiasi esperienza di tipo “formativo” all'interno di un'azienda, essa non rientra
in alcun modo nella fattispecie del tirocinio né curriculare né extracurriculare.
Nel caso di esperienza ascrivibile al “tirocinio formativo e di orientamento”, la fattispecie verrà sottoposta alla disciplina degli ingressi
sottoposti al rispetto del contingente numerico annualmente stabilito con Decreto del MLPS previsto dall'art.44-bis, comma 6 del
DPR 334/2004 e regolato dal d.d.u.o 682 del 3 febbraio 2015.
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Guide operative per le imprese associate