PSICOLOGIA DEI GRUPPI E DI COMUNITÁ 41-107
PSICOLOGIA DEI GRUPPI E DI COMUNITÁ 41-107
PSICOLOGIA
Docente: Massullo Chiara
Lezione 002
01. Secondo Allport, il "problema dei problemi" della psicologia sociale riguarda
L'identità sociale
Il pregiudizio
alla definizione di sé sulla base delle categorie e i gruppi a cui si ritiene di appartenere
posto lungo un continuum che va dal comportamento prevalentemente irrazionale ed emotivo a quello cognitivo
posto lungo un continuum che va dal comportamento interpersonale al comportamento in situazioni di gruppo
Tajfel e Turner
Sherif e Sherif
Le Bon e McDougall
Allport
Tajfel e Turner
Sherif e Sherif
Bowlby
Asch
09. Descrivere le caratteristiche del comportamento interpersonale e di quello in situazioni di gruppo secondo Tajfel e i tre criteri che secondo questo autore
aiutano a chiarire la distinzione tra comportamento interpersonale e comportamento in situazioni di gruppo.
© 2016 - 2024 Università Telematica eCampus - Data Stampa 29/02/2024 13:13:25 - 41/107
Set Domande: PSICOLOGIA DEI GRUPPI E DI COMUNITA'
PSICOLOGIA
Docente: Massullo Chiara
Lezione 003
01. La condizione in cui, in un compito di gruppo, viene premiato solo il membro del gruppo che ha dato il contributo maggiore al risultato finale sarà definita
02. In termini di interdipendenza, quando il successo di una persona all'interno di un gruppo è legato all'insuccesso degli altri membri del gruppo si parla di
interdipendenza ciclica
per cui i membri di gruppi diversi vengono visti come maggiormente dissimili di quanto in realtà lo siano
per cui i membri del medesimo gruppo vengono visti come maggiormente simili di quanto in realtà lo siano
L'interdipendenza del destino da sola è sufficiente per spiegare il processo psicologico-sociale di formazione del gruppo
L'interdipendenza da sola non è sufficiente a spiegare il processo psicologico-sociale di formazione del gruppo
05. Dall'esperimento di Rosenbaum e colleghi (1980) è emerso che la coordinazione era maggiore nelle situazioni in cui il compito di gruppo era caratterizzato da
06. La condizione che può essere sintetizzata nell'espressione "sentirsi sulla stessa barca" è definita di
interdipendenza neutra
interdipendenza pluralistica
07. Dall'esperimento di Rosenbaum e colleghi (1980) è emerso che l'attrazione interpersonale nei confronti degli altri membri del gruppo era maggiore nelle
situazioni in cui il compito di gruppo era caratterizzato da
© 2016 - 2024 Università Telematica eCampus - Data Stampa 29/02/2024 13:13:25 - 42/107
Set Domande: PSICOLOGIA DEI GRUPPI E DI COMUNITA'
PSICOLOGIA
Docente: Massullo Chiara
08. Dall'esperimento di Rosenbaum e colleghi (1980) è emerso che la produttività era minore nelle situazioni in cui il compito di gruppo era caratterizzato da
interdipendenza ciclica
09. La condizione in cui, in un compito di gruppo, l'intero gruppo viene premiato per il risultato finale indipendentemente dal contributo del singolo sarà definita
10. Definire il concetto di interdipendenza del compito e riportare un esempio di interdipendenza del compito positiva ed uno di interdipendenza del compito
negativa.
© 2016 - 2024 Università Telematica eCampus - Data Stampa 29/02/2024 13:13:25 - 43/107
Set Domande: PSICOLOGIA DEI GRUPPI E DI COMUNITA'
PSICOLOGIA
Docente: Massullo Chiara
Lezione 004
01. Il paradigma del "gruppo minimo" venne ideato da
Asch
Allport
Sherif e Sherif
Tajfel e colleghi
© 2016 - 2024 Università Telematica eCampus - Data Stampa 29/02/2024 13:13:25 - 44/107
Set Domande: PSICOLOGIA DEI GRUPPI E DI COMUNITA'
PSICOLOGIA
Docente: Massullo Chiara
Lezione 006
01. Nel modello di socializzazione di Moreland e Levine vengono descritte
02. L'ultima fase del modello di socializzazione di Moreland e Levine è quella del
socializzazione
ricognizione
ricordo
mantenimento
03. Nel modello di socializzazione di Moreland e Levine, entrata, accettazione, divergenza, uscita sono
processi cognitivi
transizioni di ruolo
fasi
04. L'ultima fase del modello di socializzazione di Moreland e Levine è quella del
ricognizione
socializzazione
mantenimento
© 2016 - 2024 Università Telematica eCampus - Data Stampa 29/02/2024 13:13:25 - 45/107
Set Domande: PSICOLOGIA DEI GRUPPI E DI COMUNITA'
PSICOLOGIA
Docente: Massullo Chiara
Lezione 007
01. Indicare l'affermazione corretta.
A volte, la diversità tra i membri del gruppo e la coesione possono rafforzarsi reciprocamente.
A volte, l'eterogeneità può promuovere l'interdipendenza tra i membri del gruppo e la loro complementarità.
Non è sempre necessario che i membri del gruppo siano tutti uguali affinchè vi sia un'identità di gruppo considerabile soddisfacente.
La coesione si riferisce all'attrazione dei membri nei confronti dell'immagine prototipica del gruppo condivisa
La coesione si riferisce all'attrazione dei membri nei confronti dell'idea del gruppo
© 2016 - 2024 Università Telematica eCampus - Data Stampa 29/02/2024 13:13:25 - 46/107
Set Domande: PSICOLOGIA DEI GRUPPI E DI COMUNITA'
PSICOLOGIA
Docente: Massullo Chiara
Lezione 008
01. Gli assunti della teoria dell'identità sociale di Tajfel e Turner includono che
le persone di solito valutano la propria appartenenza al gruppo e la relativa identità sociale in modo comparativo
la propria autostima
© 2016 - 2024 Università Telematica eCampus - Data Stampa 29/02/2024 13:13:25 - 47/107
Set Domande: PSICOLOGIA DEI GRUPPI E DI COMUNITA'
PSICOLOGIA
Docente: Massullo Chiara
Lezione 009
01. Le norme che riguardano affermazioni coniugate al condizionale legate alla percezione di cosa le persone nel gruppo dovrebbero o non dovrebbero fare sono
chiamate
prescrittive
descrittive
euristiche
coercitive
indicano come come i membri del gruppo si dovrebbero comportare in modo più o meno dettagliato
indicano l'intervallo dei comportamenti accettabili o meno per i membri del gruppo
implicano affermazioni coniugate al condizionale che descrivono come il comportamento delle persone nel gruppo dovrebbe essere
implicano affermazioni coniugate al presente che descrivono come il comportamento delle persone nel gruppo effettivamente è
04. Le norme che riguardano affermazioni coniugate al presente legate alla percezione del comportamento del gruppo sono chiamate
descrittive
coercitive
euristiche
prescrittive
05. Le norme che riguardano affermazioni coniugate al condizionale legate alla percezione di cosa le persone nel gruppo dovrebbero o non dovrebbero fare sono
chiamate
socio-cognitive
prescrittive
descrittive
07. Definire il concetto di norma descrittiva e quello di norma prescrittiva spiegandone la differenza.
© 2016 - 2024 Università Telematica eCampus - Data Stampa 29/02/2024 13:13:25 - 48/107
Set Domande: PSICOLOGIA DEI GRUPPI E DI COMUNITA'
PSICOLOGIA
Docente: Massullo Chiara
Lezione 010
01. Indicare l'affermazione corretta riguardo le norme.
Dal punto di vista sociale, esse aiutano ad attivare una leadership trasformazionale piuttosto che una leadership transazionale
Dal punto di vista individuale, esse aiutano le persone a sviluppare empatia e promuovono l'emergere del carisma
Dal punto di vista sociale, esse aiutano a regolare il comportamento di chi fa parte del gruppo
Dal punto di vista sociale, esse rendono più facile che gli obiettivi del gruppo vengano raggiunti
05. La teoria secondo cui gli atteggiamenti che le persone hanno rispetto ad un determinato argomento e la relativa "norma soggettiva" consentono generalmente
di predire l'intenzione comportamentale e l'effettivo comportamento è chiamata
© 2016 - 2024 Università Telematica eCampus - Data Stampa 29/02/2024 13:13:25 - 49/107
Set Domande: PSICOLOGIA DEI GRUPPI E DI COMUNITA'
PSICOLOGIA
Docente: Massullo Chiara
Lezione 011
01. Nell'ambito delle norme sociali, cos'è la cosidetta "latitudine di accettazione"?
L'intervallo temporale per decidere se un membro può far parte o meno del gruppo
L'insieme dei comportamenti che definiscono il leader secondo l'opinione dei membri centrali del gruppo
Le norme possono cambiare nel tempo, alcune tendono a rimanere più stabili e altre sono invece più labili
© 2016 - 2024 Università Telematica eCampus - Data Stampa 29/02/2024 13:13:25 - 50/107
Set Domande: PSICOLOGIA DEI GRUPPI E DI COMUNITA'
PSICOLOGIA
Docente: Massullo Chiara
Lezione 013
01. Il tipo di influenza legata alla tendenza delle persone a conformarsi per essere accettate dal gruppo e per evitare la disapprovazione a livello sociale è
chiamata
informativa
normativa
informativa referente
02. Il tipo di influenza per cui le persone tendono a conformarsi agli altri perché ritengono che siano fonte di informazioni affidabili e possano fornire “prove
della realtà” è chiamata
normativa
autocinetica
informativa
legittima
© 2016 - 2024 Università Telematica eCampus - Data Stampa 29/02/2024 13:13:25 - 51/107
Set Domande: PSICOLOGIA DEI GRUPPI E DI COMUNITA'
PSICOLOGIA
Docente: Massullo Chiara
Lezione 014
01. Quell’effetto per cui si verificherebbe una sensibilità diversa alle critiche a seconda che esse provengano dall’ingroup o dall’outgroup è chiamato
effetto Köhler
si verifica una sensibilità diversa alle critiche a seconda che esse provengano dall’ingroup o dall’outgroup
un membro del gruppo riduce il suo impegno in un compito di gruppo in quanto è convinto che il suo contributo sarebbe inutile
i membri dell'ingroup sono più indulgenti se a violare le norme è un membro dell'ingroup piuttosto che uno dell'outgroup
un membro del gruppo riduce il suo impegno in un compito di gruppo in quanto è convinto che il suo contributo sarebbe inutile
le persone dell’ingroup che violano le norme importanti per il gruppo vengono viste dal gruppo stesso in modo più negativo rispetto ai membri dell’outgroup che assumono
comportamenti simili
si verifica una sensibilità diversa alle critiche a seconda che esse provengano dall’ingroup o dall’outgroup
i membri dell'ingroup sono più indulgenti se a violare le norme è un membro dell'ingroup piuttosto che uno dell'outgroup
04. Descrivere il fenomeno della polarizzazione di gruppo e la relativa spiegazione secondo l'approccio dell'identità sociale.
05. Descrivere il fenomeno della polarizzazione di gruppo e la relativa spiegazione secondo la teoria delle argomentazioni persuasive.
06. Descrivere le tre principali spiegazioni del fenomeno della polarizzazione di gruppo.
08. Cosa si intende per devianza e come si comporta l'ingroup rispetto ai membri che trasgrediscono le norme del gruppo?
© 2016 - 2024 Università Telematica eCampus - Data Stampa 29/02/2024 13:13:25 - 52/107
Set Domande: PSICOLOGIA DEI GRUPPI E DI COMUNITA'
PSICOLOGIA
Docente: Massullo Chiara
Lezione 015
01. Secondo la spiegazione della polarizzazione di gruppo proposta dalla teoria del confronto sociale
questo fenomeno avviene principalmente per via delle nuove informazioni a cui i membri del gruppo sono esposti durante la discussione di gruppo
questo fenomeno avviene poichè i membri del gruppo si conformano sempre più alle norme proprie dell'ingroup differenziandosi dall'outgroup e dalle sue norme
questo fenomeno si verifica per via della competizione che avviene tra i membri del gruppo finalizzata a raggiungere la posizione più socialmente desiderabile
02. Quegli spazi chiusi, specialmente sui social media, in cui voci e opinioni concordi tra di loro risuonano continuativamente vengono chiamati
echo-chamber
euristiche
cohousing
03. Il fenomeno per cui la decisione raggiunta dal gruppo o l'opinione finale del gruppo è più estrema della media delle posizioni e delle opinioni di partenza dei
singoli individui nella medesima direzione è chiamato
polarizzazione di gruppo
effetto Köhler
04. Il fenomeno per cui la decisione raggiunta dal gruppo o l'opinione finale del gruppo è più estrema della media delle posizioni e delle opinioni di partenza dei
singoli individui nella medesima direzione è chiamato
effetto Köhler
effetto autocinetico
05. Secondo la spiegazione della polarizzazione di gruppo proposta dalla teoria degli argomenti persuasivi
questo fenomeno avviene principalmente per via delle nuove informazioni a cui i membri del gruppo sono esposti durante la discussione di gruppo
questo fenomeno si verifica per via della competizione che avviene tra i membri del gruppo finalizzata a raggiungere la posizione più socialmente desiderabile
questo fenomeno avviene poichè i membri del gruppo si conformano sempre più alle norme proprie dell'ingroup differenziandosi dall'outgroup e dalle sue norme
06. Secondo la spiegazione della polarizzazione di gruppo proposta dall'approccio dell'identità sociale
questo fenomeno avviene principalmente per via delle nuove informazioni a cui i membri del gruppo sono esposti durante la discussione di gruppo
questo fenomeno si verifica per via della competizione che avviene tra i membri del gruppo finalizzata a raggiungere la posizione più socialmente desiderabile
questo fenomeno avviene poichè i membri del gruppo si conformano sempre più alle norme proprie dell'ingroup differenziandosi dall'outgroup e dalle sue norme
© 2016 - 2024 Università Telematica eCampus - Data Stampa 29/02/2024 13:13:25 - 53/107
Set Domande: PSICOLOGIA DEI GRUPPI E DI COMUNITA'
PSICOLOGIA
Docente: Massullo Chiara
Lezione 016
01. Indicare l'affermazione corretta riguardo le norme.
Dal punto di vista individuale, esse aiutano le persone a regolare le proprie emozioni utilizzando specifiche strategie cognitive
Dal punto di vista individuale, esse aiutano le persone ad utilizzare le euristiche cognitive e a mostrare empatia nei confronti dei membri dell'ingroup
Dal punto di vista individuale, esse aiutano le persone a prevedere l'ambiente in particolare nelle situazioni caratterizzate da novità ed ambiguità
© 2016 - 2024 Università Telematica eCampus - Data Stampa 29/02/2024 13:13:25 - 54/107
Set Domande: PSICOLOGIA DEI GRUPPI E DI COMUNITA'
PSICOLOGIA
Docente: Massullo Chiara
Lezione 017
01. Uno dei primi studiosi che si occupò di influenza della minoranza fu
Skinner
Turner
Moscovici
Hogg
© 2016 - 2024 Università Telematica eCampus - Data Stampa 29/02/2024 13:13:25 - 55/107
Set Domande: PSICOLOGIA DEI GRUPPI E DI COMUNITA'
PSICOLOGIA
Docente: Massullo Chiara
Lezione 018
01. Vi è maggior probabilità che la maggioranza venga influenzata dalla minoranza quando quest'ultima si mostra
incoerente
coerente
02. Nel contesto dei tentativi di spiegazione dei processi di influenza, autori che sostennero la spiegazione del "singolo processo" furono
Moscovici
Mackie
Latané e Wolf
03. Descrivere a cosa si riferiscono e cosa suggeriscono le ipotesi del "singolo processo" e del "doppio processo".
© 2016 - 2024 Università Telematica eCampus - Data Stampa 29/02/2024 13:13:25 - 56/107
Set Domande: PSICOLOGIA DEI GRUPPI E DI COMUNITA'
PSICOLOGIA
Docente: Massullo Chiara
Lezione 019
01. Il potere legittimo si riferisce
02. L'aspettativa propria di chi è influenzato da un'altra persona che verrà punito se non accetterà questa influenza si riferisce
al potere coercitivo
al potere di riferimento
al potere legittimo
03. La percezione propria di chi è influenzato da un'altra persona che tale persona sia in grado di fornire delle ricompense si riferisce
al potere di riferimento
al potere coercitivo
al potere di ricompensa
al potere legittimo
04. French e Raven (1959) identificarono le seguenti forme del potere sociale
potere di ricompensa, potere della maggioranza, potere della minoranza, potere dinamico, e potere legittimo
potere di ricompensa, potere coercitivo, potere di riferimento, potere della competenza, e potere legittimo
potere euristico, potere coercitivo, potere di riferimento, potere dinamico, e potere legittimo
potere legittimo, potere illegittimo, potere della minoranza, potere della maggioranza, e potere statico
© 2016 - 2024 Università Telematica eCampus - Data Stampa 29/02/2024 13:13:25 - 57/107
Set Domande: PSICOLOGIA DEI GRUPPI E DI COMUNITA'
PSICOLOGIA
Docente: Massullo Chiara
Lezione 020
01. Secondo il modello di Fiedler, i tre elementi che sarebbero in grado di determinare la "favorevolezza" della situazione per il leader sono
02. Nel classico esperimento di Lippitt e White, gli stili adottati dal leader del gruppo erano
autocratico, carismatico
della contingenza
transazionale
del carisma
il Big Five
French e Raven
Fiedler
Hollander
Lippitt e White
06. Nel modello di Fiedler, i tre elementi che sarebbero in grado di determinare la "favorevolezza" della situazione per il leader
© 2016 - 2024 Università Telematica eCampus - Data Stampa 29/02/2024 13:13:25 - 58/107
Set Domande: PSICOLOGIA DEI GRUPPI E DI COMUNITA'
PSICOLOGIA
Docente: Massullo Chiara
Lezione 021
01. La prospettiva della prototipicità del leader è attribuibile a
Asch
Lippitt e White
Hogg
Fiedler
© 2016 - 2024 Università Telematica eCampus - Data Stampa 29/02/2024 13:13:25 - 59/107
Set Domande: PSICOLOGIA DEI GRUPPI E DI COMUNITA'
PSICOLOGIA
Docente: Massullo Chiara
Lezione 022
01. Quale autore sosteneva che il conformismo del leader fosse necessario all'inizio per permettere che poi la sua posizione divergente successiva venisse presa sul
serio dal gruppo?
Moscovici
Hollander
Zimbardo
la personalità
il carisma
03. Nell'ambito della leadership, la spiegazione che prende in considerazione il credito idiosincratico è quella di
Hollander
Latané e Wolf
French e Raven
Moscovici
tanto più il gruppo acquisisce credito agli occhi del leader, tanto più il leader adotterà uno stile di leadership autocratico
il gruppo sarà tanto più disposto ad accettare comportamenti del leader che si discostano dalle norme del gruppo quanto più credito è stato accumulato dal leader stesso
al crescere del credito accumulato dal leader il gruppo sarà meno disposto ad accettare i comportamenti del leader che si discostano dalle norme del gruppo
05. Secondo la prospettiva di Hogg sulla leadership, è più probabile che il leader sia
un membro dell'outgroup
06. Secondo la prospettiva di Hogg sulla leadership, un aspetto chiave del leader
© 2016 - 2024 Università Telematica eCampus - Data Stampa 29/02/2024 13:13:25 - 60/107
Set Domande: PSICOLOGIA DEI GRUPPI E DI COMUNITA'
PSICOLOGIA
Docente: Massullo Chiara
può innovare e rimanere leader pur mostrandosi incoerente con gli obiettivi fondamentali del gruppo e violando le norme centrali dello stesso
determina la staticità del gruppo perché qualsiasi innovazione da lui proposta violerebbe le norme del gruppo
può innovare e rimanere leader purchè rimanga coerente con le caratteristiche che definisicono il gruppo e con gli obiettivi cardinali dello stesso
© 2016 - 2024 Università Telematica eCampus - Data Stampa 29/02/2024 13:13:25 - 61/107
Set Domande: PSICOLOGIA DEI GRUPPI E DI COMUNITA'
PSICOLOGIA
Docente: Massullo Chiara
Lezione 023
01. Con il termine "implementatori di identità" si fa riferimento a quei leader
03. Descrivere la spiegazione della leadership secondo il concetto di prototipicità del leader.
© 2016 - 2024 Università Telematica eCampus - Data Stampa 29/02/2024 13:13:25 - 62/107
Set Domande: PSICOLOGIA DEI GRUPPI E DI COMUNITA'
PSICOLOGIA
Docente: Massullo Chiara
Lezione 024
01. Secondo Hollander
per essere seguito dal gruppo, il leader deve mostrarsi anticonformista sempre e, soprattutto, sin dagli inizi
il comportamento delle folle è profondamente irrazionale e sostanzialmente diverso da quello delle persone prese singolarmente
02. I leader capaci di plasmare in modo attivo, tramite narrazioni, identità sociali che li pongono in relazione con il proprio pubblico sono chiamati
implementatori dell'identità
permissivi
imprenditori dell'identità
deindividuati
© 2016 - 2024 Università Telematica eCampus - Data Stampa 29/02/2024 13:13:25 - 63/107
Set Domande: PSICOLOGIA DEI GRUPPI E DI COMUNITA'
PSICOLOGIA
Docente: Massullo Chiara
Lezione 025
01. La presenza sociale sembrerebbe
rispetto a quando le persone tiravano la fune da sole, quando la tiravano in gruppo esercitavano, singolarmente, la loro forza maggiore possibile
la forza esercitata non aumentava in alcun modo all'aumentare del numero di persone che tiravano la fune
la forza esercitata aumentava in modo proporzionale al numero di persone che tiravano la fune
la forza esercitata non aumentava in modo proporzionale all'aumentare del numero di persone che tiravano la fune
© 2016 - 2024 Università Telematica eCampus - Data Stampa 29/02/2024 13:13:25 - 64/107
Set Domande: PSICOLOGIA DEI GRUPPI E DI COMUNITA'
PSICOLOGIA
Docente: Massullo Chiara
Lezione 026
01. La teoria della produttività di gruppo è attribuibile a
Hogg
Fiedler
Asch
Steiner
polarizzazione di gruppo
inerzia sociale
brainstorming
laboriosità sociale
03. In letteratura sono stati identificati due effetti opposti, uno è il social labouring l'altro è
il social loafing
la laboriosità sociale
il groupthink
il brainstorming
04. Secondo Steiner, un fattore che può contribuire a peggiorare la prestazione di un gruppo è legato
ai livelli di arousal
alla motivazione
ai tratti di personalità
laboriosità sociale
polarizzazione di gruppo
inerzia sociale
brainstorming
06. La conclusione secondo cui i gruppi possono provare ad avvicinarsi alla produttività potenziale senza mai superarla è propria
la produttività potenziale è uguale alla produttività effettiva meno le perdite dovute ai processi difettosi
la produttività effettiva è uguale alla produttività potenziale meno le perdite dovute ai processi difettosi
© 2016 - 2024 Università Telematica eCampus - Data Stampa 29/02/2024 13:13:25 - 65/107
Set Domande: PSICOLOGIA DEI GRUPPI E DI COMUNITA'
PSICOLOGIA
Docente: Massullo Chiara
frazionabili in sottocompiti
09. I compiti in cui i contributi vengono sommati l'un l'altro sono chiamati
di ottimizzazione
congiuntivi
additivi
10. I compiti in cui è necessario scegliere tra contributi diversi, o l'uno o l'altro, sono chiamati
divisibili
congiuntivi
disgiuntivi
discrezionali
11. Indicare il completamento corretto della seguente frase. Nell'ambito della teoria della produttività di gruppo di Steiner, nei compiti ______________, la
produttività potenziale del gruppo è uguale alla somma dei contributi individuali massimi.
additivi
disgiuntivi
l'identità sociale
13. Secondo la teoria della produttività di gruppo di Steiner, i cosiddetti "processi difettosi" sono dovuti principalmente
al social labouring
ad un problema di coordinazione
16. Descrivere il fenomeno del social loafing e quello del social labouring.
© 2016 - 2024 Università Telematica eCampus - Data Stampa 29/02/2024 13:13:25 - 66/107
Set Domande: PSICOLOGIA DEI GRUPPI E DI COMUNITA'
PSICOLOGIA
Docente: Massullo Chiara
Lezione 027
01. L'efficacia delle decisioni di gruppo è promossa
dal fatto che nel gruppo tutti la pensino uguale e tengano per sé le critiche
dal fatto che nel gruppo sia incoraggiato il pensiero critico e dalla presenza di "più voci" purchè almeno una di esse sostenga l'opzione "corretta"
© 2016 - 2024 Università Telematica eCampus - Data Stampa 29/02/2024 13:13:25 - 67/107
Set Domande: PSICOLOGIA DEI GRUPPI E DI COMUNITA'
PSICOLOGIA
Docente: Massullo Chiara
Lezione 028
01. Secondo Le Bon, il comportamento dei singoli individui ed il comportamento delle folle sono
02. Descrivere il BBC Prison Study e indicarne le principali differenze rispetto all'esperimento carcerario di Stanford.
© 2016 - 2024 Università Telematica eCampus - Data Stampa 29/02/2024 13:13:25 - 68/107
Set Domande: PSICOLOGIA DEI GRUPPI E DI COMUNITA'
PSICOLOGIA
Docente: Massullo Chiara
Lezione 029
01. Il controverso esperimento della prigione di Stanford venne realizzato da
Moscovici
Zimbardo
Sherif e Sherif
Asch
Reicher
Zimbardo
Asch
Moscovici
© 2016 - 2024 Università Telematica eCampus - Data Stampa 29/02/2024 13:13:25 - 69/107
Set Domande: PSICOLOGIA DEI GRUPPI E DI COMUNITA'
PSICOLOGIA
Docente: Massullo Chiara
Lezione 031
01. Dalla ricerca riguardante l'effetto dello spettatore emerge che
il fatto di conoscere gli altri spettatori può far si che le persone siano meno propense a fornire il loro aiuto
il fatto di conoscere gli altri spettatori può far si che le persone siano più propense a fornire il loro aiuto
in modo uguale chi fa parte dell'ingroup e chi fa parte dell'outgroup, indipendentemente dall'identità sociale
persone considerate parte del proprio gruppo con cui si condivide un'identità sociale
04. Descrivere cosa emerge dalla letteratura sui comportamenti prosociali rivolti all'outgroup.
05. Descrivere cosa emerge dalla letteratura sui comportamenti prosociali rivolti all'ingroup.
© 2016 - 2024 Università Telematica eCampus - Data Stampa 29/02/2024 13:13:25 - 70/107
Set Domande: PSICOLOGIA DEI GRUPPI E DI COMUNITA'
PSICOLOGIA
Docente: Massullo Chiara
Lezione 032
01. Il fare esperienza di un destino comune
può far si che le persone aiutino le persone che conoscono ma non quelle che non conoscono
© 2016 - 2024 Università Telematica eCampus - Data Stampa 29/02/2024 13:13:25 - 71/107
Set Domande: PSICOLOGIA DEI GRUPPI E DI COMUNITA'
PSICOLOGIA
Docente: Massullo Chiara
Lezione 033
01. La presenza di un obiettivo sovraordinato promuove
l'ostilità
la cooperazione
il conflitto
02. Dai classici esperimenti dei campi estivi di Sherif e colleghi emerse che tra i gruppi
l'interdipendenza positiva portava a conflitto ed ostilità tra gruppi, l'interdipendenza negativa portava alla cooperazione e alla solidarietà tra gruppi
sia l'interdipendenza negativa che quella positiva portavano alla cooperazione e alla solidarietà tra gruppi
l'interdipendenza negativa portava a conflitto ed ostilità tra gruppi, l'interdipendenza positiva portava alla cooperazione e alla solidarietà tra gruppi
sia l'interdipendenza positiva che quella negativa portavano a conflitto e ostilità tra gruppi
03. I classici esperimenti dei campi estivi alla Robbers' Cave sono attribuibili a
Moscovici e colleghi
Sherif e colleghi
Milgram e colleghi
Asch e colleghi
04. Negli esperimenti dei campi estivi di Sherif e colleghi, gli obiettivi sovraordinati
05. Negli esperimenti dei campi estivi di Sherif e colleghi, gli obiettivi sovraordinati erano
obiettivi che potevano essere raggiunti solo nel caso in cui il leader del gruppo avesse adottato uno stile autocratico
obiettivi comuni ad entrambi i gruppi ma che i gruppi stessi non potevano raggiungere indipendentemente
obiettivi diversi tra i gruppi che potevano essere raggiunti indipendentemente dai gruppi
06. Negli esperimenti dei campi estivi di Sherif e colleghi, nella fase della riduzione del conflitto
vennero create le condizioni affinchè si creasse una situazione di interdipendenza negativa tra i gruppi
venne chiesto ai partecipanti di svolgere un compito in cui dovevano dire quale delle linee presentate fosse della stessa lunghezza di quella disegnata dalla sperimentatore
i leader dei due gruppi assunsero uno stile democratico e permissivo, rispettivamente
07. Negli esperimenti dei campi estivi di Sherif e colleghi, in riferimento al rapporto tra i gruppi, nella fase del conflitto intergruppi si passava da una relazione
di
nessuna delle opzioni fornite perché non vi era alcuna fase di conflitto intergruppi
© 2016 - 2024 Università Telematica eCampus - Data Stampa 29/02/2024 13:13:25 - 72/107
Set Domande: PSICOLOGIA DEI GRUPPI E DI COMUNITA'
PSICOLOGIA
Docente: Massullo Chiara
08. Preso complessivamente, il disegno sperimentale degli studi dei campi estivi di Sherif e colleghi era costitutito dalle seguenti fasi
cross-sectional
longitudinali
meta-analitici
10. Descrivere gli studi di Sherif e colleghi dei campi estivi alla Robbers' Cave.
© 2016 - 2024 Università Telematica eCampus - Data Stampa 29/02/2024 13:13:25 - 73/107
Set Domande: PSICOLOGIA DEI GRUPPI E DI COMUNITA'
PSICOLOGIA
Docente: Massullo Chiara
Lezione 034
01. Secondo il modello del contenuto degli stereotipi di Fiske e colleghi, essi variano sulla base delle dimensioni di
competenza e calore
rabbia e disprezzo
© 2016 - 2024 Università Telematica eCampus - Data Stampa 29/02/2024 13:13:25 - 74/107
Set Domande: PSICOLOGIA DEI GRUPPI E DI COMUNITA'
PSICOLOGIA
Docente: Massullo Chiara
Lezione 036
01. La situazione in cui si ritiene che il gruppo al quale si sente di appartenere sia discriminato, svantaggiato in modo sistematico e viva in condizioni peggiori
rispetto ad un altro gruppo è chiamata
02. La situazione in cui si ritiene che il gruppo al quale si sente di appartenere sia discriminato, svantaggiato in modo sistematico e viva in condizioni peggiori
rispetto ad un altro gruppo è chiamata
deprivazione assoluta
deprivazione individuale
deprivazione egoistica
sia la rabbia che il disprezzo originino dalla percezione di ingiustizia e che provochino le stesse risposte
sia la rabbia che il disprezzo originino dalla percezione di ingiustizia ma che provochino risposte diverse
04. Il tipo di deprivazione relativa che è più probabile che porti alla protesta collettiva è
un compromesso
06. Descrivere cosa si intende per deprivazione relativa fraterna e deprivazione relativa individuale considerandone anche gli esiti.
07. Descrivere le differenze tra rabbia e disprezzo nelle condizioni di ingiustizia sociale in relazione all'azione collettiva.
08. Descrivere e contestualizzare le strategie di mobilità individuale, creatività sociale e competizione sociale.
© 2016 - 2024 Università Telematica eCampus - Data Stampa 29/02/2024 13:13:25 - 75/107
Set Domande: PSICOLOGIA DEI GRUPPI E DI COMUNITA'
PSICOLOGIA
Docente: Massullo Chiara
Lezione 037
01. Quando il gruppo privilegiato riconosce la disuguaglianza e reputa lo status quo illeggittimo può provare
compassione
indignazione
senso di colpa
02. Quando il gruppo privilegiato riconosce la disuguaglianza ma reputa lo status quo leggittimo
prova compassione
il gruppo delle persone privilegiate prova senso di colpa rispetto al privilegio che ritiene di avere
© 2016 - 2024 Università Telematica eCampus - Data Stampa 29/02/2024 13:13:25 - 76/107
Set Domande: PSICOLOGIA DEI GRUPPI E DI COMUNITA'
PSICOLOGIA
Docente: Massullo Chiara
Lezione 038
01. Nella prospettiva di Berry, la preferenza di acculturazione che prevede basso desiderio di mantenimento della propria cultura e alto desiderio di contatto
intergruppi è definita
integrazione
separazione
marginalizzazione
assimilazione
02. Nella prospettiva di Berry, la preferenza di acculturazione che prevede basso desiderio di mantenimento della propria cultura e basso desiderio di contatto
intergruppi è definita
assimilazione
marginalizzazione
integrazione
separazione
è una forma di contatto indiretto che può avvenire tramite mezzi come il cinema
05. Nell'ipotesi del contatto di Allport, le precondizioni relative al fatto che il contatto abbia successo includono
06. Nell'ipotesi del contatto di Allport, le precondizioni relative al fatto che il contatto abbia successo includono
07. Nella prospettiva di Berry, la preferenza di acculturazione che prevede alto desiderio di mantenimento della propria cultura e basso desiderio di contatto
intergruppi è definita
marginalizzazione
assimilazione
separazione
integrazione
© 2016 - 2024 Università Telematica eCampus - Data Stampa 29/02/2024 13:13:25 - 77/107
Set Domande: PSICOLOGIA DEI GRUPPI E DI COMUNITA'
PSICOLOGIA
Docente: Massullo Chiara
© 2016 - 2024 Università Telematica eCampus - Data Stampa 29/02/2024 13:13:25 - 78/107
Set Domande: PSICOLOGIA DEI GRUPPI E DI COMUNITA'
PSICOLOGIA
Docente: Massullo Chiara
Lezione 039
01. Descrivere le possibili funzioni positive dei gruppi.
© 2016 - 2024 Università Telematica eCampus - Data Stampa 29/02/2024 13:13:25 - 79/107
Set Domande: PSICOLOGIA DEI GRUPPI E DI COMUNITA'
PSICOLOGIA
Docente: Massullo Chiara
Lezione 041
01. Descrivere le principali differenze tra comunità generative e non generative.
© 2016 - 2024 Università Telematica eCampus - Data Stampa 29/02/2024 13:13:25 - 80/107
Set Domande: PSICOLOGIA DEI GRUPPI E DI COMUNITA'
PSICOLOGIA
Docente: Massullo Chiara
Lezione 042
01. Uno dei maggiori esponenti della Scuola di Chicago è
Robert E. Park
Pennie Foster-Fishman
Urie Bronfenbrenner
James G. Kelly
03. Il termine utilizzato per riferirsi al "prendersi cura della generazione successiva alla propria" e, in tal modo, "della comunità nel suo complesso" è
deindividuazione
generatività
competenza
prosocialità
al prendersi cura della comunità in generale prendendosi cura della generazione che viene dopo quella a cui si appartiene
ad intervenire per aiutare il prossimo quando si è in gruppo e ci si accorge che gli altri non interverranno
Pennie Foster-Fishman
Robert E. Park
Roger Barker
Urie Bronfenbrenner
© 2016 - 2024 Università Telematica eCampus - Data Stampa 29/02/2024 13:13:25 - 81/107
Set Domande: PSICOLOGIA DEI GRUPPI E DI COMUNITA'
PSICOLOGIA
Docente: Massullo Chiara
Lezione 043
01. La nascita ufficiale della Psicologia di Comunità avviene
© 2016 - 2024 Università Telematica eCampus - Data Stampa 29/02/2024 13:13:25 - 82/107
Set Domande: PSICOLOGIA DEI GRUPPI E DI COMUNITA'
PSICOLOGIA
Docente: Massullo Chiara
Lezione 044
01. I setting comportamentali possono essere definiti come
un numero maggiore o uguale a due entità che tramite le loro reciproche interazioni costituiscono una struttura piuttosto organizzata che funziona in modo unitario (vale a
dire, "come un tutto").
quell'insieme di comportamenti specifici messi in atto durante un conflitto o durante una situazione di cooperazione, innescati dalle emozioni di base
"le architetture o le unità di base" della quotidianità in cui il fatto che le persone interagiscano in un dato ambiente genera degli schemi comportamentali regolari
02. Nell'ottica della Scuola di Chicago, il processo che fa si che le persone ed i gruppi facciano parte di una cultura comune e di una comunità in cui la coesistenza
è regolata dall'integrazione di ordine sociale e biotico è chiamato
competizione
successione
assimilazione
conflitto
esosistema e microsistema
assimilazione e accomodamento
setting comportamentali
i setting comportamentali
l'interdipendenza e l'adattamento
la prosocialità
07. Nell'ambito dei principi ecologici di Kelly, e più in generale della prospettiva di Kelly e di Trickett, il termine "risorse" include
conoscenze e competenze
beni materiali
denaro
© 2016 - 2024 Università Telematica eCampus - Data Stampa 29/02/2024 13:13:25 - 83/107
Set Domande: PSICOLOGIA DEI GRUPPI E DI COMUNITA'
PSICOLOGIA
Docente: Massullo Chiara
l'interdipendenza
l'adattamento
il mesosistema ed il cronosistema
l'adattamento e la generatività
una scienza in cui la dimensione valoriale è vista come una variabile di disturbo che deve essere isolata ed eliminata dal processo scientifico
una non-scienza
11. Nella prospettiva di Bronfenbrenner, il sistema che influenza i livelli che lo precedono e che è costituito da ambienti con cui l'individuo non entra in contatto
direttamente è definito
macrosistema
mesosistema
esosistema
da tutti quegli ambienti con cui la persona entra in contatto e vive in modo diretto, in prima persona
dalla rete di microsistemi di cui fa parte la persona e dalle relative interconnessioni tra di essi
dalle norme e dalle credenze che definiscono atteggiamenti e ideologie che a loro volta hanno un effetto su tutti gli altri sistemi
dalla rete di microsistemi di cui fa parte la persona e dalle relative interconnessioni tra di essi
da tutti quegli ambienti con cui la persona entra in contatto e vive in modo diretto, in prima persona
dalle norme e dalle credenze che definiscono atteggiamenti e ideologie che a loro volta hanno un effetto su tutti gli altri sistemi
14. Un contributo importante per l'introduzione dell'approccio sistemico nella Psicologia di Comunità è stato fornito da
Moreland e Levine
Pennie Foster-Fishman
Roger Barker
Sherif
© 2016 - 2024 Università Telematica eCampus - Data Stampa 29/02/2024 13:13:25 - 84/107
Set Domande: PSICOLOGIA DEI GRUPPI E DI COMUNITA'
PSICOLOGIA
Docente: Massullo Chiara
i principi ecologici
16. Indicare il completamento corretto della seguente frase: ________________ studiò le città come comunità biologiche caratterizzate dai seguenti processi
fondamentali ____________________________________
17. I principi ecologici di ciclo delle risorse, interdipendenza, adattamento, e successione sono attribuibili a
Pennie Foster-Fishman
Roger Barker
Urie Bronfenbrenner
James G. Kelly
© 2016 - 2024 Università Telematica eCampus - Data Stampa 29/02/2024 13:13:25 - 85/107
Set Domande: PSICOLOGIA DEI GRUPPI E DI COMUNITA'
PSICOLOGIA
Docente: Massullo Chiara
Lezione 045
01. Indicare il completamento corretto della seguente frase: ________________ possono essere considerati/e come un numero maggiore o uguale a due entità che
tramite le loro reciproche interazioni costituiscono una struttura piuttosto organizzata che funziona in modo unitario (vale a dire, "come un tutto").
I setting comportamentali
I sistemi
Le risorse
© 2016 - 2024 Università Telematica eCampus - Data Stampa 29/02/2024 13:13:25 - 86/107
Set Domande: PSICOLOGIA DEI GRUPPI E DI COMUNITA'
PSICOLOGIA
Docente: Massullo Chiara
Lezione 050
01. L'empowerment è
un costrutto fisso
un costrutto mutevole
un tratto di personalità
02. L'empowerment è
© 2016 - 2024 Università Telematica eCampus - Data Stampa 29/02/2024 13:13:25 - 87/107
Set Domande: PSICOLOGIA DEI GRUPPI E DI COMUNITA'
PSICOLOGIA
Docente: Massullo Chiara
Lezione 051
01. Secondo il modello di McMillan e Chavis, il senso di comunità è costituito dalle seguenti dimensioni
02. Il modello del senso di comunità di McMillan & Chavis (1986) è un modello
unidimensionale
bidimensionale
multidimensionale
03. La riformulazione di McMillan (1996) del modello del senso di comunità di McMillan & Chavis (1986) indica le seguenti dimensioni
da un continuum
da un'unica dimensione
da più dimensioni
05. La riformulazione di McMillan (1996) del modello del senso di comunità di McMillan & Chavis (1986) indica
due dimensioni
quattro dimensioni
tre dimensioni
una dimensione
06. Definire il senso di comunità secondo McMillan e Chavis (1986) e descrivere il modello di senso di comunità da loro proposto.
07. Descrivere le dimensioni del senso di comunità indicate da McMillan nella riformulazione del 1996.
© 2016 - 2024 Università Telematica eCampus - Data Stampa 29/02/2024 13:13:25 - 88/107
Set Domande: PSICOLOGIA DEI GRUPPI E DI COMUNITA'
PSICOLOGIA
Docente: Massullo Chiara
Lezione 053
01. Il volontariato implica
la gratuità
la non obbligatorietà
la prosocialità
quella valoriale
quella di carriera
04. La probabilità che un processo decisionale inclusivo abbia effetti positivi aumenta se è
di facciata
genuino
simbolico
il volontariato
la consultazione
la disobbedienza prosociale
assistenzialismo e volontariato
07. Identità sociale, indignazione morale, convinzioni morali, efficacia di gruppo sono state indicate come
tratti di personalità
© 2016 - 2024 Università Telematica eCampus - Data Stampa 29/02/2024 13:13:25 - 89/107
Set Domande: PSICOLOGIA DEI GRUPPI E DI COMUNITA'
PSICOLOGIA
Docente: Massullo Chiara
quella di conoscenza
quella valoriale
quella di carriera
© 2016 - 2024 Università Telematica eCampus - Data Stampa 29/02/2024 13:13:25 - 90/107
Set Domande: PSICOLOGIA DEI GRUPPI E DI COMUNITA'
PSICOLOGIA
Docente: Massullo Chiara
Lezione 054
01. Secondo l'Istitute of Medicine, gli interventi di prevenzione possono essere
selettivi
indicati
universali
02. Le dimensioni del benessere del modello I COPPE di Prilleltensky et al. (2015) includono
benessere interpersonale, benessere comunitario, benessere occupazionale, benessere fisico, benessere economico, e benessere psicologico
benessere dell'interdipendenza, benessere collettivistico, benessere olistico, benessere flessibile, empowerment, e benessere positivo
benessere dell'interdipendenza, benessere collettivistico, benessere olistico, benessere fisico, empowerment, e benessere psicologico
© 2016 - 2024 Università Telematica eCampus - Data Stampa 29/02/2024 13:13:25 - 91/107
Set Domande: PSICOLOGIA DEI GRUPPI E DI COMUNITA'
PSICOLOGIA
Docente: Massullo Chiara
Lezione 055
01. Nel contesto delle reti sociali, Moreno (1934) distingue tra
02. Gli indicatori individuati da Mark Granovetter (1973) per distinguere i legami deboli da quelli forti sono
03. Le reti sociali più funzionali per il supporto emotivo e pratico sono quelle caratterizzate da
legami deboli
legami forti
legami simbolici
legami instabili
supporto emotivo
supporto informativo
supporto materiale
© 2016 - 2024 Università Telematica eCampus - Data Stampa 29/02/2024 13:13:25 - 92/107
Set Domande: PSICOLOGIA DEI GRUPPI E DI COMUNITA'
PSICOLOGIA
Docente: Massullo Chiara
08. "Il supporto informativo, emotivo, e materiale che è possibile scambiare all'interno delle reti sociali" è una buona definizione di
prevenzione
rete
sostegno sociale
empowerment
09. Descrivere cosa sono le reti sociali, gli aspetti che le caratterizzano e le loro funzioni.
© 2016 - 2024 Università Telematica eCampus - Data Stampa 29/02/2024 13:13:25 - 93/107
Set Domande: PSICOLOGIA DEI GRUPPI E DI COMUNITA'
PSICOLOGIA
Docente: Massullo Chiara
Lezione 057
01. Il Project Cycle Management è costituito da fasi di durata
uguale
standard
predefinita e rigida
piuttosto variabile
rigida
vincolante
predefinita
orientativa
© 2016 - 2024 Università Telematica eCampus - Data Stampa 29/02/2024 13:13:25 - 94/107
Set Domande: PSICOLOGIA DEI GRUPPI E DI COMUNITA'
PSICOLOGIA
Docente: Massullo Chiara
Lezione 058
01. Gli obiettivi specifici di un progetto dovrebbero
02. Generalmente, gli obiettivi specifici di un progetto sono Una volta che il problema è formulato va declinato in obiettivi generali e specifici:
• l’obiettivo generale descrive lo scopo ultimo del progetto, il suo orientamento (anche
nessuna delle opzioni fornite valoriale) e la portata delle sue attività;
• gli obiettivi specifici sono propositi di cambiamento tangibili in riferimento al problema
individuato per i beneficiari del progetto. Secondo l’acronimo SMART dovrebbero essere
organizzati in modo gerarchico e molteplici specifici, perseguibili, raggiungibili e verificabili concretamente in un tempo definito. Possono
focalizzarsi non solo sul cambiamento individuale, ma anche sulle reti sociali prossimali
misurabili solo anni dopo il termine del progetto (micro-sistema), sui contesti sociali organizzati e fisici (meso-sistema), sulle relazioni tra essi
(eso-sistema) o sugli aspetti culturali o politici legati al problema (macro-sistema).
tutti sullo stesso piano e descrivono lo scopo ultimo del progetto
03. Uno strumento che consente di analizzare la catena logica delle componenti di un progetto è
il diagramma di Gantt
il quadro logico
il photovoice
© 2016 - 2024 Università Telematica eCampus - Data Stampa 29/02/2024 13:13:25 - 95/107
Set Domande: PSICOLOGIA DEI GRUPPI E DI COMUNITA'
PSICOLOGIA
Docente: Massullo Chiara
Lezione 059
01. La valutazione dell'andamento del progetto compresi i suoi aspetti di debolezza e di forza è quella che viene fatta
ex-post
ex-ante
in itinere
ex-post
ex-ante
in itinere
Assess e Vision
© 2016 - 2024 Università Telematica eCampus - Data Stampa 29/02/2024 13:13:25 - 96/107
Set Domande: PSICOLOGIA DEI GRUPPI E DI COMUNITA'
PSICOLOGIA
Docente: Massullo Chiara
Lezione 060
01. Solitamente, la durata massima del focus group è di
4 ore
30 minuti
15 minuti
90 minuti
Il focus group permette di ascoltare i vari punti di vista su uno specifico argomento
individuale
qualitativo
statistico
quantitativo
sull'immaginazione
Generalmente i focus group hanno una durata di otto ore (un'intera giornata lavorativa)
photovoice
focus group
Community Visioning
nel photovoice
© 2016 - 2024 Università Telematica eCampus - Data Stampa 29/02/2024 13:13:25 - 97/107
Set Domande: PSICOLOGIA DEI GRUPPI E DI COMUNITA'
PSICOLOGIA
Docente: Massullo Chiara
08. Nel Community Visioning, la fase del processo partecipativo che è più orientata alla pianificazione è quella denominata
Vision
Assess
Road Map
Cross-pollination
09. Nel Community Visioning, la fase del processo partecipativo più di tipo elaborativo è quella denominata
Vision
Assess
Cross-pollination
10. Quella di "processo democratico e partecipato volto a sviluppare conoscenza pratica" è una definizione di
Azione Partecipativa
Ricerca-Azione Partecipata
Cross-pollination
Inchiesta Partecipata
© 2016 - 2024 Università Telematica eCampus - Data Stampa 29/02/2024 13:13:25 - 98/107
Set Domande: PSICOLOGIA DEI GRUPPI E DI COMUNITA'
PSICOLOGIA
Docente: Massullo Chiara
Lezione 061
01. Nelle ricerca-azione vi sono fasi
simboliche
cicliche
© 2016 - 2024 Università Telematica eCampus - Data Stampa 29/02/2024 13:13:25 - 99/107
Set Domande: PSICOLOGIA DEI GRUPPI E DI COMUNITA'
PSICOLOGIA
Docente: Massullo Chiara
Lezione 062
01. Descrivere cosa si intende per Ricerca-Azione Partecipata.
© 2016 - 2024 Università Telematica eCampus - Data Stampa 29/02/2024 13:13:25 - 100/107
Set Domande: PSICOLOGIA DEI GRUPPI E DI COMUNITA'
PSICOLOGIA
Docente: Massullo Chiara
Lezione 063
01. Nell’analisi organizzativa multidimensionale partecipata, la dimensione che si concentra sul clima organizzativo è quella
psico-ambientale
funzionale
strategico-strutturale
psicodinamica
02. Nel contesto dei profili di comunità, il profilo che analizza variabili come il senso di comunità, l'identificazione collettiva, le reti sociali, ed il senso di
appartenenza è chiamato
profilo psicologico
profilo demografico
04. Nel contesto dei profili di comunità, il profilo demografico si riferisce ai dati relativi
all'organizzazione politico-amministrativa
05. Descrivere i principali metodi di Ricerca-Azione Partecipata e chiarire perché sono considerati tali.
© 2016 - 2024 Università Telematica eCampus - Data Stampa 29/02/2024 13:13:25 - 101/107
Set Domande: PSICOLOGIA DEI GRUPPI E DI COMUNITA'
PSICOLOGIA
Docente: Massullo Chiara
Lezione 065
01. Gli interventi evidence-based sono quegli interventi
non basati su dati sperimentali perché la loro efficacia è già evidente di per sé e, dunque, non è necessaria la verifica sperimentale
02. Descrivere le principali tipologie di intervento della Psicologia di Comunità nell'ambito delle dipendenze.
03. Descrivere cosa si intende per interventi manual-based e per interventi locali nell'ambito della Psicologia di Comunità.
© 2016 - 2024 Università Telematica eCampus - Data Stampa 29/02/2024 13:13:25 - 102/107
Set Domande: PSICOLOGIA DEI GRUPPI E DI COMUNITA'
PSICOLOGIA
Docente: Massullo Chiara
Lezione 066
01. La violenza autodiretta include
la violenza comunitaria
la violenza economica
la violenza familiare
l'auto abuso
la violenza politica
la violenza familiare
la violenza comunitaria
04. Il processo che caratterizza le interazioni tra gruppi e nazioni quando due gruppi si contrappongono l'uno all'altro, assumono delle posizioni via via sempre
più estreme, reagiscono alle minacce (presunte o reali), si distanziano e si attaccano sempre di più per indebolirsi e per distruggersi l'un l'altro è chiamato
groupthink
polarizzazione di gruppo
radicalizzazione reciproca
violenza comunitaria
la violenza economica
la violenza sociale
la violenza politica
© 2016 - 2024 Università Telematica eCampus - Data Stampa 29/02/2024 13:13:25 - 103/107
Set Domande: PSICOLOGIA DEI GRUPPI E DI COMUNITA'
PSICOLOGIA
Docente: Massullo Chiara
Lezione 067
01. Rispetto al tema delle condizioni di marginalità, esempi di "fattori istituzionali" includono
le caratteristiche demografiche
02. Rispetto al tema delle condizioni di marginalità, esempi di "fattori individuali" sono
03. Rispetto al tema delle condizioni di marginalità, esempi di "fattori istituzionali" includono
la disuguaglianza economica
i cambiamenti politici
04. Rispetto al tema delle condizioni di marginalità, esempi di "fattori individuali" sono
05. La condizione in cui mancano i beni necessari che garantiscono il soddisfacimento dei bisogni primari è indicata come
povertà soggettiva
deprivazione relativa
povertà relativa
povertà assoluta
06. La condizione in cui la disponibilità delle risorse di una persona è minore di quella media della popolazione di riferimento è chiamata
stigmatizzazione
povertà relativa
povertà soggettiva
povertà assoluta
07. La condizione in cui la disponibilità delle risorse di una persona è minore di quella media della popolazione di riferimento è chiamata
povertà assoluta
stigmatizzazione
povertà soggettiva
© 2016 - 2024 Università Telematica eCampus - Data Stampa 29/02/2024 13:13:25 - 104/107
Set Domande: PSICOLOGIA DEI GRUPPI E DI COMUNITA'
PSICOLOGIA
Docente: Massullo Chiara
08. Nel processo che porta alla condizione di marginalità sono coinvolti
09. Quella di "contesti che favoriscono l'empowerment grazie a uno specifico funzionamento che promuove simultaneamente sviluppo personale, miglioramento
delle condizioni della comunità e cambiamento sociale positivo" è una buona definizione di
behavioral settings
housing first
community coalitions
il welfare
l'accesso ai servizi
le caratteristiche demografiche
lo status famigliare
11. Rispetto al tema delle condizioni di marginalità, esempi di "fattori individuali" includono
12. Rispetto al tema delle condizioni di marginalità, esempi di "fattori individuali" includono
i cambiamenti politici
13. Descrivere i fattori coinvolti nel processo che porta alla condizione di marginalità.
14. Descrivere cosa sono gli empowering community settings e le condizioni affinchè possano essere considerati tali.
© 2016 - 2024 Università Telematica eCampus - Data Stampa 29/02/2024 13:13:25 - 105/107
Set Domande: PSICOLOGIA DEI GRUPPI E DI COMUNITA'
PSICOLOGIA
Docente: Massullo Chiara
Lezione 069
01. Gli eventi che sono di origine naturale ma la cui disastrosità è determinata dall'intervento dell'uomo sono definiti
umanistici
naturali
antropico naturali
hanno un impatto sulla collettività e sono associati a reazioni collettive a vari livelli tra cui quello emotivo, dei comportamenti, e delle azioni sociali
il momento in cui viene definita una strategia per la ricostruzione della comunità
il lasso di tempo nel quale avviene l'evento in questione colpendo la comunità e causando danni
04. Nel contesto delle emergenze, a livello temporale, la fase della luna di miele è generalmente compresa
05. Nel contesto delle emergenze, la fase in cui ci si sente amareggiati, risentiti, arrabbiati perché l'aiuto promesso non è arrivato è stata definita fase
di disillusione
eroica
07. Descrivere cosa si intede per eventi antropici e le relative sottocategorie in riferimento alle emergenze collettive.
Le situazioni di emergenza si presentano con caratteristiche specifiche in relazione ai contesti e alle persone che sono coinvolte; pertanto,
l'intervento psicologico si declina in relazione alle criticità individuate, alle fasi dell'emergenza.
1. Soccorso psicologico L'intervento psicologico ha come obiettivo la gestione della crisi, l'ha presa in carico degli aspetti simbolici profondi a
assi connessi. L'intervento ha lo scopo di offrire supporto alle persone colpite dagli eventi per gestire la stabilizzazione emozionale, la
preparazione necessaria affinché i superstiti possano far fronte di fatto a ciò che il prossimo futuro gli riserverà. Tecniche: defusing e debrifing
2. Interventi psicosociali Volti ad attivare strategie di coping, così come autoprotezione sia individuale che collettiva, nella popolazione colpita e
ripristinando le risorse a diversi livelli. Tiene conto dell'interdipendenza individuo-contesto. Gli interventi psicosociali possono essere attivati
nelle diverse fasi di emergenza, quindi sia in fase preventiva, sia in fase post-evento, sia in fase acuta.
3. Interventi di prevenzione e riduzione del danno Rivolti ai cittadini in modo che questi acquisiscano preventivamente determinate informazioni
su cose come agire in caso di emergenze.
4. Interventi di formazione Destinati a coloro che sono chiamati a intervenire nella gestione di un disastro e sono solitamente focalizzati sui
risvolti psicologici dovuti agli eventi traumatici, ma anche sulle strategie di coping e di problem solving.
© 2016 - 2024 Università Telematica eCampus - Data Stampa 29/02/2024 13:13:25 - 106/107
Set Domande: PSICOLOGIA DEI GRUPPI E DI COMUNITA'
PSICOLOGIA
Docente: Massullo Chiara
Lezione 070
01. Un modo di abitare collaborativo per cui si ha una propria abitazione riservata ma si condividono i servizi è chiamato
empowerment
stigmatizzazione
cohousing
community coalition
02. Un modo di abitare collaborativo per cui si ha una propria abitazione riservata ma si condividono i servizi è chiamato
Cross-pollination
behavioral setting
stigmatizzazione
© 2016 - 2024 Università Telematica eCampus - Data Stampa 29/02/2024 13:13:25 - 107/107
Powered by TCPDF (www.tcpdf.org)