Chrome, con le nuove funzioni Google ha sdoganato definitivamente l'AI nei browser

Il gigante ha integrato Gemini nel browser più usato al mondo, un punto di svolta che cambierà il modo in cui navighiamo su internet (e che non piacerà a tutti)
Le nuove funzioni AI di Chrome
Le nuove funzioni AI di Chrome annunciate da GoogleWIRED STAFF; GETTY IMAGES; COURTESY OF GOOGLE

Google sta aggiungendo una serie di funzioni di intelligenza artificiale a Chrome, il browser più diffuso al mondo. Il cambiamento più visibile è rappresentato da un nuovo pulsante che serve a lanciare il chatbot Gemini, ma ci sono anche opzioni per fare ricerche e rispondere alle domande con l'AI, oltre a ulteriori strumenti "agentici" in cantiere.

Le nuove funzioni AI per Chrome

La modalità Gemini in Chrome utilizza l'intelligenza artificiale generativa per rispondere alle domande sui contenuti di una pagina e sintetizzare le informazioni su più schede aperte. Distribuite per la prima volta agli iscritti ai piani a pagamento di Google, ora le funzionalità AI sono disponibili per tutti gli utenti desktop negli Stati Uniti che navigano in lingua inglese, con un aggiornamento del browser.

Sui dispositivi mobili, gli utenti Android possono già utilizzare alcune funzioni di Gemini all'interno dell'app Chrome e Google dovrebbe lanciare un aggiornamento per gli utenti iOs nel prossimo futuro.

Quando nel 2023 scrivevamo che i web browser stavano iniziando ad aggiungere strumenti di intelligenza artificiale generativa, si trattava principalmente di opzioni alternative alla fruizione classica. A due anni anni di distanza, internet è completamente invaso da tool AI, in buona parte prodotti da Google. Tuttavia, l'ulteriore integrazione di Gemini in Chrome rende definitivamente mainstream il concetto di “browser AI.

Considerando che la strategia di Google era già quella di integrare Gemini nel maggior numero possibile di applicazioni interne, da Gmail a Google Docs, l'ampliamento dell'intelligenza artificiale in Chrome non sorprende.

Ciononostante, è probabile che l'ultimo allargamento non sarà visto di buon occhio dagli utenti che sono già stremati dall'assalto di funzioni AI o da quelli che non vogliono usare la tecnologia per motivi ambientali o perché non vogliono che la loro attività online venga utilizzata per addestrare un algoritmo. Queste persone avranno comunque la possibilità di rimuovere l'opzione cliccando sull'icona di Gemini (a forma di scintilla) in alto a destra.

Il nuovo pulsante nella parte superiore del browser avvierà Gemini. Gli utenti degli Stati Uniti vedranno per primi...

Il nuovo pulsante nella parte superiore del browser avvierà Gemini. Gli utenti degli Stati Uniti vedranno per primi questi cambiamenti.

Video: Google

Entro la fine di settembre, Google prevede anche di incorporare la sua funzione di ricerca in stile chatbot, AI Mode, nella barra degli indirizzi di Chrome, che Google chiama Omnibox. Questo significa che gli utenti avranno a disposizione un pulsante e una scorciatoia da tastiera per accedere alla modalità, che utilizza Gemini e fornisce suggerimenti in base a ciò che viene visualizzato nella pagina web.

Questa funzione è opzionale e non eliminerà ovviamente la possibilità di eseguire una tradizionale ricerca digitando una query nella barra degli indirizzi (ma sfuggire all'intelligenza artificiale generativa sarà comunque impossibile, dal momento che probabilmente gli utenti si imbatteranno poi nelle AI Overviews).

Nei prossimi mesi poi dovrebbero arrivare nuove funzioni agentiche sul browser, che consentiranno di chiedere a Gemini di completare un'attività sul web, come aggiungere articoli a un ordine su Instacart. L'AI lavorerà in background, selezionando articoli e mostrando i risultati prima che l'utente completi eventualmente l'acquisto (un progetto simile all'esperimento Mariner, sempre di Google).

Quando ho provato un'analoga funzione di agente rilasciata da OpenAI all'inizio di quest'anno, all'epoca chiamata Operator, l'esperienza è stata disordinata e piuttosto lenta. Per questo, ho più di un dubbio sulla possibilità che al momento del rilascio queste funzioni possano sembrare più di un gioco di prestigio.

L'anno dei browser AI

Le AI Overview diventeranno sempre più integrate e interattive.

Le AI Overview diventeranno sempre più integrate e interattive.

Video: Google

Nel corso del 2025, ogni lancio di un software importante ha avuto la sua spruzzata di AI generativa. I browser non sono da meno.

A giugno, una startup chiamata The Browser Company ha svelato il suo nuovo browser, Dia, che ha una serie di nuove integrazioni AI. Un'altra società in ascesa, Perplexity, si è concentrata parecchio sul lancio di un nuovo browser, Comet, che incorpora aspetti del suo motore di ricerca AI. E stando alle indiscrezioni anche OpenAI presto potrebbe scendere in campo.

Contemporaneamente al lancio delle nuove funzionalità per Chrome, l'app di Gemini per smartphone è in cima alla classifica dei download gratuiti per iOs negli Stati Uniti, dopo aver scalzato ChatGPT, il precedente leader. La popolarità dell'applicazione è aumentata dopo il lancio dell'ultima versione del generatore di immagini di Google, il sorprendente Nano Banana.

Anche se gli early adopter che amano sperimentare nuovi strumenti avranno probabilmente già scaricato un browser alternativo per curiosità, l'arrivo di Gemini all'interno di Chrome porterà probabilmente milioni di utenti a imbattersi per la prima volta in funzioni AI nel loro browser. Almeno negli Stati Uniti, in molti riceveranno chiamate dai genitori, ansiosi di capire cosa diavolo è questo Gemini.

Chrome con le nuove funzioni Google ha sdoganato definitivamente l'AI nei browser
Video: Google

Questo articolo è apparso originariamente su Wired US.