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Tutta Farina Del Mio Studio

documento per migliorare il proprio metodo di studio

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Sara Bonfante
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Proposte di attività

per lo sviluppo di un efficace metodo di


studio
PROGETTO CONTINUITA’ EDUCATIVA
SCUOLA PRIMARIA
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
SALUZZO

A. S. 2009/2010
2
Dalle
INDICAZIONI PER IL CURRICOLO:

L’AMBIENTE DI APPRENDIMENTO
( pag.44-45-46)

 Valorizzare l’esperienza e le conoscenze degli alunni,


per ancorarvi nuovi contenuti

 Favorire l’esplorazione e la scoperta, al fine di


promuovere la passione per la ricerca di nuove
conoscenze

 Incoraggiare l’ apprendimento collaborativo

 Promuovere la consapevolezza del proprio modo di


apprendere

 Riconoscere le difficoltà incontrate e le strategie adatte


per superarle

 Conoscere i propri punti di forza

 Realizzare percorsi in forma di laboratorio

 Coinvolgere gli alunni nel pensare, realizzare, valutare


attività ed esperienze significative.

3
IMPARARE è’…
 UNA NECESSITA’
Guardati attorno: vedi qualcuno che ti sembri immune dal
desiderio e dal bisogno di agire, apprendere e sapere?
Tutti gli uomini “soffrono” più o meno la sete del conoscere,
siano essi scienziati o uomini di strada: nessuno può chiudere
gli occhi e la mente alla realtà, cioè smettere di imparare.

 UN PIACERE
Prova a ripensare a quando hai imparato ad andare in
bicicletta, a sciare, a scrivere, a leggere…
Accanto alla fatica per le numerose cadute, c’è stata
certamente la gioia di un bambino che si scopriva capace di
fare certe cose, di avere una certa energia, di essere come le
persone che amava e stimava.
Provavi piacere per quello che facevi, per l’impegno che ci
mettevi, per l’uso e lo sviluppo delle tue capacità, per la
scoperta di nuove realtà.
Anzi, diremo di più: imparavi perché provavi gusto e piacere
in quello che facevi.

4
IMPARARE…come?
Un classico schema della psicologia distingue fra

APPRENDIMENTO APPRENDIMENTO
INCIDENTALE INTENZIONALE

Avviene quando si è esposti a Avviene quando


determinate esperienze, il cui deliberatamente ci si impegna
scopo primario non è quello di per imparare cose che non si
generare un apprendimento conoscono

Ad es. si va al cinema per


godersi uno spettacolo, tuttavia
ci si trova ad aver imparato
cose nuove.
La scuola
Da un certo punto di vista,
l’apprendimento incidentale è è pertanto costretta ad
fondamentale, perché avviene, impegnare spesso gli alunni in
in genere, in una condizione sforzi di apprendimento più o
automotivante. meno intensi, sia collettivi, sia
individuali.
MA L’IMPEGNO INTENZIONALE,
TUTTAVIA, NON E’
NECESSARIAMENTE ONEROSO
NON è SUFFICIENTE, PERCHE’ E SPIACEVOLE !!!
DIPENDE DA FATTORI VARIE RICERCHE HANNO
PARZIALMENTE CASUALI E CONFERMATO CHE IN PIU’
DIFFICILMENTE IN GRADO DI DELLA META’ DEGLI
PRODURRE CONOSCENZE INSUCCESSI , LA CAUSA ERA
PUNTUALI E ORGANIZZATE. SOLTANTO LA MANCANZA DI UN

METODO DI
STUDIO

5
CONOSCERSI…per
imparare meglio !
L’ importanza di considerare le differenze individuali è, per l’ambito educativo,
indiscutibile. Nella considerazione delle differenze individuali che
intervengono nell’apprendimento, il semplice riferimento ad “abilità”, può
risultare riduttivo: a parità di “quantità” di intelligenza, due soggetti avranno
sicuramente due profili di intelligenza differenti (Sternberg).

Esistono infatti 5 diversi modi di accostarsi all’apprendimento, cioè 5 diversi

STILI COGNITIVI:

1) Stile SISTEMATICO // INTUITIVO, per formulare ipotesi

2)Stile GLOBALE // ANALITICO, per analizzare

3)Stile IMPULSIVO // RIFLESSIVO, per prendere decisioni

2)Stile VERBALE // VISUALE, per memorizzare

2) Stile CONVERGENTE // DIVERGENTE, per sviluppare


percorsi
autonomi.
L’ attività didattica deve
aiutare il ragazzo a
RICONOSCERE e
VALORIZZARE
il proprio stile cognitivo,

MA

è bene anche che egli possa


incontrare, in ambito
scolastico, richieste non
congeniali al suo stile.
In tal modo sarà stimolato
ad utilizzare strategie che
sono alla sua portata, ma
che egli generalmente non
usa.
7
1) Stile SISTEMATICO – INTUITIVO, per formulare ipotesi

Segue Segue le
procedimenti ispirazioni
logici ben con
programmati prontezza,
ed organizzati, salta alle
analizza in conclusioni,
modo sottile il procedendo
procedimento per prove ed
ed il errori.
funzionamento Evita di
delle cose. programmare
nel dettaglio
un procedi
mento.

8
Riflettendo con calma, risolvi gli indovinelli, ricordando che a
numero uguale corrisponde lettera uguale:

A. 1482: ……………… Frutto di rovo


8412: ……………… La città “Caput mundi”
2148: ……………… Rende felici gli sposi
8214: ……………… E’ carico di foglie e fiori

B. 57963: ………………. Si può modellare


53769: ………………. Si usano per giocare a scopa
59763: ………………. Ragazza che non ha dubbi
59673: ………………. Strumento musicale a corde

2) REBUS
Ricostruisci una frase, servendoti delle immagini e delle lettere
aggiunte, partendo sempre da sinistra:

9
10
2) Stile GLOBALE // ANALITICO, per analizzare

Percepisce Predilige
la realtà, la visione
consideran- di ogni
dola singolo
nell’insieme. dettaglio
di un
insieme

11
3)Osserva:

AAAAAAAAAA
A
A
AAAAAAA
A
A
A
A
A

Che cosa hai letto al primo sguardo?

…………………………

Cosa si poteva anche leggere?

…………………………

12
2) Osserva questo dipinto di Bruegel:

 Quale titolo daresti all’ opera?

………………………………………………………………………………

 Quali sensazioni ti suscita?

………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………

 Fai l’elenco dei giochi che riesci a riconoscere:

………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………

13
4)Scrivi “G” accanto ai compiti in cui è utile uno
sguardo globale.
Scrivi “A” accanto ai compiti dove è più opportuno
uno sguardo analitico.

………….. Devi spiegare le istruzioni di un gioco


ad un tuo amico.

………….. Devi leggere diversi testi, per


scegliere quale utilizzare per una
ricerca.

………….. L’insegnante di musica ti fa ascoltare


un brano musicale, poi ti chiede di
dire quali sensazioni ha suscitato in te

………….. L’insegnante di scienze fa un


esperimento. Tu lo devi osservare, per
poi ripeterlo uguale.

………….. Sulla mappa di una città devi


individuare l’ospedale.

………….. Sfogli un libro di ricette, per trovare un


dolce da preparare.
14
3)Stile IMPULSIVO // RIFLESSIVO per prendere
decisioni

Procede ad un Pianifica la
avvio immediato risposta ad uno
dell’azione, stimolo, sceglie
assecondando i il modo in cui
primi elementi affrontare un
che vengono compito.
alla mente.

15
1)Impara anche tu ad agire in fretta, se la situazione lo richiede.
Allenati risolvendo questi giochi, per i quali è necessario
raccogliere velocemente alcune informazioni e prendere
altrettanto velocemente delle decisioni.
Vincerà chi risponderà per primo, in modo del tutto esatto!!
1. Dove ci sono più gettoni?
 A sinistra
 A destra
 Uguale

2. Quanti gettoni ci sono nel riquadro che ne contiene di più?


 15
 tra 15 e 20
 più di 20

3. Dove ci sono più quadratini neri?


 A sinistra
 A destra
 Uguale

4. Quanti quadratini neri ci sono nel riquadro che ne contiene di più?


 15
 tra 15 e 20
 più di 20

5. Dove ci sono più bambini?


 A sinistra
 A destra
 Uguale

6. Quanti bambini ci sono nel gruppo più numeroso?


 15
 tra 15 e 20
 più di 20

7. Dove ci sono più lettere “F” ?


 A sinistra
 A destra
 Uguale

8. Quante lettere “F” vedi nel riquadro che ne contiene di più?


 15
 tra 15 e 20
 più di 20

16
1 ooooooo
ooooooo ooooo
oooooo oooooo
oooooo ooooooo

GMUAPRCQFTONO HMIERGFHASERVB
4 ZUNIASHMNRIQLG NMIFSCVBNMKLPOI
FNKOPUYFFIASEH UGJKASERGTFGHJ
MNUTRHFDESAIIM FOPLZXFGHJRTFEV
VVPOUFIRUOJMLJ BNFAQWGFILOPFIK

17
2)Stile VERBALE // VISUALE, per memorizzare

Ricorda più Per


facilmente memorizzare,
informazioni predilige
trasmesse per informazioni
iscritto. proposte
sottoforma di
immagine o
simbolo.

18
1) Osserva attentamente questo riquadro per UN MINUTO, poi
coprilo ed annota sui puntini gli elementi che ricordi.

BARCA PORTA

PRATO CORDA

TAZZA SCIMMIA

SCOPA AEREO

INSALATA BUE

FOGLIO ZEBRA

19
…………………………………………………………………………………………………………

…………………………………………………………………………………………………………

…………………………………………………………………………………………………………

…………………………………………………………………………………………………………

…………………………………………………………………………………………………………

…………………………………………………………………………………………………………

…………………………………………………………………………………………………………

…………………………………………………………………………………………………………

…………………………………………………………………………………………………………

…………………………………………………………………………………………………………

…………………………………………………………………………………………………………

…………………………………………………………………………………………………………

 Quante figure hai ricordato? ……………………….

 Quante parole hai ricordato?……………………….

Ti sembra di essere

 VERBALIZZATORE
 VISUALIZZATORE

20
1) Se sei un bravo VISUALIZZATORE, potrà esserti utile allenarti
con le parole, scrivendo i fumetti alle immagini:

“ DA DOVE ARRIVANO LE STELLE MARINE? “

2) Se sei un bravo VERBALIZZATORE, potrà esserti utile


allenarti ad esprimerti con le immagini:

21
Ora che conosciamo come
può funzionare la nostra
mente, mettiamoci al lavoro
e cerchiamo gli
INGREDIENTI NECESSARI
per un
EFFICACE
METODO DI STUDIO !!

METODO: Questa parola deriva dal


greco:“LA STRADA CHE SI PERCORRE”

Presuppone :
 UNA STRADA
 DEI MEZZI
 UNA META
FINALE
22
2
CONCENTRAZIONE

1 3
MOTIVAZIONE COMPRENSIONE

METODO
DI
STUDIO

6
VERBALIZZAZIONE 4
SELEZIONE

5
RAPPRESENTAZIONE

23
1. MOTIVAZIONE
Per MOTIVAZIONE s’intende l’insieme delle RAGIONI per cui l’ io
si mette in azione, lasciandosi
INTERESSARE
AFFASCINARE
COINVOLGERE
 COMPAGNI
 INSEGNANTI
 ISTITUZIONE SCOLASTICA

costituiscono tre elementi portanti, fondamentali, tali da indurre una


motivazione positiva o negativa verso l’apprendimento scolastico.
Queste tre motivazioni non sono da scartare:
il successo scolastico è un BUON CARBURANTE

TUTTAVIA

da solo, non è sufficiente per garantire la tenuta del “motore” dello


studente.

Occorre soprattutto una MOTIVAZIONE INTRINSECA: questa ha


radice all’interno della persona e si esprime come desiderio
 di conoscere
 di diventare capaci
 di crescere

24
UNA BUONA RIUSCITA NELLE COSE CHE
FACCIO DIPENDE PRIMA DI TUTTO … DA ME !!!
A. Amo lavorare
 Per conto mio
 Chiedendo l’aiuto di altri
 In compagnia di qualcuno

B. Se devo fare qualcosa d’importante, la faccio


 Immediatamente
 Dopo aver controllato se c’è una scadenza
 All’ultimo momento

C. Quando non riesco a risolvere un problema


 Mi dico che ce la posso fare
 Abbandono il compito
 Chiedo aiuto ad altri
 Cerco ulteriori informazioni

D. Quando sento ripetere le cose dall’insegnante


 Mi stufo e mi distraggo
 Porto pazienza e ascolto: può servirmi
 Leggo i libri che ho sul banco

E. Durante i discorsi in classe, se ho un’ opinione la esprimo


 Sempre
 Mai
 Qualche volta
perché
………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………

F. Se sono incerto
 Esprimo le mie perplessità
 Preferisco non parlare
 Ripeto ciò che dice la maggioranza

G. Quando mi accorgo che ho avuto un’ idea diversa dagli altri


 Sono molto contento
 Mi sento a disagio
 Mi rendo conto che è bello che ci siano idee diverse e ugualmente valide.
 Mi sento preso in giro

H. Avere degli interessi personali


 Mi piace molto
 Preferisco confrontarli sempre con quelli degli altri
 Mi è indifferente

I. In generale, mi piace partecipare attivamente alla vita della classe? SI NO


Perché …………………………………………………………………………………….
………………………………………………………………………………………………………

25
I MOTIVI PER CUI STUDIO

MATERIA Perché

………………. ……………………………….

………………………………….

……………………………….

………………. …………………………………

…………………………………

…………………………………

………………. …………………………………

…………………………………

…………………………………

……………… …………………………………

…………………………………

…………………………………

………………. …………………………………

…………………………………

26
LE MATERE ANTIPATICHE

1. MATERIA: …………………………..
 incontro difficoltà
 c’è troppo da studiare
 l’insegnante non mi aiuta
 ho sempre preso brutti voti
 il libro di testo spiega male
 non lo so
 altro……………………………………………………..

2. MATERIA: …………………………..
 incontro difficoltà
 c’è troppo da studiare
 l’insegnante non mi aiuta
 ho sempre preso brutti voti
 il libro di testo spiega male
 non lo so
 altro……………………………………………………..

3. MATERIA: …………………………..
 incontro difficoltà
 c’è troppo da studiare
 l’insegnante non mi aiuta
 ho sempre preso brutti voti
 il libro di testo spiega male
 non lo so
 altro……………………………………………………..
2)CONCENTRAZIONE

Chissà quante volte ti è capitato di sentirti richiamare, perché eri


DISTRATTO, avevi LA TESTA DA UN’ ALTRA PARTE!

Prestare attenzione e concentrarsi sono prerequisiti indispensabili per l’


apprendimento. Anche quando si tratta di utilizzare una forma elementare di
apprendimento, quale ad esempio l’ imitazione, se non si è orientati e centrati
sul MODELLO, si rischia di fornire una prestazione approssimativa e
superficiale, che nulla ha a che fare con le tue reali capacità.
Osserva:

LA SQUADRA “A” HA VINTO LA GARA !!


Penso che:
 La “A” è una squadra fortunata.

 In questo gioco non basta essere veloci, ma serve molta concentrazione


 In questo gioco conta solo la velocità.

28
Ma che cosa vuol dire CONCENTRARSI ?

CON CENTRARSI
Con tutto Dedicarsi a
 l’interesse
 la mente qualcuno o a qualcosa per un periodo di
 i sensi tempo relativamente prolungato.
 la forza
muscolare
 le mie
conoscenze
 le mie abilità
 la volontà

ALLENATI:
Ripassa la scritta con un colore, senza mai staccarlo dal foglio.
ATTENTO: Potrai farcela soltanto se rimarrai CONCENTRATO fino alla fine
del lavoro !!

29
30
31
INDIVIDUA LE CONDIZIONI PERSONALI ED AMBIENTALI OTTIMALI PER
RAGGIUNGERE LIVELLI DI CONCENTRAZIONE UTILI ALLA RIUSCITA
NELLO STUDIO.

Secondo me sono compatibili con lo studio le condizioni:


 A

 B

 C

 D

Giorgia deve studiare, ma si sente molto stanca.


Io le consiglierei di …………………………………………………………………...
………………………………………………………………………………………….
………………………………………………………………………………………….
………………………………………………………………………………………….

32
Le cause della distrazione sono diverse e, nello stesso tempo, personali.
C’ è chi si distrae per un nonnulla e chi resta attento e concentrato anche nei
momenti di grande confusione.
Analizza la tua situazione, per rendere più efficace il tempo che dedichi allo
studio:

 Dove studi, solitamente?


……………………………………………………………………………..

 Quando studi, solitamente?


………………………………………………………………………………

 TI sembra che questa modalità di studio sia efficace, o ha dei lati


negativi?
…………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………

 Da che cosa dipende la distrazione?


 Dalle persone che mi stanno vicino

 Da me
 Dall’ambiente in cui mi trovo
 Da rumori circostanti

Che cosa mi DISTRAE Che cosa mi AIUTA A


CONCENTRARMI
 

 

 

 

 

 

33
Per approfondire questo argomento, puoi consultare il lavoro svolto dalla
Commissione nell’ anno scolastico 2006/2007 sull’ EDUCAZIONE
ALL’ASCOLTO.

34
3)COMPRENSIONE
vedi attività didattica approfondita dal Progetto Continuità
a.s. 2007/2008:

Proposte di attività
per lo sviluppo delle capacità
di ascolto e comprensione

PROGETTO CONTINUITA’ EDUCATIVA


SCUOLA PRIMARIA
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
SALUZZO

A.S. 2007/2008

35
3) SELEZIONE
DELLE INFORMAZIONI PRINCIPALI

COME SELEZIONARE LE INFORMAZIONI


PRINCIPALI DI UN TESTO

Trovare ed evidenziare le parti importanti di un testo è un’operazione


fondamentale nello studio, poiché dimostra che si è capito il contenuto
attribuendo ad ogni parte la giusta importanza. Inoltre sono proprio questi gli
aspetti principali che dovrai ricordare al momento della verifica.
Probabilmente anche tu sei abituato ad individuare le parti importanti di un
testo sottolineando o evidenziando, ma sei sicuro di saper cogliere gli aspetti
importanti in modo corretto?
Le pagine che seguono hanno proprio l’obiettivo di insegnarti a compiere
questa operazione, facendoti riflettere sul tuo modo di lavorare e indicandoti,
se necessario, gli eventuali correttivi.

36
ESERCIZIO 1: SAI EVIDENZIARE?
Prova ad evidenziare il testo che segue durante la prima lettura:
IL CALORE E I VEGETALI
Tutti gli organismi vegetali risentono, in misura maggiore o minore, delle
variazioni di temperatura, che avvengono nel breve arco di una giornata o
durante l’anno, ma sono ben adattati al clima dell’ambiente in cui vivono e, in
particolare, alla sua temperatura che dipende dalla quantità e dall’intensità
delle radiazioni solari.
Alcuni luoghi della terra, torridi e caratterizzati da un’estrema scarsità di
acqua,mettono a dura prova la capacità di sopravvivenza delle specie
vegetali. Nonostante questo le “geofite”, piante ben adattate all’ambiente,
restano in vita, anche in condizioni di estrema siccità, grazie a particolari
organi sotterranei detti “bulbi” e “rizomi”. Questi non sono altro che fusti e
foglie trasformati in serbatoi sotterranei ricchi di acqua e sostanze nutritive.
All’arrivo delle piogge queste piante sviluppano rapidamente radici, foglie,
fiori che consentono loro di riprodursi e di accumulare riserve per poter
affrontare una nuova siccità.
Altre piante, come la tamerice del deserto, per far fronte alla scarsità di acqua
sviluppano lunghe radici che possono raggiungere anche i cinquanta metri di
profondità.
Anche il freddo eccessivo è nemico delle piante. Quando la temperatura
scende di molti gradi alcuni vegetali muoiono, perché incapaci di far fronte al
gelo.
Molti alberi e arbusti, al sopraggiungere della stagione fredda, perdono a
poco a poco le foglie. Per sopravvivere all’inverno queste piante entrano in un
particolare periodo, detto “diapausa”, durante il quale, prive di foglie e
incapaci di produrre il nutrimento, non crescono e non fanno né fiori né frutti.
La vita rallenta e sui rami i germogli si rivestono di scaglie cerose che li
proteggono dal gelo. Anche il consumo di linfa viene limitato: spesso in
inverno la temperatura scende sotto zero e la linfa potrebbe gelare con
conseguenze fatali alla pianta.
Al sopraggiungere della primavera aumentano temperatura e precipitazioni
migliorando così le condizioni di vita dei vegetali: la vita torna a pulsare, le
gemme si spingono all’esterno per generare nuove foglie,fiori e rami,
ponendo fine a questa “pausa della vita”.
G. Bresich, C.Zanone, E’ tempo di sussidiario, De Agostini

37
ESERCIZIO 2
Rileggi ora il testo per il numero di volte che ritieni opportuno ed evidenzialo nuovamente

IL CALORE E I VEGETALI
Tutti gli organismi vegetali risentono, in misura maggiore o minore, delle
variazioni di temperatura, che avvengono nel breve arco di una giornata o
durante l’anno, ma sono ben adattati al clima dell’ambiente in cui vivono e, in
particolare, alla sua temperatura che dipende dalla quantità e dall’intensità
delle radiazioni solari.
Alcuni luoghi della terra, torridi e caratterizzati da un’estrema scarsità di
acqua,mettono a dura prova la capacità di sopravvivenza delle specie
vegetali. Nonostante questo le “geofite”, piante ben adattate all’ambiente,
restano in vita, anche in condizioni di estrema siccità, grazie a particolari
organi sotterranei detti “bulbi” e “rizomi”. Questi non sono altro che fusti e
foglie trasformati in serbatoi sotterranei ricchi di acqua e sostanze nutritive.
All’arrivo delle piogge queste piante sviluppano rapidamente radici, foglie,
fiori che consentono loro di riprodursi e di accumulare riserve per poter
affrontare una nuova siccità.
Altre piante, come la tamerice del deserto, per far fronte alla scarsità di acqua
sviluppano lunghe radici che possono raggiungere anche i cinquanta metri di
profondità.
Anche il freddo eccessivo è nemico delle piante. Quando la temperatura
scende di molti gradi alcuni vegetali muoiono, perché incapaci di far fronte al
gelo.
Molti alberi e arbusti, al sopraggiungere della stagione fredda, perdono a
poco a poco le foglie. Per sopravvivere all’inverno queste piante entrano in un
particolare periodo, detto “diapausa”, durante il quale, prive di foglie e
incapaci di produrre il nutrimento, non crescono e non fanno né fiori né frutti.
La vita rallenta e sui rami i germogli si rivestono di scaglie cerose che li
proteggono dal gelo. Anche il consumo di linfa viene limitato: spesso in
inverno la temperatura scende sotto zero e la linfa potrebbe gelare con
conseguenze fatali alla pianta.
Al sopraggiungere della primavera aumentano temperatura e precipitazioni
migliorando così le condizioni di vita dei vegetali: la vita torna a pulsare, le
gemme si spingono all’esterno per generare nuove foglie,fiori e rami,
ponendo fine a questa “pausa della vita”.
Confronta il tuo lavoro precedente con questo. Quali differenze noti? Fa’ delle
riflessioni anche con l’aiuto dell’insegnante.
Durante la prima lettura ci si rende conto del contenuto generale e
soltanto dopo sarà possibile selezionare le parti più importanti.
Dovresti perciò dedurre che non si deve mai evidenziare il testo durante
la prima lettura, ma durante la seconda e, se il testo è difficile, anche
durante la terza o la quarta.
Tu di solito come fai?.......................................................................................
…………………………………………………………………………………………

38
C’E’ TESTO E TESTO
Gli aspetti principali da evidenziare sono diversi da testo a testo.
In un brano di tipo narrativo evidenzierai i nomi dei personaggi principali, i luoghi
dove si svolge la vicenda, il periodo. Poi dividerai il racconto in sequenze, scrivendo
accanto a ciascuna un titolo adatto.
ESERCIZIO 3
Leggi il testo che segue senza evidenziare nulla, quindi rileggilo evidenziando
gli elementi sopraindicati.
IL MAIALE DI SANDRONE ………………………………………
Sandrone aveva un bel maiale ………………………………………
grasso che gli andava sempre ………………………………………
dietro nei campi e nei boschi. ………………………………………
Quando Sandrone potava le viti,il ………………………………………
maiale gli girava intorno, mangiava ………………………………………
l’erba e ogni tanto gli andava a ………………………………………
leccare le scarpe in segno di ………………………………………
affetto. Quando venne il giorno ………………………………………
della Befana, Sandrone non se la ………………………………………
sentì di ammazzare il suo maiale ………………………………………
come aveva fatto gli altri anni con ………………………………………
gli altri maiali. Gli dispiaceva ………………………………………
troppo, si era affezionato e non ………………………………………
voleva rinunciare alla sua ………………………………………
compagnia. ………………………………………
Sandrone ci pensò sopra per molti ………………………………………
giorni e poi decise che avrebbe ………………………………………
fatto a meno dei salami e delle ………………………………………
salsicce, ma si sarebbe ………………………………………
accontentato di un prosciutto. E ………………………………………
infatti tagliò una gamba di dietro del ………………………………………
maiale e ci mise sopra il sale. Poi ………………………………………
gli fece fare una gamba di legno dal ………………………………………
falegname. ………………………………………
Il maiale continuò a seguire il suo ………………………………………
padrone nei campi zoppicando con ………………………………………
la sua gamba di legno. Un giorno ………………………………………
che Sandrone gli porse una rapa, il ………………………………………
maiale insieme alla rapa staccò con ………………………………………
un morso un dito della mano di ………………………………………
Sandrone e se lo mangiò. Poi andò ………………………………………
di corsa nella legnaia, prese con i ………………………………………
denti un bastoncello corto e sottile ………………………………………
e lo portò a Sandrone perché lo ………………………………………
mettesse al posto del dito che gli ………………………………………
aveva mangiato.
L.Malerba, Storiette, Torino, Einaudi, 1977

39
In un testo di storia evidenzierai le date, il nome del periodo storico di cui
si parla, i luoghi, i nomi dei popoli o dei personaggi, i fatti più importanti, le
notizie relative allo stato, alla società, all’ economia, alla cultura (lingua,
arte, abitudini di vita), le cause e le conseguenze di un fatto.

ESERCIZIO 4
Evidenzia nel testo che segue gli aspetti indicati (non tutti sono sempre
presenti!)

L’INIZIO DEL MEDIOEVO


Dopo le invasioni barbariche, le popolazioni che abitavano le terre un tempo
appartenute all’impero romano d’Occidente si trovarono a vivere in condizioni
di grande povertà e incertezza. Gli abitanti erano notevolmente diminuiti a
causa delle guerre , delle carestie, della frequente diffusione di gravi malattie.
Le città imperiali, saccheggiate dalle scorrerie dei barbari, avevano perduto il
loro splendore e lentamente si spopolavano perché la gente preferiva trovare
rifugio nelle campagne. Qui all’interno di grandi ville fortificate, la vita era
abbastanza tranquilla, ma non meno povera che in città. Le terre infatti,
trascurate a causa delle guerre, si erano ricoperte di boscaglie incolte ed
erano state invase da paludi e acquitrini. Per questo i raccolti erano scarsi e il
pericolo delle carestie non cessava mai. Contadini e artigiani producevano
solo quanto serviva alla villa per sopravvivere e i commerci si erano quasi del
tutto arrestati.
Nelle città, ormai abbandonate dai proprietari di terre e dai nobili, erano
rimasti però i vescovi, responsabili delle chiese locali. Essi cercavano di
governare, di assicurare l’ordine, di proteggere e aiutare la poca popolazione
rimasta. Per questo motivo l’autorità degli uomini della Chiesa era diventata
sempre più grande, specialmente quella del Papa.
Mentre l’Occidente viveva questo difficile momento, la capitale dell’Impero
romano d’Oriente, Costantinopoli, era diventata il più importante centro
commerciale del Mediterraneo.
Con la fine dell’Impero romano d’Occidente, iniziava quel periodo di storia
che gli uomini dell’epoche successive avrebbero chiamato Medioevo, che
significa “età di mezzo” tra la storia dei popoli antichi e l’epoca moderna.
G. Bresich, C.Zanone, E’ tempo di sussidiario, De Agostini

In un testo di geografia cercherai gli elementi fisici che


caratterizzano un luogo,il clima, il tipo di flora e fauna, le attività
umane, le caratteristiche culturali.
In un testo scientifico saranno altri ancora gli aspetti essenziali…
Prova tu ad indicarne alcuni scegliendo, con l’aiuto dell’insegnante,
una pagina di scienze del tuo sussidiario.
COME SOTTOLINEARE
Puoi sottolineare usando la matita (ti consente di cancellare se sbagli!)
oppure scegliendo colori diversi in base al tipo di informazione che
ricerchi nel testo. Ad esempio in un testo narrativo puoi usare colori diversi
per sottolineare i personaggi , il luogo, il periodo. Per comprendere meglio il
testo e i legami tra le diverse parti puoi cerchiare i connettivi che
evidenziano l’ordine temporale dei fatti narrati o i loro rapporti logici
(causa, conseguenza, fine…).
Crea tu una legenda con i colori che preferisci:

Personaggi

Luogo / luoghi

Tempo

Ora applica questa legenda ad un racconto del tuo libro di lettura.

Un altro modo per individuare con immediatezza le informazioni principali è


disegnare a fianco dell’informazione stessa un simbolo. Ricorda che il
simbolo che sceglierai deve richiamare immediatamente l’idea , deve essere
univoco (cioè deve mantenere sempre lo stesso significato) ed è opportuno
che venga adottato, di comune accordo, da tutti gli alunni di una classe.
In un testo di storia potresti usare simboli di questo tipo:

ESEMPIO:

nascita / origini
attività lavorative
morte / decadenza
religione

luogo di insediamento
organizzazione sociale

battaglia

reperti significativi
abitazioni
41
ALLENATI:
Leggi attentamente questo testo storico, poi ritaglia i simboli proposti,
incollandoli accanto alle relative informazioni.:

GLI HITTITI

Gli Hittiti furono i primi indoeuropei, che,


muovendo dalle pianure settentrionali,
trovarono una regione in cui abitare
………………………
stabilmente. ………………………
Essi, verso il 2000 a. C.. giunsero e si ………………………
fermarono in Asia minore, in un territorio ………………………
che corrisponde oggi alla Turchia. ………………………
Gli Hittiti, grazie all’ uso travolgente del ………………………
cavallo e del carro veloce da guerra, sino a ………………………
quel momento sconosciuti, dominarono e ………………………
………………………
sottomisero rapidamente le popolazioni ………………………
locali. ………………………
La storia degli Hittiti si pone lungo un arco ………………………
di tempo che va dal 2000 al 1200 a. C. ………………………
circa. ………………………
Tra il 1800 e il 1300 a. C. il regno hittita si ………………………
sviluppò con forza e splendore, poi ………………………
………………………
improvvisamente crollò, travolto da genti ………………………
note come “Popoli del mare”. ………………………
Gli Hittiti furono governati da un sovrano, il ………………………
quale però non aveva poteri assoluti, ma ………………………
era consigliato e controllato da gruppi di ………………………
nobili guerrieri. ………………………
Gli Hittiti non sempre cercarono lo scontro ………………………
………………………
armato con i popoli vicini, ma avviarono ………………………
contatti e firmarono trattati. ………………………
Le divinità erano molte:tra le maggiori la ………………………
Dea Tempesta, raffigurazione tipica di ………………………
uomini che , alle origini, abitarono terre ………………………
inospitali e conobbero i disagi del freddo, ………………………
del vento e della pioggia. ………………………
………………………

42
RUOLI E COMPITI DIVERSI
Gli elementi da evidenziare non dipendono solo dal tipo di testo, ma anche
dal tipo di compito che ti è richiesto, cioè dallo scopo che ti prefiggi.

ESERCIZIO 6
Per meglio comprendere questo concetto leggi questo brano (non
sottolineare ancora!)
La villa in vendita
La villa in vendita si trova a circa 300 m dalla spiaggia. È circondata da un
ampio giardino e ha sul davanti una spaziosa veranda. Attualmente è
disabitata, anche se all’interno ci sono ancora mobili e quadri di valore. In
ogni caso nel suo prezzo è escluso il mobilio che resterà ai vecchi proprietari.
Ha molte finestre a piano terra che si affacciano sul giardino; all’interno ci
sono parecchie stanze che rendano l’abitazione ideale per una famiglia
numerosa. La zona è tranquilla e di poco passaggio, ma ben collegata al
centro da una linea di autobus. Il muro di cinta, piuttosto basso è
artisticamente lavorato. Considerato il prezzo, le caratteristiche della casa e
la zona, un acquisto costituisce un ottimo affare.
Rileggi ora questo stesso testo evidenziando gli aspetti che ti potrebbero
interessare se tu fosse un acquirente.
Rileggi qui sotto il testo per la terza volta sottolineando con un colore diverso
gli aspetti che ti potrebbero interessare se tu fossi un ladro.

La villa in vendita
La villa in vendita si trova a circa 300 m dalla spiaggia. È circondata da un
ampio giardino e ha sul davanti una spaziosa veranda. Attualmente è
disabitata, anche se all’interno ci sono ancora mobili e quadri di valore. In
ogni caso nel suo prezzo è escluso il mobilio che resterà ai vecchi proprietari.
Ha molte finestre a piano terra che si affacciano sul giardino; all’interno ci
sono parecchie stanze che rendano l’abitazione ideale per una famiglia
numerosa. La zona è tranquilla e di poco passaggio, ma ben collegata al
centro da una linea di autobus. Il muro di cinta, piuttosto basso è
artisticamente lavorato. Considerato il prezzo, le caratteristiche della casa e
la zona, un acquisto costituisce un ottimo affare.
Come puoi vedere alcune parti del testo diventano importanti a seconda dello
scopo da raggiungere. Prima di evidenziare, devi perciò sempre chiederti
quale è il compito o lo scopo richiesto.
RICORDA:
Per evidenziare in modo
corretto è importante
conoscere prima i criteri da
seguire, che dipendono dal
tipo di testo o dal tipo di
compito che è stato
assegnato. Inizialmente
sarai seguito dall’
insegnante, poi imparerai
con l’esperienza a scegliere
da solo.

44
5)RAPPRESENTAZIONE
Perché lo studio venga compiuto efficacemente e con soddisfazione, il
processo di astrazione e di generalizzazione deve continuare , fini al punto di
renderti capace a :

1. Cogliere i LEGAMI tra le informazioni

2. Distinguere le informazioni PRINCIPALI da quelle


SECONDARIE

3. Ricostruire il PIANO DEL DISCORSO

1. COGLIERE I LEGAMI TRA LE INFORMAZIONI

Il testo orale o scritto è organizzato come un TESSUTO DI INFORMAZIONI


attorno ad un fatto, ad una situazione, ad una persona, ecc…
Si tratta di informazioni STRETTAMENTE COLLEGATE come i fili di una
stoffa.
Per COMPRENDERE un testo, perciò, non basta estrarre le informazioni e
ridirle, ma occorre individuare i loro RAPPORTI, scoprire COME SI
ANNODANO reciprocamente, capire come e perché si passi da un punto ad
un altro.
In un TESTO NARRATIVO possono esserci legami di :

 TEMPO (prima, poi, contemporaneamente…)

 SPAZIO (vicino, lontano, sopra, sotto…)

 SOMIGLIANZA e DIFFERENZA =
 CAUSA ed EFFETTO

 MEZZO o FINE.
45
Pertanto esso sarà rappresentato con un
DIAGRAMMA

Esempio :

LE GUERRE CIVILI A ROMA

Le guerre e le conquiste romane portarono enormi ricchezze ai patrizi e miserie


ai plebei, in particolare ai contadini, che trovarono i loro campi rovinati.
Nelle terre conquistate, intanto, centinaia di migliaia di uomini erano stati fatti
prigionieri e ridotti in schiavitù. Essi venivano portati al mercato e venduti a
poco prezzo. A causa della presenza di tanti schiavi, i plebei si trovavano senza
lavoro e diventavano sempre più poveri, mentre i ricchi diventavano sempre più
ricchi. Il contrasto tra la ricchezza dei patrizi e la miseria dei plebei scatenò
sanguinose guerre civili.
Allora Tiberio e Caio Gracco, due nobili patrizi, cercarono di migliorare la
condizione dei plebei. Diventarono Tribuni della plebe e proposero una riforma
agraria, secondo la quale una parte delle terre conquistate doveva essere
distribuita ai plebei. I patrizi si opposero e scoppiarono sanguinose
rivolte.Tiberio fu ucciso durante una sommossa e Caio si uccise alcuni anni dopo
per non cadere in mano ai nemici.
Le guerre civili tra patrizi e plebei continuarono ancora per molti anni.

46
CONQUISTE DI ROMA

ricchezza ai miseria ai

PATRIZI PLEBEI

abbondanza di schiavi presi nelle terre conquistate

maggior parte dei lavori svolti dagli schiavi

PLEBEI SENZA LAVORO

GUERRE
CIVILI

Tiberio e Caio Gracco: LEGGE AGRARIA

opposizione dei patrizi morte dei fratelli Gracchi

47
LE GUERRE CIVILI NON CESSARONO

Prova a leggere il diagramma, sostituendo:

con i CONNETTIVI TEMPORALI


( DOPO, POI , IN SEGUITO,
SUCCESSIVAMENTE,
QUALCHE TEMPO DOPO, PIU’ TARDI,
ANNI DOPO…)

con i CONNETTIVI CAUSALI


(QUINDI, PERCIO’, DI CONSEGUENZA, PER
QUESTO MOTIVO, CONSEGUENTEMENTE,
PER LA TAL RAGIONE…)

Allenati a creare diagrammi come questo, utilizzando testi tratti dai tuoi libri di
studio.

48
 Ora allenati da solo a creare un DIAGRAMMA:

LA CARTA DERIVA DAL LEGNO

Il 75% della carta che utilizzi a scuola è composta da pasta di legno.La


procedura per ricavare la pasta di legno è lunga e laboriosa:
Prima di tutto il tronco viene bagnato abbondantemente con acqua, poi
tagliato in frammenti spessi circa un centimetro, utilizzando un macchinario
chiamato “sfibratrice”. I frammenti ottenuti vengono bolliti con elementi
chimici, fino a formare una densa poltiglia, chiamata “pasta di legno”. In
seguito la pasta viene lavata ripetutamente e a lungo, in modo da eliminare
ogni residuo di frammento chimico. A questo punto essa viene introdotta in
una macchina adatta a rimuovere eventuale materiale estraneo.
Successivamente la pasta ottenuta viene sottoposta a sbiancatura e poi
bagnata nuovamente in abbondanza.
La pasta viene poi inserita in un macchinario che comprime le fibre del legno,
le quali, a processo concluso, escono pressate in un foglio sottile.
Il foglio così ottenuto viene asciugato ad alte temperature ed infine arrotolato
su grosse bobine.

49
DAL LEGNO ALLA CARTA
Sfibratrice: legno ridotto in frammenti di 1 cm

……………………………………………………….

formazione della PASTA

…………………………………………………………

rimozione del materiale ……………………………

…………………………………………………………

COMPRESSIONE

formazione di un …………………………………..

………………………………………………………….

50
BOBINE DI CARTA
In un TESTO INFORMATIVO, ARGOMENTATIVO , invece, la struttura è
formata da NUCLEI CONCETTUALI in relazione fra loro, a diversi LIVELLI:

 ARGOMENTO GENERALE

 PARTICOLARI dell’ argomento

 DETTAGLI

 FRECCE DI COLLEGAMENTO
tra i vari elementi

Pertanto sarà rappresentato con uno


SCHEMA A CORNICE
o una
MAPPA CONCETTUALE

51
Esempio:
motore
IL CIRCUITO ELETTRICO

Un circuito elettrico è costituito dall’unione di un generatore ad un utilizzatore,


mediante un conduttore di collegamento.Il generatore può essere una pila, un
alternatore; l’utilizzatore, a volte, è costituito da una lampada, da un’
elettrocalamita, o anche da un motore.
I circuiti dispongono inoltre di un dispositivo di regolazione, o interruttore, che
può aprire il circuito (distaccare elettricamente il generatore dall’ utilizzatore),
oppure chiudere il circuito (collegare il generatore all’ utilizzatore).
Esistono moltissimi tipi di circuito, con caratteristiche diverse tra loro, ma gli
elementi di base rimangono sostanzialmente gli stessi.
SE osserviamo ad esempio una torcia elettrica scopriamo un piccolo circuito in
poco spazio:generatore (pila) ed utilizzatore (lampadina) sono infatti vicini ed il
conduttore è costituito dall’involucro stesso che li contiene.

calamita
pila
conduttore UTILIZZATORE

GENERATORE

lampada motore
alternatore

CIRCUITO ELETTRICO

INTERRUTTORE
52
 Ora allenati da solo a creare uno SCHEMA A CORNICE:

LE PARTI DELL’ OCCHIO

Un occhio è grande circa come una pallina da golf. Esso è formato da quattro
elementi principali.
La parte colorata dell’ occhio è l’iride. La pupilla è l’ apertura verso l’interno
dell’ occhio.Essa può dilatarsi per lasciare entrare più luce. Quando la pupilla si
restringe, nell’ occhio entra meno luce.
Una volta all’interno dell’ occhio, la luce passa attraverso il cristallino. Esso
focalizza tutta la luce in un punto. Poi la luce colpisce la parte posteriore dell’
occhio, che è chiamata retina.

……………………………
……………………………
..

…………………..

…………………………… ……………………………
. .
53
4) VERBALIZZAZIONE
A nulla o poco serve il lavoro di selezione e rappresentazione, se ad un certo
punto non si arriva ad una RICAPITOLAZIONE, cioè ad una
RIUNIFICAZIONE delle parti.

Quando si va in montagna, nell’ andirivieni dei sentieri in mezzo ai boschi ed


ai margini dei burroni, si ha l’ impressione di un cammino tortuoso ed
incomprensibile, tanto che se non si conoscesse la mèta, facilmente si
lascerebbe perdere, o si tornerebbe indietro.
Ma, arrivati in cima, guardando verso la valle ci si accorge che sentieri,
boschi e burroni fanno parte di un bellissimo panorama.E’ proprio allora che
viene spontanea l’esclamazione:” NE E’ VALSA LA PENA !”.

La stessa cosa succede quando si lavora sulle pagine della lezione da


studiare:

La RICAPITOLAZIONE è il momento della VISIONE D’ INSIEME,


che dà senso ai passi compiuti e ai diversi elementi incontrati
durante il faticoso cammino.

54
La RICAPITOLAZIONE è tecnicamente possibile attraverso tre
attività:

1. La SINTESI

2. Il RIASSUNTO

3. L’ ESPOSIZIONE

1. La SINTESI è una condensazione, in una o poche frasi, di concetti,


esposizioni, principi teorici.
E’ un tipo di testo di poche parole, che esprime, in breve e con
esattezza, l’ ESSENZIALE di quanto si è letto o ascoltato.
Si fa sintesi quando si assegna un titolo al paragrafo, quando si
prendono appunti, quando si esprime in una frase il contenuto
di una o più sequenze.

2. Il RIASSUNTO è la ri – esposizione, con parole diverse e meno


numerose, delle informazioni più importanti e del filo conduttore
di un testo.
Non è una trascrizione più breve del testo, ottenuta copiando qua
e là delle frasi, ma è il risultato del lungo lavoro presentato in
precedenza:
COMPRENSIONE

SELEZIONE

RAPPRESENTAZIONE

Nello studio il riassunto è utilissimo per i seguenti motivi:


 Garantisce che hai studiato , infatti solo chi ha capito e studiato può
ridire con poche frasi e chiaramente i contenuti di una lezione.

 Facilita la memorizzazione , perché conserva in forma abbreviata un


lungo lavoro di analisi, rappresentazione e sintesi.

 Favorisce il ripasso, infatti, in un colpo d’occhio ti permette di


ricordare il quadro generale dell’ argomento.

55
3. L’ ESPOSIZIONE si serve del lavoro di sintesi e di riassunto per
esporre a se stessi o agli altri, con proprie parole ciò che si è
letto o ascoltato , per spiegarlo chiaramente.
Per poter esporre in modo chiaro è necessario compiere un’
operazione mentale chiamata PARAFRASI , parola derivata dal
verbo greco:

“parafrazo” dire con parole diverse

Per allenarti a parafrasare, puoi utilizzare alcune schede


didattiche presenti nel quaderno di lavoro sulla
COMPRENSIONE DEL TESTO, svolto nell’ anno
scolastico 2007/2008:

Proposte di attività
per lo sviluppo delle capacità
di ascolto e comprensione

PROGETTO CONTINUITA’ EDUCATIVA


SCUOLA PRIMARIA
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
SALUZZO

A.S. 2007 / 2008

56
PER CONCLUDERE…

Il percorso che devi seguire quando la tua lettura è finalizzata allo


studio è il seguente:

1^ fase: fare una lettura globale o d’orientamento: serve per


individuare il tipo di testo che stai leggendo e per acquisirne l’idea
generale. In questa fase devi prestare attenzione al titolo, ai
sottotitoli, alle parole in grassetto o sottolineate,ad eventuali
illustrazioni e grafici.

2^fase: rileggere il testo e sottolineare le informazioni più


importanti che variano in base al tipo di testo e dipendono dallo
scopo che vuoi raggiungere.

3^ fase: gerarchizzare e rappresentare le informazioni e i loro


legami attraverso tabelle, schemi, diagrammi, mappe...

4^ fase: memorizzare e svolgere un discorso organico e completo


partendo dalla rappresentazione grafica.

57
La padronanza d’ uso delle abilità suggerite e sviluppate in questo percorso
costituiscono una base indispensabile per “attrezzarti” di quegli strumenti
cognitivi, che ti permetteranno di orientarti nel mare della conoscenza.
Naturalmente questo è SOLO L’ INIZIO!!! Il frutto del tuo assiduo lavoro
renderà il viaggio un affascinante itinerario personale di crescita e di
scoperta.

Imparare significa ingrandirsi.


Significa estendere il proprio campo
di conoscenze, di sensazioni;
significa procurarsi nuove possibilità;
significa arricchire il proprio patrimonio interiore.

Significa ampliare la propria vita.

M. Prevost

58
Le riflessioni e gli esercizi proposti non sono che un spunto per approfondire
ulteriormente le attività didattiche legate al metodo di studio, importante
competenza trasversale.

Essi sono stati estrapolati dai seguenti libri, dove è presente ulteriore
materiale di approfondimento:

 D. Scarpe, S.Muller ABILITA’ DI STUDIO – LIVELLO 1 Ed. Erickson


(Programma per il secondo ciclo elementare)

 D. Scarpe, S.Muller ABILITA’ DI STUDIO – LIVELLO 2 Ed. Erickson


(Programma per la scuola media)

 C. Cornoldi, De Beni IMPARARE A STUDIARE Ed. Erickson


(Strategie, stili cognitivi,metacognizione
e atteggiamenti nello studio)

 C. Cornoldi, B. Caponi MEMORIA E METACOGNIZIONE Ed. Erickson


(Attività didattiche per imparare a ricordare)

 A. Spechia LAVORARE PER MAPPE E SCHEMI Ed. Juvenilia

 Mazzeo UN METODO PER STUDIARE Il Capitello

CD – ROM DIDATTICI:

 Santo Di Nuovo ATTENZIONE E CONCENTRAZIONE Ed. Erickson


(test e training di potenziamento)

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INDICE

Pag. 3 INDICAZIONI PER IL


CURRICOLO

 Pag. 6 GLI STILI COGNTIVI

 Pag. 22 METODO DI STUDIO

 Pag. 24 Motivazione

 Pag. 28 Concentrazione
 Pag. 34 Comprensione
 Pag. 35 Selezione delle informazioni
principali

 Pag. 44 Rappresentazione in mappe e


schemi

 Pag. 53 Verbalizzazione

 Pag. 58 Bibliografia

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